antonino monteleone chiede un confronto a selvaggia lucarelli sulla strage di erba

“SELVAGGIA, TI SFIDO A UN CONFRONTO PUBBLICO SULLA STRAGE DI ERBA” – L'INVIATO DELLE "IENE", ANTONINO MONTELEONE, LANCIA IL GUANTO SFIDA ALLA LUCARELLI, DA SEMPRE CRITICA CON LA TRASMISSIONE MEDIASET PER LE RICOSTRUZIONI OFFERTE SULLA VICENDA DI ROSA BAZZI E OLINDO ROMANO: “CONFRONTIAMO IL NOSTRO LIVELLO DI CONOSCENZA SULLA STORIA. SCELGA LEI DOVE, QUANDO VUOLE...” - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di www.today.it

 

antonino monteleone chiede un confronto a selvaggia lucarelli sulla strage di erba 8

Antonino Monteleone attacca Selvaggia Lucarelli in un video pubblicato sui social. Prima di raccontare cosa è accaduto, però, occorre fare una premessa. Spiegare cos'è il cherry picking, primo argomento che Lucarelli tratterà nel suo corso online di giornalismo. Letteralmente significa "raccolta di ciliege", che giornalisticamente parlando può tradursi in "scelta delle informazioni". Chi fa cherry picking, dunque, invece di raccogliere tutte le informazioni di un caso ne raccoglie soltanto alcune, quelle più funzionali alla storia che vuole raccontare, quasi sempre per lanciare scoop o notizie sensazionalistiche. 

Tornando all'attacco di Monteleone, questo nasce dopo che la giornalista ha consigliato ai suoi futuri corsisti di ascoltare il podcast "Anime Nere", sulla strage di Erba [...]

 

antonino monteleone chiede un confronto a selvaggia lucarelli sulla strage di erba 6

Selvaggia Lucarelli non ha mai nominato Monteleone, ma sentendosi chiamato in causa ha risposto in un video: "La prima questione è sorprendente. Selvaggia Lucarelli fa un corso di giornalismo, ma questa è l'epoca in cui tutti fanno tutto, uno vale uno, va bene così. Il tema è che lei si cimenta in una storia, la strage di Erba, sulla quale la invito e stimolo un po' gli iscritti al suo corso di giornalismo. Invito Selvaggia Lucarelli a un confronto pubblico. Online, di persona, in tv, scelga lei. Sulla tv del Fatto Quotidiano, a La7, sulla Rai, a Mediaset, a Le Iene, quando vuole, un confronto pubblico sui temi che riguardano la strage di Erba, perché è vero che esiste il cherry picking, ma io non sono sicuro che siamo noi a farlo".

 

L'inviato ha replicato duramente: "Quando si parla di cherry picking non si considera il fatto che da un cesto di ciliege io butto via quelle marce e scelgo le ciliegine che contengono le notizie che per 17 anni non sono state comunicate all'opinione pubblica. E non ripeto le stesse balle che invece tutti conoscono e che hanno consentito la cristallizzazione di vere e proprie bufale e leggende metropolitane che riguardano la strage di Erba. Questo dovrebbe fare il giornalismo - ha incalzato Monteleone - ma siccome spesso chi una cosa non la sa fare bene ha il tempo per insegnarla agli altri, io dico così: cara Selvaggia, aggiungi del valore al tuo meraviglioso e sold out corso di giornalismo e facciamo un dibattito pubblico.

 

antonino monteleone chiede un confronto a selvaggia lucarelli sulla strage di erba 3

Confrontiamo anche il livello di conoscenza di questa storia. Il mio patrimonio informativo (sottolineando molto bene quel 'mio', ndr) e il tuo patrimonio informativo.  Facciamolo dove, come e quando decidi tu, e io parteciperò con la mia modestissima conoscenza del caso. Certo, poi Selvaggia Lucarelli mi consiglia di ascoltare Anime Nere, ma ci sono dei falsi sensazionali all'interno di quel racconto sui quali non vale la pena perdere tempo più di tanto". La conclusione è tronfia: "Sfido chiunque, però, sul tema strage di Erba, a un confronto pubblico con il sottoscritto. Buon corso di giornalismo con Selvaggia Lucarelli". 

selvaggia lucarelliantonino monteleone chiede un confronto a selvaggia lucarelli sulla strage di erba 7antonino monteleone chiede un confronto a selvaggia lucarelli sulla strage di erba 2antonino monteleone chiede un confronto a selvaggia lucarelli sulla strage di erba 1antonino monteleone chiede un confronto a selvaggia lucarelli sulla strage di erba 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...