prof e studentessa - molestie

VERCELLI PORCELLI - IL PROFESSORE CI RICASCA: CONDANNATO DIECI ANNI FA PER ATTI SESSUALI CON MINORE (DUE ANNI E MEZZO DI CARCERE), È TORNATO A INSEGNARE E SI È INFATUATO DI ALTRE STUDENTESSE, CON CUI HA INTRECCIATO RELAZIONI, RIVELATE DALLE COMPAGNE DI SCUOLA. LA PRESIDE: ''QUANDO LESSI IL CASELLARIO GIUDIZIALE…''

 

Niccolò Zancan per www.lastampa.it

 

La casa del professore di inglese è sulla strada principale, fra risaie e grandi tralicci dell’alta tensione. Dopo due mesi di indagini, i carabinieri gli hanno appena notificato gli arresti domiciliari. Alle tre di pomeriggio il sole illumina la facciata della villetta, e lui compare sulla porta scalzo: «Sono triste, sorpreso. Non posso dire nient’altro prima di parlare con un giudice. Ma la mia coscienza è a posto».

 

IL PROFESSORE FA SESSO CON LA STUDENTESSA

Per la procura di Vercelli, il professore di inglese Alessandro Panella, 45 anni, avrebbe commesso lo stesso reato per cui aveva già patteggiato la pena nel 2009: atti sessuali su minori di 16 anni. Era successo in una scuola di Borgo Sesia. C’erano dei messaggi scambiati con le allieve. Quella volta era stato portato in carcere. In appello la condanna di 4 anni era stata ridotta a 2 anni e 8 mesi.

 

Dopo l’espiazione, tre anni più tardi, come prevede la legge in caso di buona condotta, aveva ottenuto la riabilitazione penale. A quel punto, il provveditorato agli studi aveva istituito un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Dichiarandolo, al termine, idoneo all’insegnamento. Così il professore di inglese era tornato in cattedra nel 2016, approdando direttamente dalla graduatoria a un complesso scolastico che conta più di mille studenti. L’Istituto tecnico di Santhià e Vercelli.

 

«Sono sconcertata», dice adesso la preside Paoletta Picco. «Quando ho saputo che quel professore avrebbe insegnato da noi, avevo chiesto il controllo del suo casellario giudiziale. Mi ero accorta della condanna. Quindi avevo chiesto all’Ufficio scolastico regionale come avrei dovuto comportarmi. Mi è stato detto che era suo diritto tornare al lavoro. Abbiamo seguito tutte le regole». Così è stato.

 

Lo descrivono come un professore molto informale. Appassionato di musica, tastierista in un gruppo. Oltre alle lezioni di inglese, aveva chiesto di poter gestire un laboratorio per insegnare agli allievi il mestiere di tecnico del suono. «In questi due anni e mezzo nel nostro istituto non ho mai avuto motivo di sospettare», spiega ancora la preside Picco. «Nessuno mi ha segnalato nulla di strano. Né i genitori, né gli insegnanti. Mi sono accorta che stava succedendo qualcosa solo pochi giorni fa, quando i carabinieri mi hanno chiesto un’aula per poter sentire delle studentesse».

 

IL PROFESSORE FA SESSO CON LA STUDENTESSA

L’indagine è nata grazie alle compagne di scuola. Le amiche sapevano cosa stava succedendo. Una si è confidata con la sua famiglia, l’altra ha chiamato direttamente i carabinieri in piena notte in preda all’ansia. Sono scattati gli accertamenti. E mentre il luogotenente Salvatore Lobrano e il maresciallo Michela Di Paola raccoglievano altre testimonianze dalle allieve, le intercettazioni sembravano confermare i sospetti: di nuovo messaggi.

 

Di nuovi appuntamenti fuori dalla scuola. Di nuovo il professore di inglese e le sue allieve. La procura di Vercelli la definisce «una relazione anomala». In una nota precisa: «La gravità della condotta ipotizzata a carico dell’indagato sta nel fatto che la minore, in quanto sua allieva, era per definizione affidata a lui per ragioni di educazione, così configurando il più grave reato di violenza sessuale su minore».

 

Adesso gli investigatori stanno valutando il comportamento di alcuni insegnanti. Perché avrebbero saputo di quella relazione e anche di altri approcci del professore di inglese con altre studentesse. Ma si sarebbero ben guardati dal denunciare. Solo grazie all’affetto delle amiche le vittime - due - hanno trovato la forza di confidarsi con i carabinieri.

 

Il professore di inglese sarà sentito dal gip nei prossimi giorni. Il suo avvocato Cosimo Polumbo preferisce non dichiarare nulla: «I processi si fanno nelle aule di giustizia, non sui giornali». Ma un legale che aveva seguito il primo caso di violenza, chiedendo di restare anonimo ricorda: «Ero stato a trovarlo in carcere. Il professore soffriva molto. Respingeva l’idea della violenza sessuale. Si diceva innamorato e ricambiato». Per la procura l’amore non c’entra niente in tutta questa storia. È violenza sessuale. È una «relazione anomala» fra un insegnante di 45 anni e una studentessa che non ha ancora compiuto 16 anni.

IL PROFESSORE FA SESSO CON LA STUDENTESSA

 

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