papa francesco suicido assistito fine vita

ABBIAMO UN PARLAMENTO VERGOGNOSO: L'IMMOBILISMO SUL FINE VITA VIENE PRESO A SCHIAFFI DALLA CONSULTA E PURE DAL VATICANO – CON UN VADEMECUM DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA, LA SANTA SEDE APRE ALLA SOSPENSIONE DI ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE ARTIFICIALI. E, SOPRATTUTTO, INVITA AL CONFRONTO SU UNA LEGGE SUL “SUICIDIO ASSISTITO”. UN TEMA SU CUI LA CORTE COSTITUZIONALE HA RIPETUTAMENTE CAZZIATO I PARLAMENTARI ITALIANI, INCAPACI DI LEGIFERARE...

1. SUICIDIO ASSISTITO IL VATICANO APRE ALLA LEGGE “SERVE UNA MEDIAZIONE”

Estratto dell’articolo di Iacopo Scaramuzzi per “la Repubblica”

 

papa francesco arcivescovo vincenzo paglia

Non è più il tempo dell’intransigenza, delle barricate del cardinale Ruini contro il biotestamento, degli anatemi nei confronti dei politici cattolici che collaboravano al “male minore” in materia di bioetica. La Santa Sede apre al confronto su una legge sul suicidio assistito e allarga le maglie del magistero sulla sospensione di alimentazione e idratazione artificiali.

 

Nessuna rivoluzione, il Vaticano si muove nel solco della tradizione, ma applicando alle verità sempiterne il «discernimento» caro a Francesco introduce novità circostanziate, eppure sostanziali. Lo fa in un vademecum della Pontificia accademia per la vita, il Piccolo lessico del fine vita, pubblicato dalla Libreria editrice vaticana e consegnato ieri mattina al Papa da monsignor Vincenzo Paglia, il presidente dell’organismo della Santa Sede responsabile delle questioni bioetiche.

 

FINE VITA - IDRATAZIONE E ALIMENTAZIONE FORZATA

[…] Il glossario di meno di cento pagine, elaborato da alcuni membri dell’accademia pontificia, ribadisce il no all’eutanasia come all’accanimento terapeutico, rilancia le cure palliative, ribadisce la difesa della vita e sottolinea la centralità della persona. Di lemma in lemma, però, la Pontificia accademia per la vita apre spiragli, così come aveva già fatto nei mesi scorsi sulla procrazione medicalmente assistita e la contraccezione.

 

[…] Nei mesi scorsi, suscitando ilo malumore dei settori cattolici più conservatori, da Vaticano e Cei si sono levate voci in sostegno della esortazione che la Corte costituzionale ha indirizzato a una politica incapace di legiferare sul tema.

 

consulta

Ora il libriccino vaticano, molto focalizzato sul dibattito italiano, sottolinea che nutrizione e idratazione artificiali non sono «semplici procedure assistenziali e il medico è tenuto a rispettare la volontà del paziente che le rifiuti con una consapevole e informata decisione».

 

Viene citata una dichiarazione del 2007 della congregazione per la Dottrina della fede, molto più restrittiva, per chiosare che essa possiede una «validità generale, che però chiede di essere declinata con discernimento nei casi concreti».

 

[…] Si ribadisce la «illiceità morale» del suicidio assistito, ma «possono emergere ragioni per interrogarsi se, in determinate circostanze, possano ammettersi mediazioni sul piano giuridico in una società pluralista e democratica, in cui anche i credenti sono chiamati a partecipare alla ricerca del bene comune che la legge intende promuovere ». In questo senso, i credenti sono chiamati a «contribuire a individuare un punto di mediazione accettabile fra posizioni differenti».

 

2. GLI APPELLI DELLA CONSULTA NEL PAESE SENZA UNA NORMA CHE TUTELI IL DIRITTO A MORIRE

Estratto dell’articolo di Maria Novella De Luca per “la Repubblica”

 

eluana englaro

Nel 2017, il giorno dell’approvazione alla Camera della legge sul Biotestamento, legge ispirata dalla tragedia di Eluana Englaro e resa possibile dalla indomita battaglia di suo padre Beppino e poi di Piergiorgio Welby, non pochi deputati cattolici di destra affermarono: «Decretata in Italia la morte per fame e sete».

