gioele viviana parisi

“TI PREGO, NON DEVI MORIRE” – IL RACCONTO DA BRIVIDI DEI VICINI DI CASA DI VIVIANA PARISI CHE RIPERCORRONO LA GIORNATA DI GIUGNO IN CUI LA DJ ERA CONVINTA CHE IL FIGLIO FOSSE IN PERICOLO DI MORTE: LA DONNA URLAVA, GIOELE PIANGEVA, MA QUANDO L’AMBULANZA ARRIVÒ SOTTO LA LORO CASA... – A VENETICO NESSUNO CREDE CHE VIVIANA POSSA AVER AMMAZZATO IL PICCOLO

Laura Anello per "La Stampa"

 

GIOELE MONDELLO E VIVIANA PARISI

«Aiuto, aiuto, non voglio che muori». Viviana urla, Gioele piange per la paura, arriva l'ambulanza. I vicini pensano che sia per il bambino che sta male, e invece è per lei, terrorizzata che quel suo figlio adorato - figlio che è in perfetta salute - abbia qualcosa di grave, qualcosa che glielo porti via per sempre.

 

Dà i brividi ascoltare adesso i racconti dei vicini di casa della famiglia Mondello, nei primi giorni troppo intimiditi per spezzare davanti alle telecamere il refrain che tutto filava liscio in quel quarto piano affacciato sulla luce del Tirreno. Era giugno, Viviana non stava per niente bene, e quell'ambulanza soccorre lei, non Gioele.

 

GIOELE MONDELLO - VIVIANA PARISI - DANIELE MONDELLO

Dà i brividi ascoltare le voci dei ragazzini sulla strada che giocano e si rincorrono in bicicletta, e percepire in modo quasi fisico l'assenza irreale di Gioele dallo scenario di cui era parte, con i suoi gridolini e le sue corse nel cortile. Il balcone della palazzina gialla con le serrande serrate - Daniele Mondello in questa casa non è più entrato, rifugiato dai genitori a Messina - un traliccio dell'Enel sulla collina a fianco, oggi una sorta di presagio funesto che rimanda al corpo di Viviana esanime e irriconoscibile a cento chilometri da qui, tra i rovi e gli sterpi accanto all'autostrada per Palermo. Gioele è rimasto qui, nel suo breve passato e nel suo futuro strappato.

GIOELE MONDELLO

 

E qui, al di là dei risultati dell'inchiesta, nessuno crede che possa averlo ucciso quella madre con cui viveva in simbiosi. Non almeno lucidamente, non almeno in modo preordinato. Non ci sono assassini qui a Venetico, non ci sono colpevoli, non ci sono condanne. Solo ricordo e pietà. Come se fossero stati portati via da una forza oscura che non appartiene a questo tempo e a questo spazio.

 

VIVIANA PARISI E IL PICCOLO GIOELE

«Gioele si era battezzato qui - racconta Cleto D'Agostino, parroco da dieci anni nella chiesa di Santa Maria del Carmelo, a un passo dal mare - la mamma mi aveva chiesto da poco consigli su come iscriverlo al Grest, il gruppo estivo. Ma era ancora troppo piccolo, per bambini di quell'età ci vuole un'attenzione particolare che non possiamo garantire, tanto meno in questi tempi di epidemia. Ci eravamo ripromessi che l'avrebbe iscritto l'anno prossimo».

 

DANIELE MONDELLO VIVIANA PARISI

A lui Viviana aveva confidato le sue fragilità, i suoi tormenti, i suoi dubbi per cui cercava conforto in quella Bibbia che declamava sul balcone. «Ma di questo non voglio parlare - dice - penso che dobbiamo dare spazio al silenzio e alla preghiera, senza cercare colpe o ribellarci a questa grande prova che tocca tutti, lontani dalla macchina del fa».

 

DANIELE MONDELLO VIVIANA PARISI

 È stato lui l'altro giorno a organizzare una veglia in chiesa, le fotografie di Gioele e Viviana sull'altare illuminate da una torcia, una nuvola di palloncini bianchi lanciati in cielo dai bambini. Sembra irreale che Gioele non sia qui con loro, morto in un non-luogo, ritrovato a pezzi dentro a una boscaglia. Quel bambino che con le sue scarpette misura 28 tesseva su e giù le strade del paese.

 

VIVIANA PARISI

Le scarpette che Viviana dice al marito di volere comprare nel vicino centro commerciale di Milazzo, prima di imboccare l'autostrada e perdersi verso il suo destino. Quelle scarpette blu grazie al quale il padre lo ha riconosciuto dopo giorni e giorni di ricerche infruttuose. «Sì, gliele avevo comprate io»". Una tragedia che comincia e finisce con un paio di scarpette. Perché le consumava tanto, Gioele, a piedi da casa fino al lungomare, settecento metri, nove minuti di cammino.

 

Daniele Mondello Viviana Parisi e il figlio Gioele

 «Erano sempre insieme, lei e Gioele, sempre - racconta Luciana Filoramo, vicina di casa, le lacrime che affiorano - a ogni ora del giorno e della sera, nel passeggino la spesa e il bambino a camminare accanto a lei. Loro due, e spesso anche Daniele, in tre. Li vedo ancora risalire sulle scale di casa, tutti i giorni. Difficile vederli in compagnia, con amici, erano molto riservati, l'impressione è che gli amici veri li avessero fuori, dove li aveva portati la loro carriera».

 

Le fa eco Pierangela Rizzo, proprietaria dell'hotel Baia di Ulisse. «Quando ho saputo che quel giorno era in macchina da sola con il bambino - dice - quasi non ci credevo. Era sempre con il marito, pensavo che lei neanche guidasse». La carriera, già. La ricorda bene Dino Fiannacca, in arte Dino Yanez, per vent' anni vocalist di Daniele. «Si incontrarono nel 2002, lui aveva fatto una serata come special guest a Torino.

daniele mondello viviana parisi

 

Mi disse: ho conosciuto un'artista straordinaria, cominciammo a fare eventi insieme. Una donna splendida e un'artista di grande valore. Che abbia ammazzato il figlio? Non ci crederei neanche se lo vedessi».

IL CASO DI VIVIANA PARISI E DEL PICCOLO GIOELELE RICERCHE DI VIVIANA PARISI NEL VIDEO DENUNCIA DI DANIELE MONDELLO IL LUOGO DELLA MORTA DI VIVIANA PARISI E DEL PICCOLO GIOELE il punto dove sono stati trovati i presunti resti di gioele

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…