corona pinelli

IL TEATRO DI ROMA RESTA SENZA GUIDA: PINELLI LASCIA, ARRIVA FRANCESCA CORONA? L'ODISSEA DELLA DIREZIONE ARTISTICA: RINUNCIA A SORPRESA L'INGEGNERE NOMINATO A NOVEMBRE. IN POLE PER LA SUCCESSIONE LA DIRETTRICE DEL TEATRO "INDIA" MA NON AVREBBE I REQUISITI - L'AMMINISTRAZIONE AVEVA INDETTO, NEL LUGLIO DELL'ANNO SCORSO, UN BANDO CHE SEMBRAVA CREATO SU MISURA PER UNA FIGURA DI MANAGER…

Katia Ippaso per "il Messaggero"

 

francesca corona

Giorgio Manganelli la chiamava la palude definitiva, «un luogo in cui è impossibile entrare e difficile uscire». È un' immagine che riaffiora dalla memoria, in queste ore in cui ci troviamo a leggere un nuovo capitolo del caso Teatro di Roma. Probabilmente l' ingegner Pierfrancesco Pinelli, che a novembre dell' anno scorso era stato nominato direttore generale dello stabile capitolino, deve aver capito, dopo quasi sei mesi da quel suo primo colloquio di lavoro, che a via de' Barbieri tirava una brutta aria.

 

Pensando, forse, che quello alla fine fosse proprio un posto «in cui è impossibile entrare e difficile uscire», ha comunicato al presidente del TdR Emanuele Bevilacqua che intendeva a questo punto declinare l' invito. Alla nostra domanda sulle ragioni della sua scelta, Pinelli ha risposto: «La mia rinuncia è dovuta a impegni professionali sopraggiunti negli ultimi mesi».

 

 

pierfrancesco pinelli

LA DIREZIONE Dunque, il Teatro di Roma rimane senza una guida. E non da oggi. Lo stabile capitolino è acefalo da quel lontano febbraio del 2020 in cui Giorgio Barberio Corsetti, in virtù di quello che ha sempre chiamato «un inciampo burocratico, cioè una questione di appalti per il Teatro India, si è trovato costretto a dimettersi da direttore artistico, salvo poi essere riassunto dopo pochi giorni come consulente artistico, ruolo che però confinava così tanto con il precedente, al punto da condurlo a presentare nell' autunno dell' anno scorso una stagione pensata da lui e da Francesca Corona, consulente per il Teatro India. Ed è proprio il nome di Francesca Corona quello che si fa avanti nelle ultime ore con una certa insistenza come possibile direttrice generale del TdR. Ma come?

 

Giorgio Barberio Corsetti

Non sarebbe questa una scelta interna frutto di sbandamenti, contraddizioni, manovre francamente illeggibili? Ricordiamo che l' amministrazione del Teatro aveva indetto, nel mese di luglio dell' anno scorso, un bando (detto anche manifestazione d' interesse), che sembrava creato su misura per una figura di manager, al punto che il cda (senza unanimità) aveva preferito l' ingegner Pinelli al regista Luca De Fusco, come possibile direttore dello Stabile. La qual cosa aveva portato, come è naturale che fosse, non poche polemiche.

 

LA VICENDA Passano i mesi. Pinelli non viene contrattualizzato. Perché? Apparentemente, la risposta va trovata nel fatto che il collegio dei revisori dei conti per ben cinque volte si è trovato a chiedere la revisione del bilancio previsionale 2021 presentato da Bevilacqua, ritenendolo troppo esoso per un' istituzione pubblica. I soldi per il contratto da direttore dovevano arrivare da lì, e finché non c' era il consenso non si poteva procedere.

 

Alla fine, la mattina del 29 aprile, l' assemblea dei soci formata da Comune e Regione decide di dare finalmente il via libera al bilancio previsionale dopo che erano state accettate tutte le correzioni chieste dal collegio. A quel punto si aspettava che Pinelli firmasse il contratto. Ma Pinelli si ritira.

pier francesco pinelli 3

 

LE INDISCREZIONI Ora, se le voci intorno a Francesca Corona si dimostrassero fondate, il Teatro di Roma si troverebbe a dover clamorosamente contraddire sé stesso.

La consulente artistica del Teatro India non ha i requisiti richiesti dal bando che loro stessi hanno redatto, e che come prima condizione richiede «un comprovato (almeno 5 anni) profilo manageriale maturato nella gestione di strutture culturali articolate e complesse».

 

CHE FARE? A via de' Barbieri manca da anni un direttore amministrativo, qualcuno che abbia competenza in una materia delicata che andrebbe presa molto più seriamente. È assente però anche un direttore artistico, se è vero che Corsetti è solo il consulente per l' Argentina. Che fare? Il bando non è di per sé vincolante, ma sembrerebbe che la Regione stia prendendo in queste ore in considerazione la possibilità di rivalutare la candidatura di Luca De Fusco, ex direttore del Teatro Mercadante, che era arrivato secondo subito dopo Pinelli. Magari la palude non è poi così definitiva.

francesca corona

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?