VESPA VS MERLO, CHE BOTTIGLIATE! - BRU-NEO SCRIVE A “REPUBBLICA” DEFINENDO “FALSO E DIFFAMATORIO” CHE LA PRESENZA DEI SUOI VINI NEI BAR DEI TRENI FRECCIAROSSA SIA DOVUTA A “CREDITI DA ESIGERE, CAMBIALI DI GRATITUDINE, POSTI RISERVATI NELLE PUNTATE DI PORTA A PORTA” - FRANCESCO MERLO S’INCAZZA A RINTUZZA: “AVEVO SINORA TRATTATO IL SUO VINO CON LA LEGGEREZZA E L’IRONIA CHE MERITA UN PICCOLO SOSTANZIALE CONFLITTO DI INTERESSI. MA VESPA MI ACCUSA DI FALSITÀ E DI DIFFAMAZIONE. E ALLORA, COSTRETTO ALLA SERIETÀ, RIBADISCO CHE UN VETERANO DEL GIORNALISMO, COSÌ GOVERNATIVO COME È LUI, NON DOVREBBE VENDERE IL SUO VINO SUI TRENI DI STATO…” - LE PUNTATA PRECEDENTI DELLO SCAZZO CON STILETTATE E PRECISAZIONI…
ANCORA VESPA E QUEL VINO TRADITORE
Da “Posta e risposta – la Repubblica”
Caro Direttore, il vino che porta il mio nome compare periodicamente da alcuni anni (e quindi da molti governi) sui “Frecciarossa” alternandosi a decine di altre cantine. Francesco Merlo su la Repubblica di ieri me ne dà atto, ma afferma che io sarei l’“intervistatore seriale” di Giorgia Meloni.
Bene, in questa caldissima stagione, Meloni è stata mia ospite tre volte, contro le quattro di Schlein e le quattro di Conte. Contando le presenze programmate per questa settimana, sarà stata presente quattro volte, contro le cinque di Schlein e le cinque di Conte. Nonostante sia presidente del Consiglio.
Per quanto riguarda le presenze di ministri nel “Forum in Masseria”di Manduria, nelle edizioni 2021-22 sono stati presenti dieci ministri del governo Draghi, contro gli otto del governo Meloni ospitati nell’edizione 2023. In tutte le edizioni erano naturalmente presenti anche leader dell’opposizione.
Scrivere che “attorno al vino di Stato ci siano crediti da esigere, cambiali di gratitudine, posti riservati nelle puntate di Porta a porta è falso e diffamatorio, visto che la mia trasmissione viene additata come esempio di par condicio, talvolta talmente scrupolosa da sfiorare il ridicolo, come hanno constatato soprattutto in questa campagna elettorale gli ospiti di ogni colore, oltre ad AgCom
Bruno Vespa
Risposta di Francesco Merlo
Ad ogni precisazione di Bruno Vespa (questa è la quarta) cresce il numero delle cantine che sui Frecciarossa si alternerebbero alla sua. Adesso sono diventate “decine”. Non cambia nulla e non gli ho dato atto di nulla.
FEDERICO E BRUNO VESPA CON IL LORO VINO
Avevo sinora trattato il suo vino con la leggerezza e l’ironia che merita un piccolo sostanziale conflitto di interessi, di buon gusto e di eleganza. Ma Vespa mi accusa di falsità e di diffamazione. E allora, costretto alla serietà, ribadisco che un veterano del giornalismo, così naturalmente governativo come è lui, non dovrebbe vendere il suo vino sui treni di Stato.
Nel 2019 il Codacons e l’allora presidente della Camera Fico fecero togliere le preziose bottiglie di Vespa dalla buvette di Montecitorio dove destava gli stessi sospetti che desta oggi. Fosse pure innocente, un vino sospettato di arrivare senza merito perde l’origine controllata. E prende, malgré soi, il retrogusto amaro del sospetto, come il vino traditore di compare Turiddu.
Merlo vs Vespa, le puntate precedenti
UN LETTORE SCRIVE A “REPUBBLICA”: “SUL FRECCIAROSSA MILANO-ANCONA, ALLA CARROZZA BAR, MI HANNO MOSTRATO QUATTRO MEZZE BOTTIGLIE DI VINO FRA CUI "IL BRUNO", PRIMITIVO DEL SALENTO DELL'AZIENDA DI BRUNO VESPA. DEV'ESSERE PROPRIO BUONO PER VENIRE SELEZIONATO, FRA TANTI POSSIBILI, NELL'OFFERTA DEL BAR DI TRENITALIA…” – RISPOSTA DI MERLO: “STA INSINUANDO CHE IL VINO DI VESPA È "RACCOMANDATO"? LUNGI DA ME IL SOSPETTO CHE ANCHE LE CANTINE DELLE FERROVIE SIANO "ORIENTATE" DAL MINISTRO DEI TRASPORTI SALVINI, DAL LOLLO DEL MANGIARE ITALIANO... E DAGLI ALTRI AVVENTORI DI PORTA A PORTA” - LA PRECISAZIONE DI BRUNO VESPA A DAGOSPIA: "IL MIO VINO COMPARE A ROTAZIONE CON DECINE DI ALTRE CANTINE"
BRUNO VESPA AUTOGRAFA UNA BOTTIGLIA DI VINO
MERLO VS VESPA, VOLANO BOTTIGLIATE! – MERLO RISPONDE ALLA MAIL DI BRU-NEO, SUI SUOI VINI PROPOSTI DAI BAR DELLE FERROVIE DELLO STATO, CONFEZIONANDO UN PERFIDO CAPPOTTINO: “E’ VERO CHE VESPA NON È STATO INVENTATO DAL GOVERNO MELONI. PERÒ È IL GOVERNO CHE NE FA UN USO INTENSIVO, PIÙ DEI GOVERNI BERLUSCONI. È L’INTERVISTATORE SERIALE DI MELONI IN RAI, È STATO IL MEDIATORE TRA IL GOVERNO, ZELENSKI, E SANREMO. I CANTINIERI DELLE FERROVIE, CHE HANNO SCELTO O CONFERMATO IL SUPERVINO DI VESPA, SONO SICURAMENTE INNOCENTISSIMISSIMI. E BENCHÉ TRA VESPA E MELONI SIA TUTTO UN CATERING ENO-POLITICO, SOLO I PIÙ MONELLI E I PIÙ MALIGNI POTREBBERO PENSARE CHE ATTORNO AL VINO DI STATO CI SIANO CREDITI DA ESIGERE, CAMBIALI DI GRATITUDINE, POSTI RISERVATI NELLE PUNTATE DI PORTA A PORTA…” - RISPOSTA DI VESPA: "OGNI PAIO D'ANNI UN NOSTRO VINO VIENE VENDUTO A ROTAZIONE. DOVREI SOSPENDERNE LA VENDITA PERCHÉ DAI TEMPI DEL GOVERNO DRAGHI MINISTRI E LEADER DELL'OPPOSIZIONE VENGONO A MANDURIA..."