serena mollicone

“SERENA MOLLICONE FU UCCISA IN CASERMA” - A PROCESSO 3 CARABINIERI DI ARCE - ALLA SBARRA CON L’EX COMANDANTE DELLA STAZIONE DELL’ARMA ANCHE LA MOGLIE E IL FIGLIO - LA PRIMA UDIENZA FISSATA IL 15 GENNAIO - SERENA, SECONDO L'ACCUSA, RECATASI IN CASERMA PER UN CHIARIMENTO CON IL FIGLIO DEL COMANDANTE, EBBE UNA VIOLENTA DISCUSSIONE CON LUI NELL'ALLOGGIO DELLA FAMIGLIA E… -  LA DIFESA: "SARÀ UN PROCESSO SENZA PROVE"

PIERFEDERICO PERNARELLA,VINCENZO CARAMADRE per il Messaggero

 

serena mollicone 9

Ci sono voluti diciannove lunghi anni, ma alla fine il momento atteso è arrivato. Ci sarà un processo per stabilire se Serena Mollicone, la ragazza di Arce, appena diciottenne, il 1 giugno del 2001 sia stata uccisa nella caserma dei carabinieri del paese ciociaro. Il gup di Cassino, Domenico Di Croce, ha rinviato a giudizio l'ex comandante della Stazione dell'Arma di Arce, Franco Mottola, il figlio Marco, la moglie Anna Maria, l'ex luogotenente Vincenzo Quatrale e l'appuntato Francesco Suprano.

 

serena mollicone 8

Il verdetto è arrivato alle 18:05, dopo circa un paio di ore di camera di consiglio, in un tribunale blindato a causa delle restrizioni anti-covid. «Una decisione diversa era impensabile», ha commentato a caldo Antonio Mollicone, lo zio di Serena, che ora rappresenta la famiglia dopo la recente scomparsa di papà Guglielmo. In aula, ad ascoltare la lettura del provvedimento, degli imputati c'era solo l'ex maresciallo Mottola. Lui, il figlio e la moglie sono accusati di omicidio in concorso. Dalla loro difesa arriva un commento duro: «Prepariamoci a un processo senza prove».

 

LA RICOSTRUZIONE Serena, secondo l'accusa, recatasi in caserma per un chiarimento con Marco Mottola, ebbe una violenta discussione con il giovane nell'alloggio della famiglia dell'allora comandante e venne spinta sbattendo violentemente la testa contro una porta. Serena perse i sensi, ma a causare la morte fu il soffocamento provocato dal nastro sulla bocca e dalla busta con cui venne ricoperto il capo. Il suo corpo, mani e piedi legati, venne trovato due giorni dopo in un bosco nelle vicinanze di Arce.

guglielmo mollicone 2

 

LE COMPLICITÀ Quel giorno in caserma, secondo l'accusa, erano presenti l'ex luogotenente Quatrale e il brigadiere Santino Tuzi. Entrambi, sostiene la Procura, pur sentendo i rumori provenire dall'alloggio dei Mottola non sarebbero intervenuti. E secondo l'accusa avrebbero poi modificato gli ordini di servizio per dimostrare che non erano in caserma. Per questo Quatrale deve rispondere di concorso in omicidio.

 

L'ex luogotenente è accusato anche d'istigazione al suicidio del collega Tuzi, che si tolse la vita nel 2008 dopo aver rivelato per la prima volta che Serena, il giorno della sua scomparsa, era stata in caserma e si era recata nell'alloggio della famiglia Mottola. L'altro carabiniere, l'appuntato Suprano, deve rispondere di favoreggiamento perché avrebbe coperto le responsabilità della famiglia Mottola in riferimento allo spostamento della porta contro cui, secondo l'accusa, Serena sbattè la testa.

serena mollicone 7

 

La ricostruzione del sostituto procuratore Beatrice Siravo, sulla base delle indagini dei carabinieri e degli accertamenti tecnici svolti dal Ris e dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo sulla salma di Serena, ha retto alla prova della lunga fase preliminare che si è protratta più del previsto a causa del blocco delle udienze imposto dall'epidemia. Un periodo drammatico che ha visto anche la scomparsa di Guglielmo Mollicone, il papà di Serena morto lo scorso maggio dopo una lunga degenza in ospedale a causa di un malore subito a novembre dello scorso anno.

 

serena mollicone 6

E il pensiero di tutti ieri è andato proprio a lui che per 19 anni si è battuto come un leone per la verità sull'omicidio della figlia, ma un destino crudele gli ha impedito di vivere questo momento atteso così a lungo. A rappresentare la famiglia Mollicone ora ci sono il fratello Antonio e la figlia Consuelo che saranno parte civile nel processo.

 

serena mollicone 12

 L'AMARO IN BOCCA «Era un momento che aspettavano da vent' anni - ha detto lo zio di Serena - Immaginare una soluzione diversa, dopo tali e tanti elementi portati dagli investigatori, era difficile. Oggi siamo sollevati, ma con l'amaro in bocca perché Guglielmo e Serena non ci sono più.

 

Sapere di aver perso per la strada persone così care è triste. Ma come sempre abbiamo piena fiducia nella giustizia». La prima udienza in Corte d'Assise a Cassino si terrà il 15 gennaio. Oltre alla famiglia Mollicone, saranno parte civile anche l'Arma dei carabinieri e Maria Tuzi, figlia del brigadiere suicida

serena mollicone 4serena mollicone 11serena mollicone 3serena mollicone 2serena molliconeSERENA MOLLICONEserena mollicone 1serena mollicone 10MOLLICONE SANTINO TUZIserena mollicone 5

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…