I BAMBINI-ADULTI DI ISLAMABAD - VIAGGIO TRA I PICCOLI PROFUGHI AFGHANI, VISI SEGNATI E OCCHI CHE HANNO VISTO LA MORTE. QUANDO L’ETA’ LA STABILISCE LA GUERRA
da lightbox.time.com
A giugno 2013, la UNHCR ha stimato che nel mondo ci sono oltre undici milioni di profughi. Il numero di quelli che hanno abbandonato la casa per via della guerra o di disastri naturali ma che sono rimasti all'interno del loro paese è abnorme.
Per trent'anni a fuggire sono state soprattutto persone dell'Afghanistan. Iniziò nel 1979, quando l'Unione sovietica invase il paese, e la fuga è continuata sotto i talebani. Intere generazioni di afghani sono nati o hanno vissuto in Pakistan, dove sono fra i due e i tre milioni.
Il fotografo Muhammed Muheisen, che lavora per "Time" e per la "Associated Press", ne ha incontrati molti nella provincia di Kandahar: camminano senza scarpe per le strade piene di spazzatura, chiedendo ai soldati americani "Kalam, kalam!", penna.
Ecco i loro volti nello slum di Islamabad: «Una vita così dura li fa sembrare adulti e infatti si comportano come delle persone grandi» dice Muheisen «ma l'innocenza resta nei loro occhi».
Zarlakhta Nawab sei anni Noorkhan Zahir ha sei anni Naseebah Zarghoul ha sei anni Khalzarin sei anni e suo cugino Zaman tre mesi Abdulrahman Bahadir tredici anni Madina Juma quattro anni