VERBANO VOLANT, SOLDI MANENT - PALAZZO MADAMA PIGNORA L’INDENNITÀ DEL SENATORE DELLA LEGA ENRICO MONTANI: DEVE RESTITUIRE A UN CREDITORE 43MILA EURO – NON HA MAI PAGATO LE RATE CHE DOVEVA ALLA PERSONA CHE GLI AVEVA PRESTATO I SOLDI PER ISCRIVERE IL VERBANIA CALCIO, DI CUI ERA PROPRIETARIO, AL CAMPIONATO DI PROMOZIONE – DOPO VARI TENTATIVI FINITI MALE, ORA SARÀ IL SENATO A TRATTENERE LA SOMMA DAL SUO STIPENDIO
Un prestito non onorato, due gradi di giudizio di una causa civile, il precetto e il pignoramento. Sarà il Senato, trattenendo la somma da quelle voci dello stipendio non bloccate dalla legge, a restituire a un creditore i 42.969,58 euro che gli devono il senatore verbanese della Lega Enrico Montani e la moglie.
Nell’estate del 2015 i Montani, allora proprietari del Verbania calcio, avevano bisogno di denaro per iscrivere la squadra, appena retrocessa, al campionato di Promozione, sanando anche vecchie pendenze. Il tempo stringeva e, non disponendo di risorse proprie, trovarono chi, sottoscrivendo una scrittura privata, gli anticipò 24.200 euro.
L’accordo, firmato il 24 luglio, era che quella somma sarebbe stata restituita in undici rate mensili da 2.200 euro l’una a partire dal mese di settembre. Non ne fu pagata neanche una e il creditore si rivolse a un legale, intentando una causa civile al tribunale di Verbania. La sentenza di primo grado, a gennaio 2017, gli fu favorevole, così come quella della Corte d’Appello di Torino, depositata lo scorso gennaio.
I tentativi, compresi pignoramenti immobiliari, di ottenere quanto assegnato dal giudice, cioè una somma nel frattempo lievitata a circa 43.000 euro per via delle spese legali, sono stati infruttuosi fino a quando, con le elezioni Politiche del marzo 2018, Montani non è stato rieletto al Senato, tornando parlamentare della Lega come lo fu tra il 2006 e il 2013. Ed è a Palazzo Madama che l’avvocato del creditore ha chiesto, mediante un pignoramento presso terzi concesso dal tribunale di Verbania, di avere indietro i 43.000 euro.
Per legge gli stipendi dei parlamentari sono impignorabili, ma non per la quota intera. Montani percepisce mensilmente dal Senato tra 17.625,31 e 19.715,31 euro, così suddivisi: 10.385,31 euro lordi di indennità, 3.500 di diaria per vitto e alloggio, 1.650 di rimborso forfetario delle spese generali, 4.180 (al massimo, dietro rendicontazione e con un minimo di 2.090) di rimborso spese per l’esercizio del mandato. Le prime due voci non si possono toccare e, quindi, il pignoramento agirà sulle ultime due.
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