gay pride di gran canaria

IL CULO VA PROTETTO - ALL’ORIGINE DELL'EPIDEMIA DI VAIOLO DELLE SCIMMIE, C'E' STATO IL GAY PRIDE DI GRAN CANARIA, A CUI HANNO PARTECIPATO 80 MILA PERSONE - MOLTI CASI SCOPERTI IN EUROPA, OLTRE 150, DEI QUALI 12 IN ITALIA, SONO PARTITI DALl'ISOLA - LE ASSOCIAZIONI GAY: “NOI DAVAMO GRATIS I PRESERVATIVI. COMPORTAMENTI PIÙ ATTENTI SAREBBERO SERVITI A PREVENIRE ANCHE QUELLA MALATTIA. NÉ IL SERVIZIO SANITARIO LOCALE PUBBLICO, NÉ I NUOVI ORGANIZZATORI SI SONO IMPEGNATI A LAVORARE SULLA PREVENZIONE"

Michele Bocci per “la Repubblica”

 

GAY PRIDE DI GRAN CANARIA

Un centro commerciale vecchiotto, con un dinosauro nell'insegna e ampio uso di cemento armato per costruire i vari livelli e la piazza centrale. Al Yumbo center di Maspalomas, nel sud di Gran Canaria, l'isola spagnola dove il vento soffia sulle spiagge la sabbia del Sahara, è capitato quello che gli infettivologi definiscono "evento di amplificazione". Una cosa da manuali di epidemiologia.

 

Circa 80 mila persone dal 5 al 15 maggio hanno partecipato a una festa non stop, giorno e notte. Tra loro c'era almeno un portatore del vaiolo delle scimmie, il virus che si trasmette in tanti modi, teoricamente anche attraverso le vie respiratorie, ma soprattutto con il contatto fisico stretto.

 

Quando la musica allo Yumbo Center si è spenta definitivamente, oltre quattro partecipanti su cinque sono tornati a casa, cioè nella Spagna continentale oppure in Italia, Belgio, Germania, Francia, o ancora nei Paesi del Nord Europa. Alcuni erano stati infettati. Ad esempio, tutti i sei positivi individuati dallo Spallanzani di Roma sono passati da qui o hanno incontrato qualcuno che c'era stato. L'incubazione dura anche tre settimane e quindi nel mondo saranno diagnosticati altri casi della malattia, per fortuna non particolarmente violenta.

GAY PRIDE SPAGNOLO

 

Il vaiolo delle scimmie, lo dicono gli esperti ormai da venti giorni, cioè dal primo caso scoperto il 7 maggio, può contagiare chiunque e ovviamente se un positivo partecipa a una grande festa le probabilità di creare uno o più cluster aumentano. E a Maspalomas c'è stato un evento molto partecipato, la ventesima edizione del "Gay pride" invernale. Del resto, questa è considerata la meta europea più importante per il turismo Lgbtq+.

Non c'è periodo dell'anno in cui le centinaia di albergoni e affittacamere che imbruttiscono questa terra selvaggia, punteggiata da palme e piante grasse, restano vuoti. Giusto maggio è bassa stagione e per questo o si decise di organizzare un evento che attirasse i visitatori.

 

gay pride

È impossibile dire dove sono stati i primi casi di vaiolo nel nostro continente, ma tanti di quelli che si stanno scoprendo in Europa, oltre 150, dei quali 12 in Italia, sono partiti da Gran Canaria. Visti i numeri però è impossibile per le autorità sanitarie riannodare tutti i fili, individuare contatti e persone a rischio tra coloro che erano sull'isola. Si aspetta che chi scopre di avere vesciche o bolle si presenti dal medico. Ieri la Spagna aveva il numero più alto di positivi, 84. Di questi, spiega dalla "Consejeria de sanidad" di Las Palmas, la capitale dell'arcipelago, sei vivono alle Canarie e quattro sono stati al pride. Per quanto riguarda i contatti con l'estero, per avvertire del rischio epidemico i Paesi dei partecipati alla manifestazione, l'autorità sanitaria locale, guidata da Blas Trujillo, rimanda a Madrid: «Sono loro ad occuparsene ».

Vaiolo delle scimmie

 

Tra i negozi dello Yumbo Center e nella comunità gay locale, composta soprattutto da stranieri che hanno scelto di vivere in questo pezzetto d'Europa al largo delle coste africane, circolano due paure. Quella dello stigma per gli orientamenti sessuali e quella di una ricaduta sul business del turismo. «Abbiamo una lunga e importante storia di difesa della libertà e degli atteggiamenti "love-positive". Ma libertà non significa libertà dalla responsabilità, bensì dalla disinformazione e dalla discriminazione».

 

Edward Timon, inglese, è uno di quelli che hanno deciso di vivere a Gran Canaria, dove è arrivato olte dieci anni fa. È un attivista della comunità gay e fa l'editore di un sito di informazioni. Seduto al bar Diamond dello Yumbo Center, spiega perché è necessario parlare dei casi di monkeypox e non nascondere niente. Ha appena discusso delle prospettive turistiche con alcuni proprietari di locali. «Sono preoccupati, come tutti qui, perché quello che sta succedendo può mettere in cattiva luce la nostra Maspalomas». E invece non è giusto che succeda, dice sempre Timon, perché «la comunità Lgbtq+ non deve temere di affrontare il problema, che può capitare a chiunque. Tra l'altro è molto meglio educata riguardo ai comportamenti per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili, rispetto agli etero».

Vaiolo delle scimmie nel mondo 25 maggio 2022

 

 

Questa volta però qualcosa non ha funzionato, sempre secondo un'altra persona che ha lasciato il suo Paese, l'Olanda, per vivere a Maspalomas. Andre van Wanrooij è anche un politico ma soprattutto è membro dell'associazione "Glay" dello Yumbo Center che, sotto la sua presidenza, ha organizzato il pride fino a qualche anno fa. Anche lui è seduto a un tavolino di un bar del centro commerciale. Ordina una tisana mentre osserva i camerieri servire gli aperitivi ai turisti appena rientrati dalla spiaggia nel grande spazio pieno di bar, ristoranti e negozi di souvenir.

 

Evoluzione pustole vaiolo delle scimmie

«Noi insieme a un'altra associazione davamo gratis i preservativi, facevamo informazione sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili in più lingue, organizzavamo incontri, assicuravamo assistenza sanitaria. Tutto questo non c'è più e anche se non si sapeva dell'arrivo del vaiolo delle scimmie, comunque comportamenti più attenti sarebbero serviti a prevenire anche quella malattia. Purtroppo, né il servizio sanitario locale pubblico, che si interessa solo dei cittadini spagnoli, né i nuovi organizzatori si sono impegnati a lavorare sulla prevenzione».

 

In effetti dalla "Consejeria de sanidad" sul punto, eloquentemente, non rispondono. E invece c'è bisogno di sensibilizzare la comunità. «Penso ai giovani - spiega van Wanrooij - Dobbiamo insegnargli i principi del sesso sicuro e dell'igiene. Non bisogna mai stancarsi di spiegare, anche a costo di essere ripetitivi. Questo virus può colpire chiunque ma adesso sta interessando molti di noi. Non lasciamo le nuove generazioni senza informazione».

Sintomi del vaiolo delle scimmieVaccino contro il vaiologay pride

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…