attentato crocus city hall mosca vladimir putin volodymyr zelensky joe biden

I RUSSI SAPEVANO CHE IL TEATRO CROCUS ERA SOTTO TIRO DELL’ISIS: GLIEL'AVEVANO DETTO GLI AMERICANI - SECONDO IL "WASHINGTON POST", LA CIA AVREBBE SEGNALATO AGLI 007 DI MOSCA ANCHE IL PERICOLO DI UN'AZIONE CONTRO UNA SINAGOGA (EFFETTIVAMENTE, IL GIORNO DOPO I SERVIZI RUSSI ANNUNCIARONO DI AVER SVENTATO UN ASSALTO ARRESTANDO UOMINI DELLA FAZIONE AFGHANA DELL’ISIS) – EFFETTO CROCUS SUI RUSSI: 16MILA VOLONTARI IN PIU' NELL'ESERCITO, DAL 22 MARZO A OGGI, PER "VENDICARE I MORTI INNOCENTI"

 

Fabrizio Dragosei per il "Corriere della Sera" - Estratti

 

attentato alla crocus city hall di mosca

La linea univoca dei vertici russi che fin dall’inizio hanno sempre parlato di una non dimostrata responsabilità ucraina per l’attacco al Crocus ha avuto l’effetto di spingere migliaia di russi ad arruolarsi «per vendicare i morti innocenti». Sedicimila volontari in più dal 22 marzo a oggi, secondo il ministero della Difesa.

 

Questo nonostante le smentite di Kiev e il fatto che da Washington era arrivato un preallarme sulla possibilità di un attentato. Non generica, come è stato detto finora e come hanno riconosciuto i capi dei servizi segreti interni (Fsb) ed esteri (Svr) della Russia. Ma molto specifica, almeno secondo una fonte che ha parlato con il Washington Post . Il 6 marzo, il giorno prima che l’ambasciata Usa a Mosca emettesse un avviso a non frequentare luoghi affollati, all’Fsb sarebbe arrivata l’indicazione che sotto tiro era proprio il teatro Crocus.

attacco alla crocus city hall di mosca

 

Gli americani sono convinti che la controparte moscovita prese sul serio l’avvertimento, nonostante i pessimi rapporti tra i due Paesi. La Cia avrebbe segnalato anche il pericolo di una azione contro una sinagoga. Ed effettivamente, il giorno dopo l’Fsb annunciò di aver sventato un simile assalto arrestando uomini della fazione afghana dell’Isis, proprio quell’Isis-K che quindici giorni dopo si rese responsabile del terribile massacro al Crocus (144 morti, tra i quali sei bambini di cui uno deceduto ieri in ospedale). Questo farebbe pensare che la comunicazione americana venne presa seriamente. Tanto che in quei giorni il personale del Teatro alle porte di Mosca fu istruito su come reagire di fronte a un’emergenza terroristica.

 

putin biden

Questo è stato raccontato da Islam Khalilov, la quindicenne maschera del teatro che quel venerdì guidò risoluto decine di persone verso l’uscita, salvando loro la vita.

 

L’informazione americana, però, parlava di un pericolo per le successive 24/48 ore. È quindi possibile che passati poi tanti giorni, i vertici dell’Fsb abbiano deciso che la notizia, almeno per la parte che riguardava il Crocus, non era attendibile. E hanno abbassato la guardia.

 

Ieri, comunque, una fonte anonima di un ministero ha seccamente detto alle principali agenzie d’informazione che la versione del Washington Post «non corrisponde alla realtà». Certamente non corrisponde alla linea dettata subito dopo la strage da Putin e poi seguita e ampliata dai suoi: i killer, per quanto tagiki e islamici, non sono stati mossi da motivi religiosi o politici, ma solo dai soldi arrivati dall’Ucraina, anche con l’uso di criptovalute. E visto che Kiev dipende in tutto e per tutto dagli Usa, è chiaro che dietro a ogni cosa ci siano i servizi segreti americani.

putin zelensky biden

 

Lo hanno sostenuto il capo dell’Svr Naryshkin, quello dell’Fsb Bortnikov, il segretario del Consiglio di sicurezza Patrushev: «Importante stabilire lo sponsor e il beneficiario di questo crimine mostruoso. E tutte le tracce portano all’Ucraina». Anche se Bortnikov ha pure detto che, a seguito della nota degli Usa, erano state prese «le adeguate misure di sicurezza».

 

 

i presunti terroristi della strage della crocus city hall di mosca 16attentato alla crocus city hall di mosca 18

(...)

attentato alla crocus city hall di moscaattentato alla crocus city hall di moscaattentato alla crocus city hall di moscaattentato alla crocus city hall di moscaCOMMEMORAZIONE DELLA STRAGE ALLA CROCUS CITY HALL

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...