se tirano qualcosa piazza indipendenza poliziotto

"SPEZZATEGLI LE BRACCIA” – IL POLIZIOTTO ANTI OKKUPAZIONI LINCIATO PER LA FRASE CHOC DURANTE LO SGOMBERO DEL PALAZZO DI VIA CURTATONE A ROMA RIMOSSO E TRASFERITO UFFICIO - LA DIFESA: "FRASE INFELICE, MA BISOGNA CONTESTUALIZZARLA. RISPONDEVO A UN AGENTE CHE MI RACCONTAVA CHE LUI E ALTRI ERANO STATI COLPITI DA SAMPIETRINI"

ROMA VIA CURTATONEROMA VIA CURTATONE

Silvia Mancinelli per www.iltempo.it

 

Rimosso per una frase. Il poliziotto linciato per aver detto «se vi tirano qualcosa spaccategli le braccia» nella carica dello sgombero del palazzo di via Curtatone viene trasferito dal Commissariato Trevi Campo Marzio (quello del centro storico) ad altra sede (il Dac anticrimine) in un ufficio più burocratico, quanto di più lontano dalla strada e dal centro cittadino (zona Tuscolana) e soprattutto dalla gestione dell' ordine pubblico, come peraltro aveva ribadito il capo della polizia proprio nella sua ultima intervista rilasciata al Corriere della Sera.

 

sgombero sgombero

Insomma, il bravo funzionario crocifisso per una frase estrapolata dal contesto (pietre, bastoni, bottiglie che gli arrivavano addosso) alla fine è stato sacrificato come ormai sempre più spesso accade in questo mondo antipolizia e political correct dove agenti decorati e coraggiosi si vedono la carriera rovinata per un «mi piace» su Face book o sospesi al primo sospetto di violenze. Il trasferimento era nell' aria da giorni anche perché si vociferava di pressioni politiche sempre più insistenti.

 

ROMA VIA CURTATONE EX SEDE ISPRAROMA VIA CURTATONE EX SEDE ISPRA

A un passo dal diventare questore, il dirigente diventato suo malgrado protagonista degli scontri in piazza Indipendenza, ai suoi aveva poi detto: «Non dovevo nemmeno essere lì, avevo terminato il mio turno, ma ho sentito dalla radio che i miei uomini erano in difficoltà e sono intervenuto. Lo so, quella frase è infelice, ma bisogna contestualizzarla. Rispondevo a un agente che mi raccontava che lui e altri erano stati colpiti da sampietrini.

 

Mi ha chiesto: "E se questi ci tirano addosso qualcosa?" Allora gli ho risposto in quel modo. Bisogna trovarsi nella mischia e viverli quei momenti per comprendere di cosa stiamo parlando». E pensare che i sindacati di polizia, in più lettere indirizzate a Il Tempo, si erano schierati compatti in sua difesa. Una presa di posizione netta snobbata dal Viminale.

 

ROMA VIA CURTATONE PROFUGHIROMA VIA CURTATONE PROFUGHI

«Il suo è stato un comportamento esemplare in una situazione che stava degenerando e mettendo in pericolo non soltanto i poliziotti ma anche le donne e bambini - commentò il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli Il funzionario non può essere l' agnello sacrificale per gli errori di una scellerata azione di Governo incapace di gestire l' emergenza immigrazione e non può essere ab bandonato dalla Polizia perché nessuno trova il coraggio di opporsi a queste nefandezze».

 

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«Il dirigente - aveva aggiunto Domenico Pianese, Coisp - andrebbe premiato per come è riuscito con i suoi uomini a gestire una situazione di ordine e sicurezza pubblica che alcuni agitatori hanno cercato di trasformare in una guerriglia urbana».

 

«Attacchi strumentali», secondo Saturno Carbone, Siulp: «La professionalità delle forze dell' ordine, il loro coraggio e l' attaccamento al nostro Paese è sotto gli occhi di tutti. Così come i risultati.» E ancora, Stefano Spagnoli del Consap: «La Polizia è stata chiamata a intervenire in una situazione di illegalità e come al solito si è trovata a fronteggiare una realtà ormai sfuggita al controllo. L' attenzione è stata spostata ad arte su una frase detta da un funzionario piuttosto che sulle bombole lanciate dai terrazzi».

 

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Al posto del dirigente silurato dovrebbe arrivare, a metà mese, l' attuale dirigente della Digos, Fabozzi, che sulla carta sembra fare anche lui un passo indietro nel passaggio ad un commissariato, seppur prestigioso, come Trevi Campo Marzio. Alla Digos di Roma dovrebbe arrivare, da Torino, Giampietro Lionetti, già vice del dirigente storico dell' antiterrorismo romano, Lamberto Giannini, quest' ultimo braccio destro fidatissimo dell' attuale capo della polizia ai tempi in cui Gabrielli faceva benissimo alla Digos della Capitale.

 

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