morte di lucia hiriart vedova pinochet

"LA VECCHIA È MORTA? SÌ" - IN CILE È ESPLOSA LA FESTA PER LA NOTIZIA DEL DECESSO DI DOÑA LUCIA, LA VEDOVA PINOCHET, CHE AVEVA 99 ANNI: CENTINAIA DI PERSONE SONO SCESE IN STRADA E SI SONO RADUNATE SOPRATTUTTO A PLAZA ITALIA, NEL CENTRO DI SANTIAGO - SU TWITTER VA FORTE L'ACCOUNT IRONICO CHE DAVA AGGIORNAMENTI QUOTIDIANI SULLO STATO DI SALUTE DELLA DONNA, SEGUITO DA 54MILA PERSONE: LA NOTIZIA DELLA MORTE È STATA CONDIVISA MIGLIAIA DI VOLTE...

Da www.huffingtonpost.it

 

lucia hiriart morta 5

La vedova dell’ex dittatore cileno Augusto Pinochet (1973-1990), Lucia Hiriart, è deceduta all’età di 99 anni. Lo riferiscono i principali media locali ricordando che Hiriart soffriva da mesi di problemi di tipo respiratorio.

 

Hiriart, a lungo assente dall’attività pubblica a causa della sua età avanzata e che negli ultimi anni è stata più volte ricoverata in ospedale a causa del suo delicato stato di salute, è morta nella sua residenza di Santiago.

 

lucia hiriart morta 4

Lucia Hiriart è una delle figure storicamente più rilevanti del Paese. La sua morte avviene quasi 15 anni dopo quella del marito, il 10 dicembre 2006, e a soli tre giorni dal ballottaggio per le elezioni presidenziali che vide contrapposti la sinistra di Gabriel Boric e la destra di José Kast.

 

festa per la morte di lucia hiriart

Subito dopo che si è sparsa la notizia della morte della vedova, molti cileni hanno festeggiato in piazza. Centinaia di persone si sono radunate soprattutto a Plaza Italia, nel centro di Santiago.

 

Foto eloquenti dell’Afp ritraggono i cittadini mentre stappano bottiglie di spumante, brindano, sventolano bandiere nazionali, sorridono in auto mentre pestano esultanti sul clacson.

 

lucia hiriart e augusto pinochet 1

Su Twitter è il giorno dell’account “La vecchia è morta?”, seguito da 54.000 persone, che Dava quotidianamente notizie sullo stato di salute di Doña Lucia. Giovedì notte ha pubblicato un solo “Sì”, retwittato decine di migliaia di volte.

 

lucia hiriart e augusto pinochet 3

Seppure sia un estimatore di Pinochet, Kast ha escluso che parteciperà ai funerali di Hiriart. “Al di là delle condoglianze alla famiglia, non voglio fare di questa questione un fatto politico”, ha dichiarato Kast alla stampa locale, dicendosi dispiaciuto di assistere al fatto che ci sia gente che abbia celebrato la morte della vedova di Pinochet.

 

lucia hiriart morta 7

Boric, candidato di una coalizione che include al partito comunista cileno, ha affermato che Hiriart è “morta nell’impunità, nonostante il profondo dolore e la divisione che ha causato nel Paese”.

 

lucia hiriart morta 8

Dalla morte del marito, il 10 marzo 2006, Doña Lucia - come le piaceva essere chiamata - aveva scelto di mantenere un profilo basso, dovuto anche ai problemi giudiziari riguardanti il patrimonio famigliare e la gestione dei Centri per le madri (CEMA), rete di istituzioni che si è rifiutata di abbandonare nonostante Pinochet avesse dovuto cedere il potere al presidente democraticamente eletto, Patricio Aylwin, nel marzo 1990.

 

lucia hiriart morta 3

L’ultima sua apparizione pubblica è stata ad aprile 2020, dopo la morte di Sergio Onofre Jarpa, ex ministro della Interno della dittatura.

 

In una biografia non autorizzata pubblicata nel 2013 con il titolo ‘Doña Lucía’, la giornalista Alejandra Matus l’ha definita una “stratega politica, del potere nell’ombra”, a maggior ragione dopo che lo stesso Pinochet riconobbe che era una delle persone che più avevano influenzato la sua decisione di guidare il colpo di stato contro il presidente Salvador Allende.

 

lucia hiriart morta 6

Lucia e Pinochet, sposatisi nel 1943, ebbero cinque figli: Lucia, Augusto, Verónica, Marco Antonio e Jacqueline.

 

lucia hiriart morta 1lucia hiriart morta 2lucia hiriart e augusto pinochet 2lucia hiriart e augusto pinochet 4

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…