luigi brugnaro venezia

"SONO PRONTO ALLA MIA VIA CRUCIS" - IL SINDACO DI VENEZIA LUIGI BRUGNARO PARLA DELL'INCHIESTA PER CORRUZIONE IN CUI È INDAGATO – I PM PARLANO DI “UN VASTO CATALOGO DI ANOMALIE RILEVATE NELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL COMUNE” - I CONFLITTI DI INTERESSE “MAI RISOLTI”, GLI INCONTRI SENZA I TELEFONI E IL RUOLO DEL FEDELISSIMO BORASO, EX ASSESSORE ALLA MOBILITÀ RENATO BORASO, FINITO IN CARCERE PER SVARIATE MAZZETTE: “CHIUNQUE FACCIA IL CANDIDATO SINDACO HA BISOGNO DI ME” - VIDEO

https://www.repubblica.it/politica/2024/07/19/video/venezia_brugnaro_indagato_sono_pronto_alla_mia_via_crucis-423404249/?ref=RHEX-BG-P1-S3-T1

 

 

Andrea Pasqualetto per il Corriere della Sera - Estratti

luigi brugnaro

Venezia «C’è un vasto catalogo di anomalie rilevate nella gestione amministrativa del Comune di Venezia e nelle ripetute, frequenti, commistioni con gli interessi economici di molte società appartenenti al reticolo facente capo all’imprenditore Luigi Brugnaro».

 

Imprenditore e sindaco, naturalmente. È sul conflitto d’interessi e sul blind trust costituito per evitarlo, che si snoda una buona parte dell’atto d’accusa della Procura di Venezia contro il primo cittadino lagunare e i suoi uomini.

 

Nella poderosa richiesta di misure cautelari (942 pagine), molto più pesanti rispetto a quelle poi disposte dal giudice (i pm avevano chiesto il carcere per 14 dei 32 indagati, ne sono state eseguite due), si sottolineano le ripetute interferenze del pubblico nel privato da parte «delle figure più elevate dell’amministrazione, quali il sindaco e i suoi più alti collaboratori, scelti questi fra i più intimi dipendenti delle sue imprese, gestite di fatto da lui stesso anche dopo la costituzione di un trust che avrebbe dovuto garantirne la separatezza». D’altra parte, l’impero industriale creato da Brugnaro è così vasto e variegato che difficilmente la sua azione amministrativa non lo tange.

luigi brugnaro biennale di venezia 2024

 

«Con ricadute favorevoli alle sue società o, talora, sotto forma di elargizioni economiche o sponsorizzazioni».

I terreni per Kwong Vengono citati vari casi. Il più rilevante, l’area dei Pili, gli oltre 40 ettari di terra selvaggia di proprietà del sindaco a un passo dalla laguna. «Terreni inquinati, oggetto prima di un tentativo di vendita al magnate di Singapore Ching Chiat Kwong per effettuare un gigantesco intervento immobiliare e quindi, dopo il fallimento delle trattative nel gennaio 2018, inseriti nel programma comunale di sviluppo urbanistico approvato dalla giunta Brugnaro».

 

La Guardia di Finanza, che sta indagando dal 2021, ha fatto la lista delle anomalie: «La variante decisa dal Comune che ha reso edificabili alcuni terreni poco prima acquistati dalla Reyer spa di Brugnaro; la cessione di palazzi storici comunali (Papadopoli e Donà, ndr) a Kwong mentre era in corso la trattativa riguardante i terreni Pili di Brugnaro all’imprenditore; la riduzione dei servizi di trasporto pubblico a favore di società private sponsor della Reyer basket di proprietà del sindaco». Curiosità, la Procura sta procedendo «separatamente» anche sul grande accusatore, Claudio Vanin.

 

CHING CHIAT KWONG

Qui invece il focus è sul blind trust. «La gestione delle società è rimasta costantemente nelle mano di Brugnaro e dei suoi collaboratori Morris Ceron (capo di gabinetto) e Derek Donadini (vicecapo)». L’assenza di autonomia sarebbe dimostrata anche dal flusso di finanziamenti in suo favore durante le campagna elettorali. «Finanziamenti provenienti dalle sue società, Umana e Lb holding, e indirizzati alle associazioni mandatarie elettorali per le consultazioni del 2020 e del 2025. «La realtà dei fatti dimostra che la commistione era avvenuta fin dal suo insediamento nel giugno del 2015 e nella costituzione del gruppo di collaboratori di cui si sarebbe attorniato».

 

Vengono citati Ceron, che ha mantenuto rapporti con varie società della galassia di Brugnaro, il suo vice Donadini, da una parte incaricato di seguire i dossier comunali più delicati, dall’altra «al vertice nelle società di Brugnaro».

 

Ampio spazio all’ex assessore alla Mobilità Renato Boraso, il fedelissimo finito in carcere per svariate mazzette.

 

«Brugnaro lo invita a essere prudente nelle sue corruttele», scrivono i pm Federica Baccaglini e Roberto Terzo.

 

luigi brugnaro non risponde all inviata di report

«Eh no, i soldi mai! — lo redarguisce Brugnaro al telefono — A parte che ti stimo dico solo sta attento perché mischi tanta roba… pensa prima di parlare! Soprattutto al telefono… ricordati che la gente parla… e di te hanno parlato tanto… “gli hanno dato schei e cose in cambio” dicono». Ma Boraso è mister preferenze: «Chiunque faccia il candidato sindaco ha bisogno di me, non possono stare senza di me!!», dice a un paio di imprenditori.

 

Emerge una grande attenzione da parte di tutti a evitare conversazioni al cellulare. «Ci vediamo di persona?». «Dimmi dove e ti raggiungo». Come negli atti su Toti. «È emerso che le riunioni tra Brugnaro e i suoi più stretti collaboratori avvengono dopo che tutti sono privati dei loro cellulari e ciò al fine evidente di eludere intercettazioni ambientali con i temutissimi trojan».

LUIGI BRUGNARO RENATO BORASO

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…