LA SORELLA SVASTICHELLA DI NIETSCHZE CERCÒ DI TRASFORMARE IL FRATELLO IN UN IDOLO NAZISTA - A WEIMAR DUE MOSTRE FANNO LUCE SU ELISABETH FOERSTER-NIETZSCHE, LA SORELLA DEL FILOSOFO TEDESCO CHE CERCÒ DI FONDARE UNA COLONIA ARIANA IN PARAGUAY - IL PROGETTO FALLI' MISERAMENTE E DOPO IL SUICIDIO DEL MARITO, UN PROFESSORE ANTISEMITA CONGEDATO CON DISONORE DALL'ESERCITO, ELISABETH DECISE DI TORNARE IN GERMANIA, APPROFITTANDO DEL SUCCESSO DEL FRATELLO ORMAI MALATISSIMO PER…
Estratto dell'articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
«Qui nelle foreste del Sudamerica fonderemo una razza padrona ariana. Vi condurrò in una nuova patria. Soltanto i più puri, i più forti ci seguiranno». Quando la sorella di Friedrich Nietzsche scrive queste righe apparentemente euforiche, il suo sogno è svanito da un pezzo. La sua avventura in Paraguay per fondare una “Nueva Germania” si è rivelata un colossale fiasco. Cinque anni prima, nel 1886, Elisabeth Foerster-Nietzsche ha lasciato la Germania per fondare una colonia di invasati voelkisch con il pallino del vegetarianesimo, del patriarcato, dell’astinenza e della “razza ariana”.
L’idea è di suo marito, il fervente antisemita Bernhard Foerster. Persino “Fritz”, come Elisabeth chiama affettuosamente il fratello Friedrich, reagisce con sollievo quando la nave con la sorella e il disprezzato cognato salpa nel 1886 per il Sudamerica. Finalmente “gli antisemiti” hanno lasciato “volontariamente” l’Europa, scrive Nietzsche alla madre. […]
Nietzsche ha persino snobbato il matrimonio della sorella con il “filosofo insano”. […] Foerster, insegnante di ginnasio, sostenitore incallito delle teorie della razza, è stato cacciato da un liceo di Berlino dopo aver fissato i compiti in classe di sabato per umiliare gli studenti ebrei ed essersi lasciato andare ad altri eccessi. Nel 1881 è tra i promotori di una “Petizione antisemita”: il cancelliere Bismarck l’ha ignorata allegramente […]
Foerster, dopo essere stato cacciato dalla scuola e con disonore dall’esercito (si è dato a gambe levate per evitare un duello) […] è convinto di poter trascinare nella sua “Nueva Germania”, ben 140 famiglie tedesche. Sono quelle che promette perlomeno al governo del Paraguay in cambio delle terre in mezzo al nulla. Nonostante la propaganda […] anche il reclutamento si rivela un flop. Soltanto quattordici famiglie sassoni, povere in canna, cadono nella trappola dell’Eldorado ariano. Arriveranno dopo otto giorni di massacrante viaggio dalla capitale Asunción e scopriranno un lembo di terra piuttosto sterile e infestato di zanzare e felini.
Quattro anni dopo, Bernhard Foerster si suiciderà, inseguito dai creditori e dalla rabbia dei coloni.
Alla tragicomica disavventura della sorella del grande filosofo di Così parlo Zarathustra è dedicata una mostra al Nietzsche-Archiv di Weimar, Die Prinzessin von Neu-Germanien . […]
friedrich nietzsche e la sorella elisabeth
Anche l’eroicizzazione del fratello, la sistematica manipolazione delle sue opere furono il frutto della megalomania di Elisabeth. Soprattutto, del suo bisogno di riconquistare un posto in società dopo che la disavventura in Paraguay aveva prosciugato le sue ricchezze e annientato la sua reputazione. Negli anni Trenta, Elisabeth accoglierà a Weimar più volte Adolf Hitler: Nietzsche sarà uno dei pensatori di riferimento dei nazisti – anche grazie alle sistematiche manipolazioni della sorella.
elisabeth foerster nietzsche e adolf hitler
Dal 1889, dall’impazzimento a Torino, Nietzsche non si è ripreso più. E quando la sorella torna in Germania, l’anno successivo, capisce che intorno al fratello sta nascendo un vero e proprio culto. Che lei alimenta, persino pubblicando un’opera assemblata da frammenti che lo renderà popolarissimo tra i nazionalisti, La volontà di potenza. Sarà Elisabeth a portare Nietzsche, ormai avvolto dalle tenebre della follia, a Weimar, a fondare il Nietzsche-Archiv. […]
Fino alla morte nel 1900, Friedrich Nietzsche, ormai malatissimo, fu trattato come una reliquia vivente: Elisabeth consentiva a pochissimi eletti di vedere il filosofo della Nascita della tragedia. […] Dopo la Seconda guerra mondiale il Nietzsche-Archiv decadde a causa della damnatio memoriae che i comunisti inflissero al filosofo.
La sua riscoperta negli anni Sessanta fu opera di due grandissimi studiosi italiani, Giorgio Colli e Mazzino Montinari, cui fu consentito l’accesso al colossale lascito di Nietzsche perché erano stati eroi della Resistenza. La loro meticolosa ricostruzione del pensiero di Nietzsche passò attraverso una colossale entschwesterung – “desorelizzazione”, la liberazione di Nietzsche dalle incursioni dannose di Elisabeth che avevano distorto il suo pensiero per decenni.
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