 

Poi, però, la legge passò al Senato anche con i voti — trasversali ai partiti — dei cattolici stessi. […]

 

Il testo del 2017, che rende lecito il rifiuto delle cure, compresa la nutrizione e l’idratazione artificiale insieme all’accompagnamento a morire con l’aiuto della sedazione profonda, è infatti una legge fondamentale che ha di fatto cambiato per sempre in Italia il destino di pazienti costretti altrimenti a vite di puro dolore e accanimento terapeutico.

 

il papa con il monsignor vincenzo paglia

È l’unica legge finora approvata nel nostro Paese che riguarda la vasta area del “fine vita”, i cui altri due temi sono il suicidio assistito e l’eutanasia. È importante distinguere, chiarire i termini, Oltre alla legge che permette appunto, sulla base delle proprie volontà, di indicare fino a quale punto si vuole essere curati e non oltre, in Italia si può scegliere di morire anche con il suicidio assistito. Ossia assumendo — con un gesto rigorosamente autonomo — un farmaco letale con l’assistenza del Servizio sanitario nazionale.

 

Possibilità prevista dalla sentenza 242 del 2019 della Consulta, la “sentenza Fabo” con la quale la Corte assolse Marco Cappato dall’accusa di istigazione al suicidio e indicando quattro circostanze nelle quali deve essere consentito al paziente l’aiuto al suicidio.

 

Corte costituzionale

È invece vietata l’eutanasia che consiste — attenzione alla differenza — nel morire attraverso la somministrazione da parte di un medico (o di altri) di un farmaco letale al paziente che ha espresso la volontà di mettere fine alle proprie sofferenze.

 

Colpisce dunque che a sette anni dal varo della legge sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento, ampiamente applicate in gran parte delle strutture sanitarie (ospedali cattolici a parte), la Chiesa torni a indicare quali sarebbero, secondo il suo magistero, le condizioni per le quali la desistenza dalle cure può essere lecita. Intervenendo su una prassi ospedaliera consolidata. Perché, al contrario, la vera battaglia d’autunno riguarda il suicidio assistito. […]

 

FINE VITA - IDRATAZIONE E ALIMENTAZIONE FORZATA

Naufragata dopo l’approvazione alla Camera, nella scorsa legislatura, la legge con primo firmatario Alfredo Bazoli del Pd, che riprendeva con qualche elemento peggiorativo la sentenza della Consulta, lo stesso testo approderà in Senato a settembre. Ma potrà mai vedere la luce una norma sull’aiuto al suicidio, con una maggioranza sovranista e al governo gli stessi esponenti che fecero la guerra a Beppino Englaro, quando chiedeva di sospendere nutrizione e idratazione per sua figlia Eluana in coma da 17 anni?

 

L’iter parlamentare pare più arduo che mai, nonostante le cautissime aperture della Chiesa che parla di «mediazione legislativa » mentre il suicidio assistito, grazie alla tenacia dell’Associazione Coscioni, viene oggi ottenuto dai malati grazie a battaglie legali che obbligano le Asl ad applicarlo.

beppino englaro 8

E forse una legge prodotta da questo Parlamento potrebbe essere addirittura un danno peggiore della vacatio legis, come fu con la legge 40?

 

Al centro della scena adesso c’è la richiesta di accedere al suicidio assistito da parte dell’esercito di malati terminali non legati a sostegni vitali, i malati di cancro ad esempio: possibilità che la sentenza Fabo non contemplava. La Consulta poche settimane fa ha espresso parere negativo, invitando con forza il Parlamento a legiferare. Già, ma con che tipo di legge? E l’endorsement del Vaticano, finora fieramente nemico del suicidio assistito, non è già una dichiarazione d’intenti in senso restrittivo?

FINE VITA - IDRATAZIONE E ALIMENTAZIONE FORZATA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…