TUTTO QUELLO CHE NON TORNA NELLA MORTE DI ALEX MARANGON - IL 25ENNE, TROVATO MORTO SUL GRETO DEL PIAVE DOPO AVER PARTECIPATO A UN RITIRO "SCIAMANICO" A BASE DI ALLUCINOGENI, AVREBBE DETTO AD ALCUNI AMICI DI ESSERE PREOCCUPATO PER QUEL "RITO" - I CARABINIERI HANNO RIASCOLTATO CINQUE PARTECIPANTI ALL'EVENTO, MA NON IL MUSICISTA-SCIAMANO COLOMBIANO JHONNI BENAVIDES E IL COMPAGNO, UN MEDICO, CHE AVEVANO SEGUITO IL RAGAZZO MENTRE FUGGIVA IN PREDA A UNA CRISI: I DUE SE NE SONO ANDATI VIA LA MATTINA SEGUENTE...
Estratto dell'articolo di Laura Berlinghieri per “La Stampa”
Aveva il cranio sfondato e numerose costole rotte Alex Marangon, il barman di 25 anni trovato morto, dopo quasi tre giorni di ricerche, sul greto del Piave. Lesioni, tutte sul lato sinistro del corpo, compatibili con i colpi di un bastone o di una pietra del fiume. […]
Resta un enigma ancora tutto da chiarire la morte del ragazzo di Marcon (Venezia), che giugno scorsi aveva preso parte a un raduno sciamanico, nell’abbazia Santa Bona di Vidor, nel Trevigiano. Ieri gli inquirenti hanno ascoltato di nuovo cinque dei partecipanti a quel ritrovo e altri saranno ascoltati nei prossimi giorni. Non, però, il musicista-sciamano colombiano Jhonni Benavides e il compagno, un medico: proprio i due che, nel cuore della notte, avevano seguito Alex mentre fuggiva dall’abbazia, in preda a una crisi. All’arrivo dei carabinieri, la mattina seguente, «se ne erano già andati via» ha raccontato alla Tribuna di Treviso Andrea «Zu» Zuin, uno degli organizzatori dell’appuntamento.
Alex Marangon aveva già partecipato a due raduni new age in passato. Ma quel terzo incontro lo preoccupava: lo avrebbe confidato a un amico, a sua volta ascoltato dagli inquirenti. […] Insieme a loro, c’erano altre venti persone, tutte invitate con il passaparola su Telegram. Nei giorni scorsi, si è parlato di riti sciamanici, «bagnati» da tisane a base di ayahuasca: una sostanza allucinogena, illegale Italia. Tatiana Marchetto, sempre alla Tribuna di Treviso, nega tutto e parla soltanto di «una mistura di erbe per una tisana purgativa, del corpo e dello spirito, che ha anche effetti sulla mente, ma è leggerissima».
Così si svolge il venerdì e così trascorre il sabato, tra musica e preghiere, tutti insieme. Fino alle 3 di notte, quando Alex, nel bel mezzo di un falò collettivo, probabilmente in preda a una crisi, si alza di scatto e corre all’esterno dell’abbazia: prima sulla terrazza e poi verso il bosco. I testimoni raccontano di averlo sentito urlare «No, no» e poi pronunciare delle altre parole, che però non sono riusciti a capire.
ritrovamento del corpo di Alex Marangon
È a quel punto che lo sciamano colombiano e il compagno lo seguono, venendo successivamente raggiunti da buona parte degli altri partecipanti. Alexandra, la moglie del proprietario dell’abbazia, torna a casa a recuperare alcune torce e le distribuisce agli altri. «Siamo andati dappertutto. Scalzi, come eravamo, in mezzo ai rovi. Ma nulla» racconta Tatiana. Poi il gruppo rientra nell’abbazia e avverte il proprietario, Giulio Da Sacco, che nel frattempo era andato a dormire. Esce pure lui a cercare il ragazzo. Invano. Finalmente, alle 6,30, l’uomo decide di chiamare i carabinieri. Ma quando questi arrivano è ormai troppo tardi, alcuni dei partecipanti se ne sono già andati dall’abbazia.
[…] . Il procuratore di Treviso Marco Martani dirà che il 25enne è stato «picchiato duramente» e parlerà di una morte per «cause violente e non accidentali». […] il pm Valmassoi ha aperto un fascicolo: non si indaga più per morte in conseguenza di altro reato, ma per omicidio volontario. Anche se, al momento, non risultano indagati.