ALTRO CHE TRAPPER E INFLUENCER: I PISCHELLI VANNO PAZZI PER LO STORICO ALESSANDRO BARBERO! - IL MEDIEVALISTA TORINESE SPOPOLA TRA LE NUOVE GENERAZIONI, CON I VIDEO DEI SUOI INSEGNAMENTI CHE OTTENGONO MILIONI DI VISUALIZZAZIONI E CON ORDE DI "VASSALLI" (COSI' SI FANNO CHIAMARE I SUOI FAN) CHE PRENDONO D'ASSALTO TEATRI E UNIVERSITA' CHE OSPITANO LE SUE CONFERENZE - IL 64ENNE DICE DI ESSERE UN INFLUENCER A SUA INSAPUTA ("NON SONO UN PERSONAGGIO PUBBLICO. I VIDEO VENGONO CARICATI DA PAGINE GESTITE DA ALTRI")

Estratto dell'articolo di Roberta Scorranese per il “Corriere della Sera”

alessandro barbero meme 6

 

C’è una particolare formula di paradosso incarnata nel professore più amato e seguito d’Italia. Questa figura retorica si manifesta quando Alessandro Barbero, reduce da una conferenza che ha radunato al teatro San Carlo di Napoli oltre duemila persone (perlopiù giovani), declina così una legittima richiesta di intervista: «Non sono mica un personaggio pubblico». E chi può dirsi tale se non lui?

 

Se non uno che sui social network, tra Instagram, YouTube e Facebook catalizza quasi un milione e mezzo di follower? […] «Sono pagine gestite da altri». Verissimo, perché […] a caricare i contenuti e a postare video e meme, è un plotone di Vassalli (si chiamano così), barberiani osservanti, che ogni giorno officiano il culto.

 

alessandro barbero

E assomigliava a una forma di culto laico quella folla che lunedì scorso ha partecipato alla sua lezione al San Carlo, per gli 800 anni dell’Università di Napoli. […] Quando, due mesi fa, un lunghissimo applauso dei suoi studenti ha accompagnato l’ultima lezione e quindi il suo pensionamento anticipato dall’Università del Piemonte Orientale, il 64enne storico torinese ha lasciato intendere che si sarebbe dedicato alla divulgazione, tra libri, conferenze e podcast. […]

 

E che cosa è se non un «personaggio pubblico» quello che attira 40mila studenti collegati da ogni parte d’Italia per assistere a una conferenza dal titolo «A che cosa serve la storia?». È accaduto due giorni fa a Milano, nell’evento di Fondazione Corriere della Sera «Insieme per capire».[…] Gli argomenti? Il Medioevo, le guerre di religione, persino le abitudini degli antichi Sassoni.

alessandro barbero 1

 

[…] Il Fenomeno Barbero sembra una di quelle creature che il compianto Piero Angela descriveva con competenza e garbo: ama confondersi con l’ambiente circostante e si adatta anche ai climi più caldi, si mimetizza ma senza mai perdere l’istinto della lotta. Perché il prof, ogni tanto, scatena (consapevolmente e con forte spirito critico) qualche polemica, come quando durante la pandemia mosse delle critiche al Green Pass.

alessandro barbero 2

 

Ma forse il vero capolavoro del Fenomeno Barbero è l’abilità con cui domina i meccanismi della comunicazione: è influencer a sua insaputa, la cui fama è nutrita da mani altrui; riempie teatri come il «Donizetti» di Bergamo (532 posti sold out l’11 gennaio) parlando della Lega Lombarda e a Torino difende il centro sociale Askatasuna («è bene promuovere la convivenza tra pensieri diversi»); partecipa ai festival dei «podcaster», in tv racconta Carlo Magno accanto a Paolo Mieli e su La7 ci delizia con In viaggio con Barbero ; parla di cose complicatissime come il diritto medievale dalle tende delle rassegne estive e dai microschermi, è sulle copertine dei libri e nei meme virtuali.

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Ma ribadisce: «Non sono un personaggio pubblico». Però, in uno degli incontri recenti con gli studenti, a un ragazzo che gli chiedeva il segreto del successo, ha risposto così: «Mostro la passione che provo e mi piace stare sul palcoscenico».

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