maltempo spagna alluvione valencia

VALENCIA È STATA SOLO LA PRIMA: ORA TOCCA ALL’ANDALUSIA – IN SPAGNA È ALLARME ROSSO PER LE PIOGGE TORRENZIALI IN ARRIVO NELLA PROVINCIA DI ALMERIA. L’AUTORITÀ DEL METEO NAZIONALE HA LANCIATO L’ALLERTA: “POSSIBILI STRARIPAMENTI DI CANALI E ALLAGAMENTI. PERICOLO ESTREMO”. SPERIAMO CHE LE AUTORITÀ NON FACCIANO COME IL PRESIDENTE DELLA COMUNITÀ VALENCIANA, CHE AVEVA MINIMIZZATO MANDANDO TUTTI A LAVORARE – LA CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA E LA SOTTOVALUTAZIONE DEL RISCHIO: IN SPAGNA PIÙ DI UN MILIONE DI CASE SONO A RISCHIO… - VIDEO

@tg1rai L’alluvione in #Spagna: "Quel parcheggio è un cimitero". Sono le prime parole dei sommozzatori che sono riusciti a entrare nel parcheggio sotterraneo da 5.700 posti, totalmente allagato, del centro commerciale Bonaire, nei pressi della città di #Aldaya. #Tg1 #valencia #spagna?? #alluvione #climatechange ? suono originale - Tg1Rai
@tiktok.t..v FLOODS IN VALENCIA: How the disaster began in #Valencia before the inhabitants even received warning #floods #2024 ? i was only temporary - my head is empty

 

 

alluvione valencia 8

Il Meteo lancia l'allarme rosso in Almeria

(ANSA) - L'autorità del meteo statale spagnola, Aemet, ha appena lanciato l'avviso rosso per le piogge torrenziali nella provincia di Almería. "Possibili straripamenti di canali e allagamenti. Il pericolo è estremo! Non viaggiare se non strettamente necessario!", si legge nel messaggio postato sui social.

 

Non solo Valencia: rischiano alluvioni 3milioni di spagnoli

Estratto dell’articolo di Alessandro Oppes per “il Fatto quotidiano”

 

il maltempo che ha messo in ginocchio valencia e dintorni

Mentre sgrana con tono funereo le cifre (provvisorie) della tragedia e annuncia nuovi aiuti d’emergenza – altri cinquemila militari, altri cinquemila agenti di polizia e Guardia Civil, sostegno economico “senza limiti” per la ricostruzione – Pedro Sánchez lancia un appello all’unità nazionale per affrontare la più grave catastrofe naturale che la Spagna ricordi. “Ci sarà tempo per guardare indietro e appurare le responsabilità”, dice in una dichiarazione istituzionale pronunciata dal palazzo della Moncloa. Parole da politico responsabile, quelle del premier socialista. Ma è anche vero che le responsabilità – tante, troppe – sono sotto gli occhi di tutti.

 

E se si guarda indietro, ci sono quelle degli ultimi giorni, nella caotica gestione delle ore più drammatiche dell’abnorme Dana di Valencia, ma prima ancora le scellerate scelte politiche dell’ultimo anno di gestione regionale da parte del Pp tornato al potere con l’appoggio dell’ultradestra di Vox. E, prima ancora, decenni di scempio urbanistico.

 

alluvione valencia 1

Fino ad arrivare a 67 anni fa, quando si mise riparo alla devastante alluvione di Valencia del 1957 (400 morti per l’esondazione del Turia che inondò il centro cittadino) con la deviazione del corso del fiume di 12 chilometri: un’opera imponente, che ora ha probabilmente evitato conseguenze catastrofiche per il capoluogo, ma mai portata totalmente a compimento.

 

Il Plan Sur, l’opera di ingegneria idraulica progettata all’epoca, si fermò nel 1973 per decisione del regime di Franco: mancava la realizzazione di un bacino capace di contenere 164 milioni di metri cubi d’acqua.

CARLOS MAZON

 

Non se ne fece più niente neppure dopo il ritorno alla democrazia. Conseguenza: salvata la città, si è accentuata la fragilità della periferia. Leggerezza e incoscienza che ci portano fino all’assurdo di questi giorni

 

. Dai bollettini dell’Aemet, l’agenzia di Stato per la meteorologia, si capiva in modo sempre più chiaro con il passare delle ore che si stava avvicinando una perturbazione di gravità eccezionale.

 

parcheggio del centro commerciale bonaier di aldaya allagato

Ma il governo regionale del Pp guidato da Carlos Mazón non sembrava crederci fino in fondo. Tanto che martedì 29, quando l’Aemet diffuse l’allerta rossa per tutta la provincia di Valencia alle 9.41 del mattino, il presidente della Generalitat attese fino alle 20.03 per far diffondere gli sms di allarme alla cittadinanza. Errore fatale, ormai era troppo tardi.

 

[…] In tutto il Paese ci sono più di un milione di case costruite in zone a rischio, la maggior parte lungo il litorale mediterraneo, soprattutto a sudest, tra Valencia e Murcia. Colate di cemento senza controllo, a partire dagli anni Sessanta e almeno fino ai Novanta, che hanno impermeabilizzato il suolo rendendo impossibile l’assorbimento dell’acqua nel terreno. Ora ci sono quasi tre milioni di persone che vivono in zone inondabili. E trovare un rimedio sarà un sfida titanica.

alluvione valencia 13alluvione valencia 10parcheggio del centro commerciale bonaier di aldaya allagato 1alluvione valencia 11alluvione valencia 12 centro commerciale distrutto dall alluvione valenciail maltempo che ha messo in ginocchio valencia e dintorni 5alluvione valencia 9il maltempo che ha messo in ginocchio valencia e dintorni 8parcheggio del centro commerciale bonaier di aldaya allagato.

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...