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“THEBORDERLINE”, IL GRUPPO DI CINQUE YOUTUBER CHE HA UCCISO IL BIMBO DI 5 ANNI IN UN INCIDENTE CON LA LAMBORGHINI A CASAL PALOCCO, AVEVA SPOSATO A PIENO UNA DELLE MODE VIRALI DEI SOCIAL: LA CHALLENGE – VOLEVANO GUIDARE PER 50 ORE SENZA MAI SCENDERE, MA L’ISPIRAZIONE ARRIVAVA DA “MRBEAST”, LO YOUTUBER PIÙ SEGUITO AL MONDO CHE LANCIA SFIDE CON MONTEPREMI IN DENARO PER CHI VUOLE SPINGERSI OLTRE I PROPRI LIMITI – E NON È LA PRIMA VOLTA CHE UNA CHALLANGE FINISCE IN TRAGEDIA VISTO CHE…

Estratto dell’articolo di Michela Rovelli per il "Corriere della Sera"

 

theborderline 6

Cinquanta ore in auto, senza mai scendere.

Era questa la sfida che aveva lanciato — per gli oltre 600 mila follower — il gruppo di cinque youtuber noti con il nome di «TheBorderline». I ragazzi che hanno causato l’incidente in cui è morto Manuel Proietti hanno sposato a pieno una delle mode più virali dei social: le challenge. Una moda che nasce lontano e con obiettivi diversi

 

[…] Ci sono poi tanti esempi di challenge il cui unico scopo è solleticare l’agonismo — nonché il protagonismo — nascosto in noi. Semplicemente per divertire e divertirsi. Un esempio tutto italiano, in questo senso, sono i «Mates», il gruppo di youtuber che insieme raccoglieva più di 15 milioni di follower (si sono sciolti nel 2021) e che sulle sfide aveva pubblicato un libro.

mrbeast 4

 

Ma ci sono anche i «Me contro Te», che propongono challenge a suon di slime (la sostanza da manipolare amata dai bambini) o di cibi misteriosi ai loro oltre 6 milioni di piccoli fan.

«Il mondo delle challenge ha tante fisionomie — spiega Nicoletta Vittadini, professoressa di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e direttrice del Master in Digital communications specialist all’Università Cattolica di Milano —[…] c’è meno senso comunitario e più rappresentazione individuale. Quello che vediamo mettere in scena è una sfida contro se stessi, contro i propri limiti. […]».

 

pewdiepi 1

D’altronde i più popolari youtuber al mondo hanno fatto la loro fortuna proprio grazie alle «challenge». «MrBeast», il più seguito a livello globale con 160 milioni di fan, ne è il principale promotore (ed è proprio lui ad aver ispirato i «TheBorderline», per loro stessa ammissione). Ma anche il secondo in classifica, «PewDiePie» (qui i fan sono 111 milioni) gioca tantissimo sulle sfide. Entrambi, oltre che spingere se stessi ai limiti, mettono in palio premi in denaro per chi vuole cimentarsi in un’azione impossibile: «A contare non è solo il numero di follower, ma anche il livello di ingaggio: i like, i commenti e le azioni — continua Vittadini —. È un elemento che dà valore anche in come questi creator si presentano alle aziende con cui stringono partnership. Si è sempre detto che sui social siamo chiamati a lavorare gratis per produrre contenuti. In questo caso gli youtuber pagano questo contenuto. Anche questa è un’evoluzione».

 

trevor jacob 2

Il video che i «TheBorderline» stavano girando era una forma di collaborazione con l’autosalone Skylimit, che aveva fornito loro la Lamborghini su cui viaggiavano. Perché le challenge, oggi, fanno gola anche a chi si occupa di social marketing […]

Rimane il tema della pericolosità nello spingersi ai limiti mentre si tiene in mano una telecamera. Pericolosità nel perdere il contatto con la realtà e provocare incidenti, come è stato il caso dei «TheBorderline» ma anche come il noto caso dello youtuber americano Trevor Jacob che fece schiantare apposta sulle alture della California un aereo solo per girare un video. […]

blackout challenge 2

 

Sono tante le sfide dannosissime che circolano soprattutto su TikTok: un esempio è la Blackout challenge diffusasi nel 2021 — consisteva nel provocarsi il soffocamento — che ha portato alla morte di due bambine. […]

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