SPARI NERI, DANARI VERI – ROMA COME IL SET DEL ‘’PADRINO’’: IL KILLER DEL CASSIERE DI MOKBEL, EX DI CASA POUND, PIANTONATO IN OSPEDALE – UNICO TESTIMONE, SI TEME PER LA SUA VITA

Rinaldo Frignani per “Il Corriere della Sera

 

SILVIO FANELLASILVIO FANELLA

Con il gip si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma entro pochi giorni gli investigatori torneranno al Gemelli di Roma per parlare con Giovanni Ceniti, il ragazzo ferito giovedì mattina nell’appartamento alla Camilluccia dove è stato ucciso Silvio Fanella e ora accusato di omicidio volontario.

 

Il giovane, ex di CasaPound, è piantonato in ospedale in stato di arresto, ma è anche controllato a vista in terapia intensiva: il timore di chi indaga è infatti quello che qualcuno possa voler attentare alla vita di Ceniti, per ora unico indagato ma anche unico testimone della morte di Fanella, il contabile condannato in primo grado per aver riciclato milioni di euro provenienti dalla maxi truffa Fastweb-Telecom Italia Sparkle.

 

Ecco perché il ragazzo genovese, sconosciuto a Roma prima del fallito rapimento del cassiere del gruppo guidato dal faccendiere Gennaro Mokbel, viene tenuto sotto stretto controllo: si spera che prima o poi fornisca informazioni utili alle indagini, che sveli chi — se c’è — si nasconde dietro al blitz.

 

OMICIDIO DI SILVIO FANELLA A VIA DELLA CAMILLUCCIAOMICIDIO DI SILVIO FANELLA A VIA DELLA CAMILLUCCIA

In fuga ci sono ancora i suoi due complici — non sarebbero di più —, ripresi da una telecamera di sorveglianza di un negozio in via Premuda, a Prati, dove hanno abbandonato l’auto rubata: gli investigatori della Squadra mobile sono sempre più vicini all’identificazione della coppia di giovani che, dopo la sparatoria a casa di Fanella, sono fuggiti precipitosamente, lasciandosi dietro — oltre a Ceniti ferito e abbandonato nel cortile del palazzo — anche molte tracce.

 

Dal punto di vista investigativo si teme anche per la loro vita, per gli stessi motivi per cui ora Ceniti è un paziente blindato. L’indagine punta sugli ambienti dell’estrema destra, non perché ci sia un movente politico dietro al delitto, ma piuttosto per individuare dove e come il contabile e l’ex responsabile di Verbania di CasaPound possano essere entrati in contatto.
 

GIOVANNI CENITIGIOVANNI CENITI

Con il passare dei giorni, inoltre, sembrano attenuarsi i sospetti sul possibile collegamento fra l’omicidio Fanella e i suoi trascorsi giudiziari, legati alla stangata da due miliardi di euro e al suo compito di far sparire quell’immenso tesoro di diamanti e denaro contante in Italia e, soprattutto, all’estero.

 

Fino a oggi, ma il riserbo degli investigatori è massimo, non sarebbero emersi fatti che possano far pensare ad «appropriazioni indebite» da parte di Fanella, né a contrasti del contabile con qualcuno dei suoi ex complici nell’affaire Fastweb-Telecom Sparkle. E d’altra parte, i sacchetti con i diamanti e le mazzette di banconote scoperte poche ore dopo il delitto a Pofi, nel Frusinate, erano nascosti in una casa di famiglia del cassiere e non in luogo coperto da segreto.
 

Quindi, a questo punto, diventa fondamentale ricostruire cosa sia accaduto nell’appartamento alla Camilluccia e accertare chi ha premuto il grilletto. E perché. Oggi la Scientifica effettuerà un nuovo sopralluogo nell’abitazione del cassiere alla ricerca di indizi.

 

GENNARO MOKBEL GENNARO MOKBEL

Lo stub sulle mani di Ceniti avrebbe dato esito negativo, al punto che verrebbe presa in considerazione la possibilità che l’accusa nei suoi confronti venga derubricata a concorso in sequestro di persona con morte come conseguenza di altro reato. Fanella, insomma, potrebbe aver reagito a mano armata al tentativo di tre falsi finanzieri, sotto effetto di cocaina, di immobilizzarlo per farlo parlare. Da qui la colluttazione e gli spari.
 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…