
A POMPEI UNA COPPIA DI GIOVANI SPOSI SQUATTRINATI RUBA AL SUPERMERCATO PANNOLINI E OMOGENEIZZATI PER IL FIGLIO DI POCHI MESI - IL TITOLARE DEL NEGOZIO LI DENUNCIA MA I POLIZIOTTI SI COMMUOVONO E SI OFFRONO DI PAGARE IL CONTO
Simone Di Meo per Dagospia
Un bottino fatto di cotton fioc, borotalco, pappine e omogeneizzati e pannolini. Non proprio la refurtiva di Calamity Jane. Eppure il direttore del supermercato di Pompei (Na) non ha avuto remore a denunciare per furto una coppia di ragazzi, poco più che ventenni, stremati dall’impossibilità di assicurare pasti e ricambi al loro bambino di pochi mesi.
E i guai sarebbero davvero arrivati subito se in commissariato gli sposini squattrinati non avessero trovato tre poliziotti che non solo hanno pagato personalmente il conto di 108 euro, ma che li stanno aiutando col passaparola tra amici e parenti a raccogliere un po’ di soldi e di prodotti per l’infanzia. Finora, ha risposto all’appello una farmacista che sta offrendo gratuitamente tutto l’occorrente per il bebè.
Gli agenti (Gilda Scognamiglio, Gaetano Giugliano, Francesco Paolo Oreste) e il dirigente Angelo Lamanna hanno ricevuto una lettera di ringraziamento da parte della Diocesi di Pompei, città mariana di carità, e il plauso dei sindacati di polizia. Oltre che l’ammirazione di un’intera città.
Tutto bene quel che finisce bene? Insomma, mica tanto. La denuncia per furto è stata comunque presentata, pur a scontrino saldato. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato irremovibile, chissà perché. Nessuno in commissariato poteva esimersi dal raccoglierla. Avrebbe commesso un reato. Ora l’esposto è all’attenzione dell’autorità giudiziaria. Sperando che ci sia un giudice a Torre Annunziata.