delmastro meloni

“NON MI DIMETTO, SONO ORGOGLIOSO DI QUELLO CHE HO FATTO” – IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA, ANDREA DELMASTRO, NON MOLLA NEMMENO DOPO IL RINVIO A GIUDIZIO PER VIOLAZIONE DI SEGRETO D’UFFICIO: “È INCONSUETO, PERCHÉ I PM HANNO RIBADITO LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE” – LA “CAMALEONTE” MELONI CAMBIA LA LINEA SUGLI IMPUTATI: AVEVA DETTO CHE LA SANTANCHÈ AVREBBE DOVUTO LASCIARE IN CASO DI PROCESSO, MA PER DELMASTRO NON È COSÌ…

andrea delmastro delle vedove foto di bacco

1. «NON LASCERÒ IL MIO POSTO E RESTO ORGOGLIOSO DI QUANTO HO FATTO I PM DALLA MIA PARTE»

Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

E adesso, sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, che fa? Si dimette?

«Assolutamente no […]. […] intendo continuare ad esercitare il mio ruolo, al meglio, all’interno del ministero della Giustizia. Così come mi è stato chiesto dai tanti che in questo momento mi stanno testimoniando solidarietà per questo inconsueto rinvio a giudizio».

 

Inconsueto perché?

«Anche questa seconda volta il pubblico ministero Paolo Ielo e altri tre pm hanno ribadito la richiesta di archiviazione della procura nei miei confronti».

 

E quindi?

delmastro meloni

« Quindi sarò uno dei pochi sotto il profilo giuridico che in dibattimento sarà dalla stessa parte della barricata del pm. Ai posteri l’ardua sentenza...».

 

[…] Per la giudice la dicitura a «limitata divulgazione» rendeva coperti dal segreto quei verbali usati da Donzelli per difendere il 41 bis e attaccare la sinistra («Siete con noi o con i terroristi e i mafiosi?»).

«La limitata divulgazione nulla c’entra col segreto di Stato. I segreti li decide la legge. Sono tassativi e tipizzati per questo».

 

Il verde Angelo Bonelli, che l’ha denunciata, sostiene che gli hanno negato quegli atti. Lei, da Nicola Porro a Stasera Italia, ha detto che non è vero. Chi mente?

«Bonelli ha sbagliato. Ha fatto un accesso generalizzato agli atti. Gli è stata riqualificata la richiesta come sindacato ispettivo. E ha avuto quello che chiedeva perché sono atti ostensibili».

 

DONZELLI PINOCCHIO E DELMASTRO GEPPETTO - MEME BY EMILIANO CARLI

[…] Dica la verità, si aspettava questo rinvio a giudizio?

«No. Ma resto orgoglioso di quello che ho fatto».

 

Cosa? Aver passato quelle carte?

«Non ho passato alcuna carta. Ho risposto alla domanda di Donzelli cosa che è mio dovere fare e faccio con qualsiasi parlamentare. Sono orgoglioso di aver fronteggiato l’attacco frontale al 41 bis di terroristi e anarchici in combutta con la criminalità organizzata e della mafia».

 

[…] Il suo alto senso di giustizia non pone ostacoli al suo rimanere a ricoprire lo stesso incarico di sottosegretario con delega alle carceri?

DELMASTRO E DONZELLI COME LE GEMELLE DI SHINING - MEME BY EMILIANO CARLI

«Al contrario. Aspetto con serenità il dibattimento […] per poter dimostrare che non ho compiuto alcun reato. E terminerò il mio mandato svolgendo al meglio il mio compito […] rimanendo orgoglioso del mio lavoro e fedele alla lezione di centro destra».

 

Cosa intende?

«Intendo continuare a garantire strumenti di indagine efficaci ai magistrati per accertare i reati più odiosi, ma a confermare e addirittura aumentare le garanzie per i cittadini».

 

2. LUI: “NON MI DIMETTO” MELONI SOTTO ASSEDIO DETTA LA LINEA ANTI-PM

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

 

L ATTACCO AI MAGISTRATI DI GUIDO CROSETTO SUL CORRIERE DELLA SERA

Giorgia Meloni si sente sotto assedio. Il rinvio a giudizio di ieri di Andrea Delmastro Delle Vedove viene letto a Palazzo Chigi come il primo atto di un’offensiva giudiziaria contro il governo. Domenica, sul Corriere della Sera, ne ha parlato il ministro della Difesa Guido Crosetto, anche se non si riferiva al caso Delmastro, ma probabilmente a un’inchiesta che potrebbe ancora arrivare su un altro esponente dell’esecutivo.

 

Eppure, il rinvio a giudizio del fedelissimo di Meloni fa aumentare i decibel dello scontro tra il governo e la magistratura. Mentre le opposizioni chiedono le dimissioni di Delmastro, la linea la dà il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari a metà pomeriggio: “Un atto inconsueto un rinvio a giudizio quando il pubblico ministero chiede il non luogo a procedere”, attacca Fazzolari.

 

ANDREA DELMASTRO CON LA MAGLIETTA DEI Gesta Bellica

[…] Il rinvio a giudizio per rivelazione di segreto d’ufficio sembra far cambiare la linea di Meloni che riguarda gli imputati: la premier, a proposito del caso Santanchè, ha fatto sapere che in caso di rinvio a giudizio probabilmente la ministra del Turismo dovrebbe lasciare. Ma per Delmastro non è così: a Palazzo Chigi spiegano che i pm, in questa vicenda, avevano chiesto l’archiviazione per due volte e sono stati i giudici a disporre il contrario. Una tesi condivisa dai vertici di Fratelli d’italia che fanno notare come il pm Paolo Ielo avesse chiesto di archiviare Delmastro.

 

MELONI FAZZOLARI

La linea ufficiale però è anche quella di attaccare i giudici di Roma. La comunicazione di Palazzo Chigi impone la linea comune. Il primo a parlare è proprio Fazzolari: definisce “inconsueto” il rinvio a giudizio dopo un atto di “non luogo a procedere” e si dice convinto che Delmastro dimostrerà “l’infondatezza delle accuse che gli vengono mosse”.

 

Il ministro Francesco Lollobrigida alla Camera conferma che il sottosegretario Delmastro “non si deve dimettere” e anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in Transatlantico sfida i giudici. A chi gli chiede del rinvio a giudizio di Delmastro, replica duro contro i magistrati: “Questo governo dura fino a fine legislatura, perché l’unica cosa che conta è il voto popolare e noi abbiamo il sostegno della gente”.

 

DELMASTRO MELONI

[…] A proposito della presunta offensiva giudiziaria denunciata dal governo, venerdì mattina il ministro della Difesa Crosetto riferirà in Parlamento. Dopo il “no” di Antimafia e Copasir ha deciso di rispondere all’interpellanza di Più Europa sul presunto complotto da parte dei giudici. Probabilmente si ripeterà nel question time del 6 dicembre dedicando l’informativa dello stesso giorno al Medio Oriente.

DELMASTRO SOFRI DEL 2000 DELMASTRO LINDO - MEME BY CARLI giovanbattista fazzolari giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato ANDREA DELMASTRO E GIOVANNI DONZELLI - VIGNETTA BY ELLEKAPPAGIOVANNI DONZELLI E ANDREA DELMASTROIL PROFUMO DELMASTRO SELVATICO - MEME BY CARLIANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE DELMASTRO LA RUSSAANDREA DELMASTRO E GIOVANNI DONZELLI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...