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LA DISAVVENTURA A LIETO FINE DEL NIPOTINO VOLANTE – DALL’AMERICA UNA STORIA CHE RICORDA IL FILM “MAMMA HO PERSO L’AEREO 2”: UN BAMBINO DI 6 ANNI, IN PARTENZA DA FILADELFIA COME “MINORE NON ACCOMPAGNATO”, È STATO IMBARCATO SULL’AEREO SBAGLIATO – ALL’AEROPORTO DI FORT MYERS, IN FLORIDA, LA NONNA LO HA ASPETTATO INVANO, FINCHÉ NON HA RICEVUTO LA TELEFONATA DEL PICCOLO, FINITO IN UN ALTRO SCALO, A 4 ORE DI DISTANZA, TUTTO SOLO: “NONNA, DOVE SEI?” – MA COME HA FATTO LA COMPAGNIA AEREA A SBAGLIARSI?

Estratto dell’articolo di Anna Guaita per “Il Messaggero”

 

casper - il bambino imbarcato sul volo sbagliato in florida

Nonna Maria ha aspettato pazientemente fino a che tutti i passeggeri erano usciti. Pensava che uno degli assistenti di volo sarebbe arrivato per ultimo, tenendo Casper per mano. Ma del nipotino neanche l'ombra. E quando la signora ha chiesto a una hostess dove fosse il bambino, questa è caduta dalle nuvole: «Non avevamo bambini a bordo!».

 

È cominciata così l'angosciosa avventura di Maria Ramos, all'aeroporto di Fort Myers, in Florida, dove la mattina del 21 dicembre aspettava il nipotino di 6 anni, in arrivo da Filadelfia, che doveva passare con lei il Natale.

 

Una vicenda che ricorda la trama di "Mamma ho perso l'aereo, 2", il secondo famoso film degli anni Novanta, in cui un giovanissimo Macauley Culkin perde la famiglia e invece di imbarcarsi per la Florida finisce in una nevosa New York.

 

Nonna Maria era arrivata allo scalo armata di tutto quello che la linea aerea richiede per consegnare un "minore non accompagnato". Aveva con sé un documento ufficiale con fotografia e una copia della carta d'imbarco del piccolo.

 

Maria Ramos

«Mi stava venendo un attacco di panico», ha raccontato la signora, ricostruendo il momento in cui si è rivolta a un funzionario della linea aerea, la Spirit, e si è sentita rispondere: «Suo nipote non è salito a bordo».

 

Senonché, il bagaglio del bambino era arrivato, e siccome si trattava di un carry on, che le linee aeree non accettano a bordo quando devono occuparsi di un bambino, significava che la borsa era stata presa in consegna al gate, al momento dell'imbarco . Ma proprio a quel punto, il cellulare di nonna Maria è squillato, e a chiamare era Casper: «Nonna, dove sei? Io sono arrivato!».

 

aereo della compagnia spirit

La prima reazione di Maria Ramos è stato un respiro di sollievo, e poi immediata la domanda: «Dove sei?!». Ma il piccolo non ne aveva idea. E, con incredulità della nonna, non era accompagnato da nessuno, era solo al gate, in mezzo alla folla.

 

Un fatto inaccettabile considerato che le linee aeree chiedono un sovrapprezzo di 150 dollari proprio per assicurare alla famiglia che in aeroporto e in aereo il bambino sia sempre accompagnato da un adulto. Ma nonna Maria ha saputo dare le istruzioni giuste a Casper […]. E così è venuto fuori che Casper era effettivamente partito da Filadelfia alla volta delle Florida, ma era atterrato a Orlando, a quattro ore di automobile da Fort Myers.

 

casper - il bambino imbarcato sul volo sbagliato in florida

La Spirit ha offerto alla nonna di portare il bambino in auto con un autista pagato. Ma lei ha risposto: «No grazie, preferisco venirlo a prendere io di persona». Quella che sembrava una catastrofe si è così risolta con nonna Maria che abbracciava Casper, con lacrime di sollievo e gioia.

 

Ma la signora non si è accontentata delle scuse della linea aerea, che le ha offerto di restituirle i soldi del biglietto e anche del sovrapprezzo di 150 dollari e ha aperto un'indagine per accertare come l'errore sia potuto avvenire. «Non mi interessano i soldi - ha detto in una intervista televisiva -. Io voglio che mi chiamino, mi chiedano scusa di persona e mi spieghino come ho potuto caricarlo sul volo sbagliato, quando il suo bagaglio è invece andato sul volo giusto». […]

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