julen spagna

SPAGNA IN ANSIA PER IL BIMBO CADUTO NEL POZZO: “OGGI SAPREMO SE È VIVO” - QUASI FINITO IL TUNNEL: POI TOCCHERA’ AL CORPO DI SALVATAGGIO DEI MINATORI ASTURIANI – IL PARAGONE CON IL CASO DI ALFREDINO RAMPI MA IL BAMBINO SPAGNOLO È ASSAI PIÙ PICCOLO E IL POZZO MOLTO PIÙ PROFONDO…

Elena Marisol Brandolini per “il Messaggero”

 

Totalán è un municipio a 22 chilometri da Malaga, uno dei più piccoli della provincia andalusa con appena 700 abitanti.

 

julen spagna

Da oltre una settimana è sotto i riflettori di tutto il mondo, invasa da mezzi e uomini incessantemente all' opera per riportare in superficie il piccolo Julen di appena due anni, sparito all' improvviso dentro a un pozzo stretto 25 centimetri e profondo oltre 100 metri, mentre correva spensierato sul terreno degli zii, in gita con i genitori, in una domenica che sarebbe dovuta essere di festa.

 

A dare l' allarme è una turista che si trova nei paraggi facendo tracking, perché la famiglia del piccolo è sotto shock e subito sul luogo dell' incidente si ritrovano tutti i servizi di emergenza, pompieri, protezione civile, corpi specializzati della Guardia Civil, coordinati dal colonnello Jesús Esteban. Cominciano così le operazioni di salvataggio per arrivare fino al bimbo e tirarlo fuori da quel buco di terra, oggi finalmente dovrebbero raggiungerlo. E sembra di rivivere i giorni di quel lontano giugno 1981, quando Alfredino Rampi precipitò per caso in un pozzo artesiano a Vermicino, lasciando tutta l' Italia con il fiato sospeso per quattro lunghi giorni.

 

yulen bimbo caduto nel pozzo in spagna

TROVATE ALCUNE TRACCE Ma Julen è assai più piccolo e il pozzo molto più profondo, soprattutto il terreno è difficile da scavare, oppone continue resistenze e finora non c' è stato nessun contatto col bimbo, sono solo stati ritrovati alcuni suoi resti biologici, come dei capelli, a confermarne la presenza e di dolciumi. I soccorritori hanno provato a inserire una sonda attraverso il foro, ma questa si è arenata su un tappo di terra a una sessantina di metri di profondità, probabilmente franata per la caduta del bambino, che dovrebbe trovarsi una decina di metri più sotto.

 

yulen bimbo caduto nel pozzo in spagna

A nulla sono valsi i tentativi di stappare il cunicolo. Perciò hanno iniziato a scavare un tunnel verticale parallelo a quello ove si trova Julen, lavori che hanno richiesto molte ore, perché ostacolati da strati di pietra duri. Dopo la messa in sicurezza di questo nuovo tunnel interverrà il corpo di salvataggio dei minatori asturiani: si caleranno con una capsula come quella utilizzata nel 2010 per il salvataggio dei minatori cileni e cominceranno a scavare con le mani il canale orizzontale fino al pozzo dov' è Julen.

 

I soccorritori sperano di trovarlo ancora in vita, dicono che si può resistere fino a dieci giorni in quelle condizioni, dipende da tanti fattori soggettivi e ambientali. Il costruttore del pozzo, Antonio García, assicura di averlo lasciato chiuso con una pietra e che in origine aveva un diametro più piccolo, poi allargato ed abbassato un mese fa.

 

I genitori di Julen, Victoria García e José Roselló, sono assistiti da un' equipe di psicologi. Nel 2017 hanno già perso un altro figlio di tre anni, stroncato da un infarto improvviso. Tutt' attorno, gli abitanti di Totalán e quelli della zona interessata più concretamente, organizzano l' accoglienza, cucinano, accompagnano, lasciano le loro case aperte.

alfredino rampi e il fratello

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…