DOPO L'ENNESIMA SCOSSA ALL'ALBA, CRESCE LA RICHIESTA DEL ''LETTO ANTI-TERREMOTO'', PROTOTIPO PENSATO PER PROTEGGERE DAI CROLLI CHI DORME E VIENE SORPRESO DA UN SISMA: SI VIENE CHIUSI IN UNA SCATOLA DI ACCIAIO CON PROVVISTE DI OSSIGENO, ACQUA E CIBO, MENTRE UN TRASMETTITORE COMUNICA LA NOSTRA POSIZIONE AI SOCCORSI - SDRAIARSI ACCANTO AL LETTO È MEGLIO CHE SOTTO AL TAVOLO? LA TEORIA DEL 'TRIANGOLO DELLA VITA'
VIDEO - IL LETTO ANTI TERREMOTO
A SALVARVI DA UN TERREMOTO CI PENSA IL LETTO HIGH-TECH
http://www.hdblog.it/ del 15 dicembre 2015
Non è particolarmente bello, il design lascia molto a desiderare e assomiglia più ad una bara che a un vero letto. Ma l'obiettivo è proprio quello di isolare chi ci si trova sopra dal resto dell'ambiente circostante, attivando opportunamente un sistema di chiusure che proteggono da crolli e calcinacci chiunque ci stia dormendo sopra. Le zone sismiche sono numerose e la bontà delle costruzioni lascia spesso a desiderare, per questo Wang Wenxi, un cinese di 66 anni, ha pensato a brevettare (nel 2010) il letto anti sisma che possa tenere in vita una persona, o forse più, per giorni.
Wenxi sta da allora migliorando sempre di più l'estetica di questi letti-fortezza, tuttavia, per offrire un minimo di spazio per l'accoglienza interna in caso di disastro è necessario qualche compromesso. Dentro si potrebbero ovviamente tenere beni di prima necessità come acqua, viveri a lunga scadenza, maschere antigas, estintori e kit di soccorso. Dunque una 'gabbia' per chi non vuole davvero rischiare di rimanere inerte sotto le macerie, e vuole piuttosto prevenire equipaggiandosi con un letto brutto ma funzionale.
Rimane da chiarire l'aspetto 'attivazione', al di là del design bisognerebbe infatti avere un sistema altamente preciso di rilevamento dei veri terremoti, altrimenti un 'salto' a letto o una metro che vi passa vicino casa potrebbero spedirvi dentro la cassa in un baleno. Non è chiaro anche come si voglia portare ossigeno all'interno, alcuni dei modelli mostrati nell'animazione sono parzialmente aperti ma altri sembrano sigillati. Sarebbe davvero interessante sapere anche se esiste davvero un mercato per questo tipo di soluzioni, voi lo comprereste?
TERREMOTO, ECCO COME SOPRAVVIVERE: LA TEORIA DEL "TRIANGOLO DELLA VITA"
Rachele Nenzi per www.ilgiornale.it
Una teoria controversa, che non ha ancora ottenuto il placet della comunità scientifica ma che in questi giorni di terremoto sta tornando di attualità.
A teorizzare il "Triangolo della vita" è stato Doug Copp, che tra le altre cose è stato anche il capo della squadra americana internazionale di salvataggio.
La teoria per salvarsi dal terremoto
Intervistato dal sito Emergency Live, Copp ha spiegato cosa secondo lui bisognerebbe fare per salvarsi dal terremoto. "Quando gli edifici crollano - ha detto - il peso dei soffitti che crollano sugli oggetti o sui mobili all’interno schiaccia questi oggetti, lasciando uno spazio o un vuoto accanto ad essi. Questo spazio è ciò che io definisco “il triangolo della vita”. Più è grande l’oggetto, più è forte, meno si compatterà. Meno l’oggetto si compatta, più è grande il vuoto accanto ad esso e più grande la probabilità che la persona che utilizzi questo vuoto per la propria sicurezza non sia ferita".
Il più delle volte le persone che si trovano nel bel mezzo di un terremoto sono soliti accovacciarsi sotto un tavolo. Secondo Copp è un grave errore: "Chi semplicemente si china, si accovaccia e si ripara sotto qualcosa quando gli edifici crollano, viene schiacciato e quasi sempre ucciso. Gatti, cani e bambini piccoli spesso si raggomitolano spontaneamente in posizione fetale. Anche voi dovreste fare altrettanto in caso di terremoto. È un naturale istinto di sopravvivenza. Potete sopravvivere in un piccolo spazio vuoto. State vicini a un divano, a un oggetto voluminoso, che si comprima un po’, ma lasci un vuoto accanto a sé".
terremoto triangolo della vita
Per fare un esempio, dice Copp, se ci si trova a letto durante un terremoto, la cosa migliore da fare sarebbe rotolare giù e "senza infilarvi sotto restate accanto al letto". Lì si dovrebbe creare una sorta di vuoto dove potersi salvare la vita. Lo stesso si potrebbe fare con un divano o una poltrona. In sostanza, quando una trave cade, secondo Copp sbatte sul divano e - poiché questo non si schiaccia del tutto - lascia una sorta di zona d'aria al suo fianco all'interno della quale l'uomo può trovare rifugio.
terremoto il triangolo della vita
"Le vittime del terremoto di San Francisco rimasero tutte dentro i propri autoveicoli. Sono morti tutti. Sarebbero potuti facilmente sopravvivere uscendo e accovacciandosi o sdraiandosi accanto ai loro veicoli. Tutte le auto schiacciate ebbero dei vuoti alti circa 1,5 m. accanto ad esse, ad eccezione delle auto su cui caddero direttamente delle colonne portanti di sostegno. Ho scoperto, mentre strisciavo all’interno di una redazione giornalistica e di altri uffici dentro i quali c’era molta carta, che questa non si compatta. Si sono trovati grandi vuoti intorno alle cataste di carta".
terremoto triangolo della vita
La teoria del triangolo della vita è stata però criticata dalla Croce Rossa Americana e la United States Geological Survey che la ritengono una "idea sbagliata" non in linea con le nuove tecniche costruttive degli ultimi anni. Chissà se può valere per i borghi medievali crollati in questi giorni nel Centro Italia.