yahya sinwar ali khamenei

SINWAR È MORTO E ANCHE KHAMENEI NON STA TANTO BENE – L’UCCISIONE DEL CAPO DI HAMAS È L’ENNESIMO COLPO AL REGIME IRANIANO: TEHERAN DA DECENNI FORAGGIA E PREPARA “L’ASSE DELLA RESISTENZA”, MA A ISRAELE È BASTATO UN ANNO PER FARLO CROLLARE – HEZBOLLAH ANNUNCIA UN “CAMBIO DI MARCIA” NELLA GUERRA CONTRO ISRAELE – SINWAR ERA IL PIÙ “IRANIANO” DEL MOVIMENTO TERRORISTICO PALESTINESE: DA SUNNITA, AVEVA STRETTO L’ALLEANZA CON GLI AYATOLLAH SCIITI, IN BARBA ALL’ALA POLITICA (VICINA A TURCHIA E QATAR) RAPPRESENTATA DA ISMAIL HANIYEH PRIMA E DA KHALED MESHAL ORA, ENTRAMBI ESILIATI NEL LUSSO DI DOHA…

Yahya Sinwar - foto lapresse

1. MO: HEZBOLLAH ANNUNCIA 'CAMBIO DI MARCIA' NELLA GUERRA CONTRO ISRAELE

(Adnkronos/Afp) - Hezbollah ha annunciato di aver "cambiato marcia" nella sua guerra contro Israele, affermando di aver usato missili di precisione per colpire i militari. In un comunicato, il movimento ha annunciato la notte scorsa di essere "passato ad una nuova fase, ad una velocità superiore, nel confronto con il nemico israeliano", precisando che "per la prima volta" sono stati usati missili guidati.

 

I SOLDATI ISRAELIANI DAVANTI AL CADAVERE DI YAHYA SINWAR A RAFAH

2. IL SILENZIO DI TEHERAN L’ASSE DELLA RESISTENZA RESTA SENZA VERI LEADER

Estratto dell’articolo di Ga.Col. per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/18/news/iran_khamenei_decisioni_dopo_morte_sinwar-423562463/

 

Era il duro, l’inflessibile Sinwar, e per questo piaceva a Khamenei. La sua nomina a capo di Hamas, a luglio, aveva sorpreso tutti ma era stata la tacita conferma che a dare le carte, anche a Gaza, non erano più la Turchia o il Qatar. L’Iran aveva vinto lasciando Khaled Meshal fuori dai giochi. Sinwar è caduto, come prima di lui Ismail Haniyeh e Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, e la Repubblica islamica si trova in una strettoia strategica.

 

Hamas Khaled Meshal

[…] la morte del capo di Gaza è un altro colpo alla proiezione di forza regionale dell’Iran e dunque alla sua capacità di deterrenza, che ha costruito in quattro decenni di penetrazione mediorientale su tre pilastri: la rete di milizie regionali, lo sviluppo di missili balistici in grado di colpire direttamente in territorio nemico e il programma nucleare, da usare come pedina di scambio sui tavoli internazionali.

 

ismail haniyeh con ali khamenei

Almeno due di questi pilastri mostrano molte crepe: Israele ha decapitato l’asse della Resistenza e la rappresaglia iraniana del 1 ottobre, con 180 missili lanciati su Tel Aviv, Haifa, Gerusalemme, è stata in gran parte neutralizzata dall’Iron dome, dimostrando la superiorità tecnologica di Israele. E ora con la guerra in Libano Netanyahu punta a distruggere la prima linea di difesa di Teheran: l’arsenale e le reti di Hezbollah.

 

Dopo l’omicidio di Nasrallah e di decine di comandanti e leader di Hezbollah, gli iraniani sono intervenuti direttamente in Libano per sostenere il movimento, su cui hanno investito per 30 anni: generali Pasdaran sono volati a Beirut per coordinare la risposta militare e dall’Iran è arrivato supporto diplomatico e finanziario al partito di Dio.

 

ISMAIL HANIYEH - YAYA SINWAR

La Repubblica islamica potrebbe tentare di replicare su scala minore lo stesso schema con Hamas, controllando la nomina del prossimo leader del movimento. Ma difficilmente questo farà la differenza. Con i proxies decimati, l’efficacia della risposta missilistica incerta, la deterrenza di Teheran è indubbiamente indebolita.

 

Da settimane in Iran si levano voci che chiedono a Khamenei una revisione della dottrina nucleare, la vogliono i falchi ma anche personaggi come Hassan Khomeini, nipote dell’ayatollah Khomeini che fondò la Repubblica islamica, vicino ai moderati. Se accerchiato, l’Iran potrebbe decidere di ripensare la sua dottrina atomica in funzione di deterrenza, ma anche questa è una strada disseminata di rischi, a cominciare dalla possibilità di un conflitto diretto con Israele in un tempo non lontano.

MEME SULLE UCCISIONI DI HANIYEH, NASRALLAH E SINWAR IL DOCUMENTO DELLA GUARDIA DEL CORPO DI SINWAR - INSEGNANTE DELL AGENZIA ONU UNRWAKHALED MESHALil corpo di yahya sinwar a rafah Ali Khamenei Ismail Haniyeh e due leader di hamasALI KHAMENEI AI FUNERALI DI ISMAIL HANIYEHI DENTI DEL CADAVERE A GAZA E QUELLI DI SINWARIL PRESUNTO CADAVERE DI YAYA SINWARBENJAMIN NETANYAHU ANNUNCIA LA MORTE DI YAHYA SINWAR

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...