papa lancia la figlia dal balcone a cinto caomaggiore il vicino cesare sera

“AVEVA CHIUSO LA BIMBA CHE URLAVA FUORI DAL TERRAZZO, MA NESSUNO HA FATTO NIENTE” - IL TERRIBILE RACCONTO DI UN VICINO DI CASA DEL 43ENNE DI CINTO CAIOMAGGIORE, IN PROVINCIA DI VENEZIA, CHE HA LANCIATO LA FIGLIA DI 5 ANNI DAL PRIMO PIANO: “L’UOMO ERA FUORI DI SÉ. GRIDAVA COSE SENZA SENSO COME ‘ADESSO CHIUDO GLI OCCHI E MORIAMO TUTTI’. HO CHIAMATO I CARABINIERI, MA MENTRE SCENDEVO LE SCALE LUI HA LANCIATO LA BIMBA. QUANDO L’ABBIAMO RECUPERATA, LA PICCOLA BALBETTAVA, AVEVA I CAPELLI SPORCHI DI SANGUE E...”

Estratto dell'articolo di Antonella Gasparini per www.corriere.it

 

cesare sera

«L’ha buttata di sotto! L’ha buttata di sotto!». Era terrorizzato Cesare Sera. E urlava, dopo aver visto il padre afferrare la figlia di 5 anni e gettarla giù dal terrazzo. «Io correvo per le scale e avevo appena chiamato i carabinieri. Erano le 22.40 circa, quando il papà della piccola ha iniziato a gridare, era fuori di sé. Diceva cose senza senso, tipo: adesso chiudo gli occhi e moriamo tutti. Secondo me parlava al telefono con la moglie o ex moglie, non lo so.

 

papa lancia la figlia dal balcone a cinto caomaggiore 4

Ho visto che a un certo punto è stata chiusa la bambina fuori dal terrazzino e lei ha iniziato a piangere e a battere forte i pugni contro il vetro della finestra, perché voleva rientrare. A quel punto ho preso il cellulare e ho chiamato il 112». Sera è l’inquilino che abita nella palazzina vicina a quella dove, nella notte fra giovedì e ieri, un papà 43enne di Cinto Caomaggiore (Venezia) ha preso la figlia che aveva in custodia e l’ha buttata giù dal terrazzino di casa al primo piano, a circa quattro metri d’altezza, prima di buttarsi a sua volta. La piccola ha rimediato diverse ferite alla testa (prognosi 30 giorni) mentre il padre, illeso, è stato arrestato.

papa lancia la figlia dal balcone a cinto caomaggiore 1

 

Cosa ha visto?

«Alcuni ragazzi avevano scavalcato il muretto per andare dalla piccola, caduta sull’erba nel giardino dell’abitazione. L’hanno presa in braccio, era cosciente, continuava a piangere fortissimo. L’hanno affidata a me e io poi l’ho messa nelle braccia della signora del piano di sotto, che cercava di tranquillizzarla. Il padre, che non si è fatto niente cadendo, si è rialzato ed è scappato. So che sono riusciti a fermarlo».

 

Lei è provato mentre racconta.

«[...] la notte precedente, verso le 4, io avevo sentito urlare il padre e nessuno se ne è accorto, in una palazzina di dieci appartamenti. Abbiamo pensato che stessero allontanando dei ladri, anche perché le grida si sono interrotte e abbiamo lasciato correre».

papa lancia la figlia dal balcone a cinto caomaggiore 2

 

[...]

In che condizioni era la bambina?

«Sotto choc, balbettava. Aveva i capelli pieni di sangue. Un po’ alla volta ha detto il suo nome e bene o male si è tranquillizzata. Sono sottosopra e ripeto: si poteva fare qualcosa prima, i carabinieri potevano essere allertati già la sera precedente. È giusto che ognuno si faccia gli affari suoi però con quello che sentiamo al giorno d’oggi...».

cesare sera

 

Era mai successo prima di queste sere che quell’uomo urlasse?

«Abito qui da due anni e finora non avevo mai sentito né visto niente. Due sere fa ho pensato: ha dato di matto, può capitare. Quando però giovedì ha ricominciato non si poteva stare senza far niente. Possibile ci abbia pensato solo io?».

Cinto Caomaggiore padre getta figlia dalla finestraCinto Caomaggiore padre getta figlia dalla finestrapapa lancia la figlia dal balcone a cinto caomaggiore 3

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO