LI PETACCI VOSTRI - SIGILLI ALLA TOMBA DI CLARETTA PETACCI AL VERANO: E’ IN STATO DI ABBANDONO - GLI EREDI DELL'AMANTE DI MUSSOLINI, CHE VIVONO NEGLI USA, NON HANNO RISPOSTO ALLE RACCOMANDATE DEL SERVIZIO CIMITERI. UN’ASSOCIAZIONE DI REDUCI FASCISTI HA CHIESTO INVANO DI CURARE LA MANUTENZIONE - A POCHI METRI RIPOSA WALTER AUDISIO, PARTIGIANO CHE 'ESEGUI'' LA CONDANNA DI BENITO E CLARETTA
Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”
TOMBA CLARETTA PETACCI AL VERANO
Le ultime tracce dell' intervento di un essere umano sono l' impianto di un doppio reticolo di quelli che si usano per delimitare i cantieri, nylon verde fuori e filo di ferro dentro, più un foglio A4 plastificato, col timbro dell' Ama (la municipalizzata dei rifiuti di Roma), che certifica la presenza di un «manufatto in stato di abbandono». Oltre a un buco, creato forse con l' aiuto di un temperino.
Uno squarcio attraverso il quale s' intravede il mausoleo che ospita, nel lato inferiore, i resti del «Nobilis Homo Professor Francesco Saverio Petacci», morto nel 1970, e della moglie «Giuseppina Persichetti in Petacci», deceduta nel 1962. Più in alto, ed è il motivo che ha armato la mano o il temperino dell' anonimo curioso, la gigantesca lapide di marmo con l' incisione a caratteri cubitali. Una sola parola, «Claretta».
TOMBA CLARETTA PETACCI AL VERANO 2
Al cimitero monumentale del Verano, confinante con la cappella di famiglia di Peppino de Filippo, c' è una tomba abbandonata e messa sotto sigilli. È la tomba di Claretta Petacci, amante di Mussolini, con lui condannata a morte il 28 aprile 1945 a Giulino di Mezzegra e con lui appesa a testa in giù a Piazzale Loreto, a Milano. «L' accertamento dello stato di abbandono di questo manufatto», si legge nel foglietto dell' Ama, «ha determinato l' avvio del procedimento amministrativo di dichiarazione dell' avvenuta decadenza della concessione come previsto dall' articolo 52 del Regolamento di polizia cimiteriale vigente».
Maurizio Campagnani, dirigente del Servizio cimiteri capitolini, scuote la testa. «Senza l' intervento degli eredi, che sono proprietari della concessione, non possiamo fare nulla. Li abbiamo rintracciati negli Stati Uniti, abbiamo spedito due raccomandate ma non abbiamo mai avuto risposta... Si è fatta avanti un' associazione di reduci fascisti per prendersi cura della manutenzione. Ma senza gli eredi, se non si cambia l' articolo 52, abbiamo le mani legate...».
L' articolo 52 del Regolamento di polizia cimiteriale vigente a Roma prevede che - qualora i concessionari non rispettino l' obbligo di curare la manutenzione prevista dall' Amministrazione entro sei mesi - la concessione decade. E sarà «carico dell' Amministrazione di provvedere alla conservazione dei resti mortali, nel modo in cui essa giudicherà più opportuno».
In linea teorica, dunque, il mausoleo Petacci potrebbe anche sparire. E toccherebbe all' amministrazione del Verano decidere l' ultima sorte di Claretta Petacci.
Claretta Petacci, amante del Duce Mussolini - in costume al mare
Per un beffardo scherzo del destino, a qualche decina di metri, c' è un' altra lapide che non trova pace. È quella di Walter Audisio, il leggendario «colonnello Valerio» che eseguì la fucilazione di Mussolini e della Petacci, tumulato in una cappella comune. A omaggiarlo, soltanto un fiore finto.
«Perché ogni volta che qualcuno va a metterci dei fiori veri», raccontano al Verano, «c' è sempre qualche mano misteriosa che li toglie». Il fiore del partigiano, «bel» in Bella Ciao , è diventato un fiore di plastica. Oltre il reticolo che avvolge il malridotto mausoleo dei Petacci, invece, la parvenza di quelli che erano stati sette fiori sopravvive all' incedere del tempo. Sono sette fiori vecchi, ormai appassiti.