VIAGGIO NEL MERCATO NERO DI ROMA - A PORTA PORTESE SI VENDE DI TUTTO (SE SAI A CHI CHIEDERE) - BICI ELETTRICHE A 250 EURO (IN NEGOZIO COSTA TRA I 500 E 1900 EURO), MOTORINI MONOPATTINI, TUTTI DI DUBBIA PROVENIENZA - E POI VINO, LIBRI E AFFETTATRICI - MOLTI VENDITORI ARRIVANO DAI CAMPI NOMADI - UN VIGILE URBANO DELLA ZONA: "I COLLEGHI CHE FANNO I CONTROLLI SONO TROPPO POCHI PER FARE TUTTO..."
F. Mag. per “il Messaggero”
«Proprio perché sei tu, facciamo 250 euro. Torna la prossima settimana». La bici elettrica è un oggetto del desiderio. In negozio, la più economica costa circa 500 euro. Il prezzo in realtà sale molto se ne cerchi una all'ultima moda, anche 1900 euro. Quella che trovi a Porta Portese 2 non è all'ultima moda e non è l'ultimo modello.
Ma costa meno della metà di quanto si pagherebbe in un negozio in cui emettono lo scontrino.
«Mi serve un trapano professionale, di quelli tipo martello pneumatico. Me lo puoi rimediare?». Non siamo da Harrods, dove puoi trovare dallo spillo all'elefante. Ma se sai a chi chiedere, ci siamo vicini. La parte totalmente illegale di Porta Portese 2 sulla Togliatti è una specie di pozzo senza fondo.
GLI SCAMBI
Chiedi un trapano? Risposta: «torna domenica prossima e vedo cosa posso fare». «Ti lascio il mio cellulare se vuoi» incalza l'acquirente. «No, no. Non mi serve. Tanto se non lo vendo a te a qualcuno lo posso piazzare». Molti dei venditori arrivano da qualche campo nomadi: Candoni, Castel Romano e altri ancora. Chi ci accompagna, un vigile urbano, chiede: «Ci sono le pattuglie fuori dai campi rom che dovrebbero controllare chi e cosa entra e esce. Ma cosa fanno?».
Secondo il Comando generale, cui giriamo il quesito, alcuni campi sono grandi e non è da escludere che le merci illegali siano nascoste fuori per evitare i controlli. Fatto sta che i rom che vendono qui sono tanti, le loro auto sono stracolme di oggetti, non solo abbigliamento o scarpe, ma anche roba di valore, accessori e strumenti non proprio facili da nascondere a un controllo. Le contrattazioni vanno veloci e si fanno sottovoce. Chi compra - di tutte le età, italiani e stranieri, più uomini che donne - si avvicina con la torcia del cellulare accesa. Guarda, osserva e poi chiede: «Quanto?».
Spesso parte una trattativa con rialzi e ribassi di pochi euro. Si contratta anche sui numeri. Con scontrino, un monopattino elettrico può arrivare anche a 700 euro. «Ho quattro nipoti, quindi me ne servono quattro». «Possiamo fare 120 a pezzo». Vicino a chi vende i monopattini - che è lo stesso specializzato in trapani su richiesta - c'è un ragazzo che vende il motorino Piaggio Ciao. Se non si hanno più di 40 anni è difficile ricordarselo. Questo è senza la targa. Chi lo offre sa che può tirarci su un bel po' di soldi: trovarne uno usato, in buono stato come questo può costare oltre 1500 euro.
GLI AFFARI
Qui la vendita sta sui 700/800 euro e intorno sono in tanti a guardarlo. Tanto che il venditore, per dar prova della qualità, prima ci fa un giretto di persona, poi, a quelli più interessati, lo cede per qualche metro. Il venditore alza la voce: «occhio eh!», con fare ammiccante. Più lontano un paio di amici controllano attentamente che l'acquirente non faccia danni e che non si dimentichi di tornare indietro. Alcuni si conoscono: chi arriva un po' più tardi, viene apostrofato dagli altri: «te la sei presa comoda».
Non mancano battute a sfondo sessuale. Racconta ancora chi ci accompagna nel giro: «I colleghi che fanno i controlli sono troppo pochi per fare tutto, sia il controllo annonario nel mercato regolare che qui». L'affettatrice viene piazzata per 50 euro. I libri se ne vanno a 3 euro ciascuna. Un'icona in stile russo a 10 euro. Le bottiglie di vino vanno via in stock: 15 euro per tutte e 12, quelle aperte e quelle chiuse.