controlli normative anticovid

A COSA SERVONO I CONTROLLI SUL COPRIFUOCO? A FERMARE UNA STRAGE! - A IMOLA UNA BANDA DI SVALVOLATI AVEVA MESSO SU UN PIANO MILITARE PER RAPIRE LA EX DEL CAPO - I TRE AVEVANO PROGRAMMATO IL SEQUESTRO DI UNA 23ENNE E L'ASSASSINIO DEI GENITORI E DEL NUOVO COMPAGNO - UNA STRAGE CHE AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA RAGAZZA DI NUOVO TRA LE BRACCIA DELL'EX. IL PIANO E’ STATO SVENTATO DAI CARABINIERI E I MALVIVENTI ARRESTATI...

Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"

 

controlli normative anticovid

Un piano folle. L' epilogo sarebbe culminato ad Imola con una strage. Sventata per caso, grazie ai controlli per il rispetto delle norme che impongono limiti orari e sugli spostamenti per il Covid-19.

 

Questo il piano, raccontato dai tre arrestati ai carabinieri (lunedì scorso) dopo un breve interrogatorio: prima di tutto ammazzare i genitori dell' ex e il nuovo compagno. Poi sequestrare la donna e convincerla a rimettersi con il capo del gruppo. Non si capisce bene come l' assassinio del padre, della madre e del fidanzato della rapita l' avrebbe poi spinta tra le braccia dell' uomo.

 

Tuttavia questa era l' idea concepita dal 45enne a cui avevano aderito un 37enne e un 25enne. L' avrebbero fatto a titolo d' amicizia, disposti ad aiutare l' amico di mezza età che soffriva per amore.

 

tentato sequestro

È lunedì primo dicembre. Sono passate le 22.00. Orario limite da non superare per il rispetto delle norme relative al Covid-19. I carabinieri del nucleo radiomobile sono impegnati nei giri di perlustrazione per far rispettare il coprifuoco. In zona Pedagna, periferia di Imola, in provincia di Bologna, in via Antonio Vivaldi, parcheggiata di fronte a un condominio c' è una panda rossa con il motore accesso e tre persone a bordo che discutono animatamente.

 

Niente di strano in un giorno qualsiasi. Non in tempo di coronavirus e di rispetto delle norme imposte dal governo.

 

I militari allora si avvicinano.

Sono tranquilli. Bussano al finestrino. I tre non si accorgono degli uomini dell' Arma. Al volante c' è un 37enne di Pianoro, accanto a lui un 45enne bolognese e sul sedile posteriore il più giovane del gruppo un 25enne di Casalecchio di Reno. Si girano di colpo e impallidiscono. Una reazione eccessiva. In fin dei conti i carabinieri si rivolgono in modo tranquillo. Può capitare, in certi casi, di stare fuori oltre il limite consentito.

 

Nessuna eccessiva severità da parte delle forze dell' ordine, ma l' invito a rientrare a casa.

controlli normative anticovid

I tre invece vanno in confusione. Ognuno offre la sua risposta sul motivo per il quale si trova dentro una Fiat panda con il motore avviato a discorrere oltre il coprifuoco. Alla fine sostengono di essere tre operai.

 

La cortesia dei militari si trasforma in sospetto. Il dubbio impone allora una perquisizione.

Ciò che gli investigatori trovano nell' automobile non fa che alimentare altre perplessità: un passamontagna, due paia di guanti, uno straccio con avvolto all' interno un coltello da macellaio, un paio di forbici, una scatola con un laccio emostatico, un paio di manette e un bastone di metallo con una punta di plastica fabbricata artigianalmente.

 

Nuove domande, questa volta con un tono severo e risposte contraddittorie. Arriva, perciò, in appoggio un' altra auto del nucleo radiomobile e i tre vengono portati in caserma.

 

controlli carabinieri

A questo punto il tono degli investigatori diventa risoluto. I tre allora raccontano il progetto: sequestrare e addormentare la 23enne ex fidanzata del più grande del gruppo, ucciderle i genitori e il suo nuovo compagno.

 

I carabinieri stentano a credere alla versione fornita. Ma devono ricredersi. Contattano la 23enne menzionata. La ragazza conferma di essersi lasciata con il 45enne a gennaio e di aver scoperto tramite un conoscente che il suo ex, non aveva accettato di buon grado la fine del rapporto.

 

tentato sequestro

Perciò - ha raccontato sempre la ragazza - aveva saputo che l' uomo stava escogitando un piano militare per rapirla, costringerla a riprendere la relazione e trasferirsi in qualche altro Paese con lui. Per la ragazza si trattava solo di chiacchiere e nulla di più. Niente per cui preoccuparsi insomma.

 

I tre adesso sono in carcere con l' accusa di atti persecutori e tentato sequestro di persona. Nei prossimi giorni il magistrato gli interrogherà di nuovo. Molto probabilmente i carabinieri hanno evitato una strage.

controllicontrolli normative anticovid

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…