sharon verzeni

TUTTO QUELLO CHE NON TORNA NELL’OMICIDIO DI SHARON VERZENI - LA PASSEGGIATA NOTTURNA DELLA 33ENNE UCCISA CON QUATTRO COLTELLATE È DURATA POCO MENO DI UN’ORA: TEMPI INSPIEGABILMENTE LUNGHI, VISTO CHE AVREBBE PERCORSO 630 METRI IN 50 MINUTI – COSÌ COME NON SEMBRANO COMPATIBILI I TRE MINUTI DI VUOTO DELLE TELECAMERE: DAL MOMENTO IN CUI HA IMBOCCATO LA STRADA, LA VITTIMA AVREBBE DOVUTO PERCORRERE SOLO 200 METRI E PROPRIO IN QUEL PUNTO È STATA ASSALITA DAL KILLER – SHARON CONOSCEVA IL SUO ASSASSINO? IL MISTERO DELL’UOMO IN BICICLETTA E…

1. I TEST DEL DNA, I VIDEO, L’UOMO IN BICICLETTA

Estratto dell’articolo di F. P. per il “Corriere della Sera”

 

sharon verzeni

«Il tampone? — alzano le spalle al bar —. L’ho già fatto ai tempi di Yara, il mio Dna ce l’hanno già». Terno d’Isola è a sette chilometri da Brembate Sopra e a cinque da Chignolo, i due poli della tragedia della ragazzina rapita e uccisa nel 2010. Le indagini hanno rappresentato un caso unico nella storia giudiziaria italiana per tanti motivi, uno dei quali è rappresentato dai 22 mila tamponi che erano stati fatti agli abitanti della zona. E fra loro anche diversi concittadini di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni assassinata con quattro coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio.

omicidio di sharon verzeni 3

 

Anche in questa indagine i tamponi potrebbero assumere una grande importanza, ma per ora non è prevista un’identica profilazione a tappeto. Prima di tutto perché non esiste un campione biologico del probabile assassino con il quale comparare i dati raccolti. L’arma del delitto, nonostante la zona di via Castegnate fosse stata a lungo setacciata nelle ore successive all’omicidio al punto da chiedere ai cittadini di non gettare la spazzatura, non è mai stata trovata. Un primo esame non ha riscontrato sul corpo della vittima tracce dell’assassino riconducibili a un eventuale tentativo di difesa. […]

sergio ruocco

 i tamponi sono stati effettuati, ma in modo mirato. Sono in tutto una quarantina. Alcuni eseguiti sulle persone che hanno partecipato ai soccorsi, dai primi passanti al personale sanitario, in modo da poterli poi escludere da reperti rilevati sulla vittima. Altri prelievi sono invece stati effettuati su pregiudicati che vivono nei paesi dell’Isola Bergamasca (in cui si trova appunto Terno) e che hanno precedenti di violenza, in modo da poter subito fare la comparazione nel caso in cui si dovesse trovare un sicuro campione biologico dell’assassino.

 

Solo in quel caso il pm Emanuele Marchisio potrebbe arrivare a ordinare una profilazione a tappeto. Ipotesi che viene valutata con cautela, perché si tratta di una pratica molto complessa e costosa. […]

SHARON VERZENI

 

un’indagine che per ora ha pochi punti fermi. Sergio Ruocco, compagno di Sharon, che secondo le telecamere non è uscito di casa la sera del delitto e non è tra i sospettati, nei giorni scorsi è stato sentito per cinque ore per chiarire le abitudini della ragazza […] Si era sperato nel cellulare che la vittima aveva usato nel corso della sua ultima passeggiata serale, ma la copia forense ha fornito quelli che un investigatore definisce «dati non decisivi, altrimenti non saremmo qui ancora a parlarne».

sharon verzeni 4

 

Ecco quindi che si lavora sulle immagini delle telecamere della zona, che in quell’ora a ridosso della mezzanotte non hanno ripreso l’omicidio ma hanno filmato Sharon passeggiare, qualche auto, alcuni pedoni. E un uomo in bicicletta, che non è stato identificato ma che proprio in questi giorni viene invitato a farsi avanti per raccontare qualsiasi cosa, anche minima, possa condurre all’assassino di Sharon Verzeni.

 

2. SHARON VERZENI UCCISA DA UNA DONNA? L’IPOTESI DELLA CHIACCHIERATA PRIMA DELLE COLTELLATE, IL BUCO DI 3 MINUTI DAI VIDEO

Estratto dell'articolo di Giovanni Ruggiero per www.open.online.it

 

sharon verzeni 3

C’è un buco di tre minuti nei video delle telecamere di sicurezza nella notte del 29 luglio scorso, quando Sharon Verzeni è stata accoltellata a morte con quattro fendenti per strada a Terno d’Isola. Un vuoto che potrebbe indicare qualche dettaglio in più sul profilo del killer, sconosciuto agli inquirenti, ma forse non alla vittima. Come riporta La Stampa, Verzeni è stata colpita in via Castegnate, una strada stretta con parcheggi per le auto.

 

sharon verzeni 1

Il delitto sarebbe avvenuto ai piedi di un muretto sotto una ringhiera. Proprio in quel luogo poco illuminato, ma non del tutto buio, il killer potrebbe aver atteso l’arrivo di Verzeni, sapendo delle sue passeggiate serali. I due potrebbero aver scambiato due chiacchiere, secondo l’ipotesi investigativa ancora non esclusa che la 33enne conoscesse la persona che l’ha poi accoltellata e uccisa.

 

I tempi lunghi della passeggiata

Quella passeggiata serale per Verzeni è durata poco meno di un’ora. Tempi al momento inspiegabilmente lunghi, come aveva sostenuto già la criminologa Roberta Bruzzone. Così come non sembrano compatibili i tre minuti di vuoto delle telecamere, con l’ultima telecamere che la inquadra prima dell’imbocco della strada. Verzeni avrebbe dovuto percorrere solo 200 metri e proprio in quel punto è stata assalita dal killer, poi fuggito senza lasciare apparentemente altre tracce. Dettaglio che potrebbe indicare una conoscenza profonda del posto. Mancheranno poi otto minuti all’una quando Verzeni ha lanciato l’allarme al 112.

omicidio di sharon verzeni 5

[…]

 

La pista femminile

I colpi contro Verzeni sono stati inferti con forza, ma che non escludono che a colpire sia stata una mano femminile. Non è esclusa infatti neanche l’ipotesi che il killer possa essere stata un’altra donna. […]

omicidio di sharon verzeni 2I FAMILIARI DI SHARON VERZENII GENITORI DI SHARON VERZENIsharon verzeni 2I GENITORI DI SHARON VERZENI CON SERGIO RUOCCOomicidio di sharon verzeni 4

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?