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VECCHIA A CHI? – RIVOLUZIONE SULLE PASSERELLE DELLA MODA DOVE TORNA A SFILARE LA BELLEZZA SENZA TEMPO DELLE OVER 50 - DEMI MOORE, IN GRAN FORMA A 57 ANNI CON CALZE A RETE E LINGERIE ULTRA SEXY, E' STATA LA REGINA ALLA SFILATA FENTY DI RIHANNA - FENDI HA PORTATO IN PASSERELLA PENELOPE TREE, 70 ANNI, E DUE TOP DEGLI ANNI 80 COME CECILIA CHANCELLOR E YASMIN LE BON, CLASSE 1964 – E BENEDETTA BARZINI…
Stella Romoli per "www.iodonna.it"
A chi sono destinati gli oggetti del desiderio che sfilano in passerella? A parte la recente fetta di mercato dei giovanissimi, alle donne. Molte di queste over 40 e 50: quelle con redditi più stabili, carriere affermate, e dunque, più potere potere d’acquisto. Eppure, fino a poco tempo fa, erano le grandi assenti dei catwalk, con rarissime apparizioni di chiome canute negli show.
Qualcosa è cambiato, e proprio a loro si rivolgono finalmente diversi stilisti in queste fashion week primavera estate 2021. Lo fanno in maniera diretta, chiamando le cinquantenni (e oltre) a interpretare le collezioni, scegliendole come modelle per le loro sfilate, fisiche o digitali, o per gli scatti dei loro lookbook.
Le over 50 che aspettavamo
Si è parlato molto del nuovo senso di identità che ha pervaso le settimane della moda questo settembre 2020. Identità intesa al plurale: quella ritrovata delle maison, che ricercano la propria autenticità e, in un momento di squilibrio globale, si posizionano sul baricentro del loro heritage. Ma anche identità di genere, culturale e anagrafica: le case di moda parlano un linguaggio chiaro, e parlano a tutti, comprese le over 50.
Da Demi Moore a Penelope Tree
Un messaggio inclusivo, che ha fatto scalpore venerdì 2 ottobre con l’apparizione di Demi Moore, in gran forma a 57 anni con calze a rete e lingerie ultra sexy, alla sfilata Fenty di Rihanna. E un concetto che è stato evidente fin dalla sfilata di Fendi, tra le prime ad aprire la Milano Fashion Week primavera estate 2021.
A indossare le impeccabili creazioni di Silvia Venturini Fendi alcune elegantissime signore: da una radiosa Penelope Tree, 70 anni e un completo nero dal taglio maschile, a due top degli anni 80 come Cecilia Chancellor (ieri “London Girl”, come la definiva il direttore creativo di Vogue UK Robin Derrick, oggi, a 54 anni, magnifica Lady in bianco) e Yasmin Le Bon, classe 1964, invidiabile nel suo cappotto in pelle sfumato.
Le donne “vere”
La rivoluzione delle donne con la D maiuscola era già stata anticipata dalle passerelle di Balenciaga le scorse stagioni e prosegue con la collezione pre spring 2021, presentata durante la Paris Fashion Week (per la spring summer vera e propria bisognerà aspettare tempi migliori).
Il direttore creativo Demna Gvasalia fa un passo avanti, e non solo sceglie donne “adulte”, ma anche vere: come l’architetto Neda Brady o la gallerista Francesca Pia. Stesso concetto usato da J.W.Anderson per il lookbook di Loewe questa stagione, che tra le modelle mette l’artista Hilary Lloyd, la celebre pr Laurence Kleinknecht e la musa di Margiela Kristina De Coninck.
Grandi ritorni
L’italiana Benedetta Barzini, a 76 anni, aveva fatto parlare di se a giugno, quando aveva prestato il volto per la campagna Prefall 2020 di Gucci. La protagonista dell’applaudito biopic La scomparsa di mia madre, girato dal figlio Beniamino Barrese, oggi torna sotto i riflettori nel lookbook di Daniela Gregis, vestita di volumi audaci e colori sgargianti.
charlotte flossault, violeta sancheze amalia vairelli
Ma il ritorno più spettacolare è stato da Balmain, con l’omaggio del direttore creativo Olivier Rousteing alla bellezza intramontabile: non solo perché ha resuscitato dagli archivi il monogram PB originale firmato di Pierre Balmain e lo ha trasformato in contemporaneo pattern di tutta la collezione.
Ad aprire lo show, con lui spettatore su uno sgabello in passerella, c’erano sei figure splendide, canute e non, tutte over 50 (60 e 70..). Sei top model degli anni Ottanta e Novanta: da Amalia Vairelli a Axelle Doué o Charlotte Flossault, fino alla leggendaria Violeta Sanchez, musa di Helmut Newton. Per «dimostrare la forza duratura della singolare visione di Monsieur Balmain», ha detto lo stilista.
benedetta barzini
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laurence kleinknecht
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la sfilata di balmain
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georgina grenville
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