nicotera agguato spiaggia

VIBO "VIOLENTIA" – AGGUATO IN SPIAGGIA A NICOTERA: UN UOMO VIENE UCCISO SOTTO LA DOCCIA, DAVANTI AI BAGNANTI, DA UN KILLER A VOLTO SCOPERTO – UN’ESECUZIONE CHE SA TANTO DI ‘NDRANGHETA. LA VITTIMA AVEVA PRECEDENTI PER DROGA. SECONDO GLI INVESTIGATORI L’OMICIDIO È COLLEGATO A UNA SPARATORIA DI MAGGIO…

Gaetano Mazzuca per “la Stampa”

 

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Volto scoperto e pistola stretta in pugno. Il killer si è fatto strada tra bagnanti e turisti del Lido «Il Gabbiano» di Nicotera. Ha raggiunto il suo obiettivo mentre stava facendo la doccia.

Cinque colpi sparati da breve distanza che non hanno lasciato nessuno scampo a Francesco Timpano, 45 anni residente a Limbadi e con precedenti per droga.

 

Un' esecuzione dalle modalità tipicamente mafiosa senza nessuna remora per i tanti testimoni, che i carabinieri stanno interrogando senza sosta da ieri pomeriggio, e le telecamere di sorveglianza del lido che potrebbero aver ripreso l' arrivo dell' uomo armato sulla spiaggia.

 

La mattanza di Limbadi

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Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi ma tra le piste privilegiate dagli investigatori c' è sicuramente quella di un collegamento con la sparatoria avvenuta nel maggio scorso tra Nicotera e Limbadi. La vittima era fratello di Pantaleone Timpano, il 61enne ferito l' 11 maggio scorso nel corso della mattanza che aveva portato all' uccisione di Michele Valarioti, 67 anni, e della 69enne Giuseppina Mollese. Entrambi assassinati da Francesco Olivieri.

 

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L' uomo dopo aver ucciso la coppia aveva ferito altre tre persone tra cui appunto il 61enne fratello della vittima dell' agguato di ieri pomeriggio. Dopo una fuga durata tre giorni Oliveri si era consegnato ai militari dell' Arma.

 

Agli investigatori aveva spiegato il suo gesto con il tentativo di farla pagare alle persone che riteneva coinvolte nell' omicidio, avvenuto molti anni prima, di uno dei suoi fratelli. Nelle settimane scorse, mentre era già in carcere, Francesco Olivieri è stato coinvolto nell' inchiesta «Giardini segreti», l' indagine che ha svelato gli interessi della potente cosca Mancuso nel traffico di marijuana.

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Il dubbio degli inquirenti è che qualcuno possa aver voluto portare a termine la vendetta di Oliveri o che alla base vi possano essere contrasti per il mercato degli stupefacenti sulla costa. Solo un' ipotesi al momento, il fascicolo intanto è già sul tavolo del procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri.

 

La 'ndrangheta vibonese

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Quel che appare certo è che chi ha agito conosceva la vittima e i suoi spostamenti. È entrato in azione poco prima delle 16. Timpano aveva trascorso tutta la giornata nel lido in compagnia della moglie. Intorno alle 15,30 la coppia aveva deciso di far rientro a casa. Prima di andare via si erano messi in fila per togliersi il sale da dosso con una veloce doccia sulla spiaggia.

 

È in quel momento che il killer è entrato in azione. Timpano, in un ultimo disperato quanto inutile tentativo di fuga, ha cercato riparo dietro il capanno del bar ma è stato comunque raggiunto da 5 colpi di pistola, accasciandosi al suolo. Mentre i bagnanti fuggivano in preda al panico il sicario si è dileguato velocemente dalla scena del crimine, probabilmente grazie all' aiuto di un complice che lo attendeva in strada.

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Timpano ancora respirava così il 118 in un primo momento ha fatto alzare in volo un' eliambulanza poi rientrata alla base una volta constatato il decesso dell' uomo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tropea, agli ordini del capitano Dario Solito, che hanno iniziato a raccogliere le dichiarazioni della lunga lista di testimoni. Un' omicidio efferato che dimostra ancora una volta la brutale violenza della 'ndrangheta vibonese .

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