le giapponesi non hanno la cellulite

LE GIAPPONESI NON HANNO LA CELLULITE, IMITATELE! – ECCO LE REGOLE PER PREVENIRE E RIDURRE L’EFFETTO BUCCIA D’ARANCIA: ATTIVITÀ FISICA MIRATA, GIUSTA ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE – PRIMA DI RICORRERE ALL’INTERVENTO DI UN DOTTORE, PROVATE A FARE COME LE DONNE NIPPONICHE, CHE…

Giancarla Ghisi per Corriere della Sera

 

maria elena boschi cellulite

Certo ha un piglio democratico, prende di mira la ragazza che ha appena festeggiato i suoi quindici anni ma anche Kate Moss e Sharon Stone. La cellulite, o pannicolopatia edemato fibro sclerotica, nome tecnico, è nemica di nove donne su dieci, difficile, spesso impossibile, eliminarla.

 

«È scritta nel corredo genetico femminile - dice Maria Gabriella Di Russo, specialista in idrologia e medico estetico a Milano e Formia - anche le filiformi ci fanno i conti. È una patologia, la causa consiste in una alterazione del microcircolo che rende difficile il processo di smaltimento delle tossine del metabolismo, di conseguenza le cellule di grasso tendono ad infiammarsi, gonfiarsi e formare dei cumuli duri e compatti.

 

Il tessuto connettivale tende ad irrigidirsi creando con l'effetto compressione il cosiddetto tessuto a buccia d' arancia. La cellulite non è eccesso di adipe, ma infiammazione del tessuto». Un disagio, non solo estivo. «Si può contrastare - aggiunge - l'importante è agire per tempo, con la consapevolezza che non la si elimina del tutto, ma la si tiene sotto controllo. È lo stile di vita che va cambiato: sana alimentazione e attività fisica a cui si possono aggiungere trattamenti mirati».

LE GIAPPONESI NON HANNO LA CELLULITE

 

La conferma? Le giapponesi non hanno cellulite: sia per una componente genetica, ma soprattutto per lo stile di vita, fanno regolare esercizio fisico e dalla loro dieta sono banditi condimenti, panna, formaggi e fritture, la loro alimentazione si basa su riso, pesce crudo, soia, tofu, alghe, verdure al vapore. «Per fare una corretta diagnosi - dice Di Russo - bisogna affidarsi ad un medico-estetico, che si avvale di valutazioni strumentali: antropometrica, impedenziometrica, posturale, ematochimica, flebologica ed ecografica.

 

La cellulite si classifica in 4 stadi, inoltre bisogna distinguere il grasso dalla cellulite vera e propria, dalla falsa cellulite, per questo il trattamento deve essere personalizzato. La sedentarietà è il suo maggior alleato, i meccanismi metabolici responsabili dello smaltimento dei grassi si attivano solo dopo 20-30 minuti di attività fisica.

cellulite

 

Se il nuoto è sport efficace per prevenirla e ridurla, in quanto contrasta il ristagno dei liquidi tonificando i muscoli, al contrario la corsa è controindicata: i ripetuti impatti con il suolo creano delle micro-lacerazioni alle membrane delle cellule adipose, portandole ad infiammarsi ancora di più e peggiorando l'effetto buccia d' arancia. Anche perdere peso, con diete incongrue, non serve a eliminarla».

 

cellulite 1

Quindi: alimentazione, idratazione e attività fisica mirati e, se necessario dopo visita medico estetica, aggiungere il trattamento personalizzato. Dice Emanuele Bartoletti, chirurgo plastico e presidente del Sime, che il prossimo mese terrà il 39° congresso a Roma: «Particolari novità non ci sono, le metodiche collaudate e certe di risultato sono la carbossiterapia e la mesoterapia, che migliorano l'ossigenazione, favoriscono la circolazione e contrastano gli accumuli, un po' fastidiose ma con risultati sempre molto soddisfacenti. Non sono da trascurare la radiofrequenza non ablativa e gli ultrasuoni, di certo non è indicata la lipoaspirazione soprattutto nei primi stadi».

Si puo sorridere della cellulite

 

La tecnologia di ultima generazione è la piattaforma Coaxmed Biotec: permette di trattare tutti i tipi di cellulite oltre che la lassità cutanea sfruttando l'azione sinergica di radiofrequenza, ultrasuono a bassa frequenza e vacuum modulato. Un sistema di raffreddamento rende la metodica confortevole e indolore.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…