donna stalkerizzata stalker video porno hot molestie cellulare

LO STALKER RINCOGLIONITO RESTA IMPUNITO – UN 60ENNE, AVVOCATO DEL FORO DI LATINA, È STATO PRESCRITTO DALL'ACCUSA DI STALKING: PER UN ANNO HA INVIATO VIDEO EROTICI A UNA DONNA, CONVINTO CHE FOSSE LA SUA EX. MA HA SBAGLIATO “BERSAGLIO” PER UN CASO DI OMONIMIA – L'UOMO SI È GIUSTIFICATO DAVANTI AL GIUDICE: “BEVEVO UNA BOTTIGLIA INTERA DI WHISKY AL GIORNO E PRENDEVO DIVERSI PSICOFARMACI, ERO DEPRESSO” – LA POVERA VITTIMA: “È STATO UN INCUBO, MI MANDAVA MESSAGGI A SFONDO SESSUALE, SCHIFOSI, FILMATI IN CUI MOSTRAVA LE PARTI INTIME...

Estratto dell’articolo di Giulio Pinco Caracciolo per “Il Messaggero - cronaca di Roma”

 

donna stalkerizzata - video molesti

Dopo aver vissuto un anno da incubo, vittima di uno scambio di persona e per questo perseguitata nel cuore della notte dai video hot di un uomo che nemmeno conosceva, la giustizia non le ha dato risposta. Martedì scorso il tribunale di Roma ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per avvenuta prescrizione, per soli pochi giorni, nei confronti di M.L., l'avvocato del foro di Latina (già sospeso da diversi mesi dalla professione), accusato di averla stalkerizzata.

 

«Bevevo una bottiglia intera di whisky e prendevo diversi psicofarmaci e benzodiazepine, poi iniziavo a chiamare oppure a inviare video e messaggi a sfondo sessuale. Ero depresso vostro onore». Ha cercato di giustificarsi in aula il 60enne. Il bello è che la donna che molestava non era nemmeno la sua ex, ma una sua omonima. In preda probabilmente a uno stato psicofisico alterato, aveva sbagliato "obiettivo".

 

donna stalkerizzata - video molesti

Paola (nome di fantasia) non si è mai persa un'udienza. Rappresentata dall'avvocato Cinzia Roberti, era presente anche martedì e ha accolto amareggiata il verdetto, dopo aver vissuto un incubo lungo un anno, dal 2013 al 2014. «Ricevevo chiamate e messaggi in continuazione. Quando ero in famiglia, durante gli orari di lavoro e addirittura mentre ero in compagnia di mio figlio che all'epoca aveva solo due anni», aveva raccontato in aula.

 

Il legale, originario di Preci, piccolo comune della provincia di Perugia, l'avrebbe perseguitata giorno e notte ininterrottamente facendo crescere ansia e angoscia per una situazione diventata improvvisamente incontrollabile.

 

«Mi ricordo che è iniziato un giorno qualunque, senza un'apparente motivazione - aveva riferito Paola - Quando ho ricevuto le prime chiamate da un numero sconosciuto ho risposto tentando di spiegare che non ci conoscevamo e che probabilmente aveva sbagliato persona». Tentativi di placare lo stalker che non sono serviti a nulla, anzi peggiorano la situazione.

donna stalkerizzata - video molesti

 

Sì perché l'uomo, a suo dire, era convinto che Paola fosse proprio la persona che stava cercando ovvero la sua ex fidanzata, "colpevole" - secondo lui - di averlo lasciato dopo un rapporto burrascoso durato qualche mese, tra il 2012 e il 2013. Convinzione data dal fatto che Paola è, suo malgrado, omonima della ex compagna dell'imputato. Terminata quella relazione l'avvocato non riusciva a farsene una ragione. Lei lo aveva bloccato e poi aveva deciso di cambiare numero di telefono, diventando sostanzialmente irreperibile.

 

Lui, digitando il suo nome su internet, aveva trovato il recapito di cellulare di un'altra Paola: stesso nome e stesso cognome della sua ex. Questo gli era bastato per convincersi che fosse proprio lei.

 

stalker

«E così è iniziato tutto - aveva racconta la vittima in aula - Mi mandava messaggi a sfondo sessuale, schifosi. E poi ricevevo video erotici in cui lui mostrava le parti intime». Paola è una professionista, dedita al lavoro e alla famiglia, con un figlio all'epoca di due anni. [...]

 

Blocca il contatto ma decide di non cambiare numero di telefono per motivi lavorativi. «Per qualche settimana c'è stata una pausa. Il telefono aveva smesso di vibrare e non ho più ricevuto video o sms nel cuore della notte», ma poi l'incubo ricomincia da numeri anonimi. La donna inizia ad essere seriamente spaventata anche perché non sapendo riconoscerlo ha paura che l'uomo possa presentarsi da un momento all'altro in ufficio o addirittura sotto casa. […]

donna stalkerizzata - video molesti STALKERstalker

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...