fase 2 parchi

TROPPA GENTE IN GIRO: I TIMORI DEL VIMINALE. SI STUDIA UNA STRETTA DURANTE IL WEEKEND SUGLI ESERCIZI COMMERCIALI E SULLE ATTIVITÀ DOVE L'ASSEMBRAMENTO PUÒ ESSERE PIÙ FACILE - NELLE AREE GIOCHI IERI, DIMENTICATO IL RIGORE DEI GIORNI PRECEDENTI, INTERE FAMIGLIOLE SI CONFONDEVANO TRA LORO GIOCANDO A BORDO LAGHETTO…

Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

fase 2 parchi

C'è chi tra i giovanissimi non ha rinunciato a bere shottini pensando di poter tornare alla movida di una volta, ed è stato multato insieme con il titolare del locale che ha vìolato le regole. Chi, invece, è andato molto oltre le concessioni e si è fermato, senza mascherine, a bere caffé davanti al bar, chiacchierando con gli amici.

 

Al secondo giorno della fase 2, i cittadini sembrano aver preso le misure sulla ritrovata libertà, e quello che si vede nelle strade, nei parchi, tra i viali, è troppa gente. Ma soprattutto troppa gente senza mascherine o protezioni di qualsiasi genere.

 

Da qui la decisione del Viminale di puntare l'attenzione sugli esercizi commerciali, sulle attività dove l'assembramento può essere più facile. E di effettuare una possibile stretta durante il week end, quando la voglia di fuga diventa più frequente. Con un occhio maggiore, aiutato dai droni, sulle aree giochi, dove già ieri, dimenticato il rigore dei giorni precedenti, intere famigliole si confondevano tra loro giocando a bordo laghetto.

 

I RISCHI

milano fase 2

La semilibertà tanto attesa dagli italiani, è partita con il piede giusto, ma c'è un rischio evidente che la tensione si allenti e che gli effetti negativi possano farsi sentire tra un paio di settimane.

 

Dati alla mano, la prima giornata, quella del 4 maggio, conferma il trend annunciato: controlli sì, ma puntati prevalentemente sugli assembramenti o sulle situazioni a rischio. E comunque, cittadini rispettosi delle regole. I trasgressori denunciati dalle forze dell'ordine sono stati 3.800, pari all'1,5% dei controllati totali (258.170).

 

Nella fase 1, dall'11 marzo al 3 maggio, la quota dei sanzionati era stata del 3,4%, quindi più del doppio. E domenica, ultimo giorno della prima fase, su un numero minore di controllati (221.409) si era registrata una più alta quantità di sanzionati (5.325). Cifre accolte con sollievo dal ministero dell'Interno, che attende comunque di vedere l'evoluzione delle denunce nei prossimi giorni per verificare se la disciplina continua a tenere.

 

Agli italiani è stato chiesto buonsenso e autocontrollo, alle forze di polizia prudenza ed equilibrio nella valutazione dei singoli casi, nella consapevolezza del forte impatto che le regole di convivenza con il coronavirus hanno sulla vita quotidiana.

 

roma fase 2 metro

E almeno in base ai primi dati, gli appelli sono stati accolti. Solo in 3.691 sono stati sanzionati per il mancato rispetto delle misure di contenimento sugli spostamenti (da 400 a 3mila euro la punizione); 98 per false attestazioni/dichiarazioni; 11 per violazione della quarantena.

 

Per quanto riguarda le attività e gli esercizi commerciali, molti dei quali hanno riaperto proprio il 4, dei 100.816 monitorati, il provvedimento di chiusura è scattato soltanto per 23; 96 i titolari sanzionati.

 

LE VERIFICHE

Le forze di polizia hanno mantenuto alto il numero delle verifiche, anche se non più a tappeto, ma in zone mirate, dove si rischiano maggiori assembramenti: stazioni, parchi, lungomari, aree della movida. E i risultati arrivati dalle prefetture confortano il ministero, al di là del fatto che qualche mascherina in più in giro non avrebbe guastato. La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha colto l'occasione per ringraziare con una lettera i prefetti, ai quali spetta il non facile compito di applicare le prescrizioni.

 

fase 2

«In questo tempo senza precedenti, di smarrimento e di sofferenza, in cui tutti siamo stati costretti a vivere limitazioni mai conosciute prima - ha scritto Lamorgese - sin da subito siete stati chiamati a svolgere, in prima linea, un ruolo ancor più nevralgico, confrontandovi con compiti nuovi, in una continua e non facile azione di contemperamento tra rigore e comprensione». E il lavoro sembra appena cominciato, se si considera che nella fase 3 bisognerà contrastare con grande attenzione la temuta ripresa delle attività criminali.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...