vincent lambert

UNA MORTE LUNGA E ''SADICA'' - ORA VINCENT LAMBERT È IRREVERSIBILE, E I GENITORI DENUNCIANO IL MEDICO PER OMICIDIO. IL NIPOTE CHE INVECE NE CHIEDEVA LA MORTE INSIEME ALLA MOGLIE: ''PURTROPPO NON È UN'EUTANASIA, SAREBBE TUTTO PIÙ VELOCE, E MENO SADICO'' - ALL'UOMO, TETRAPLEGICO DA ANNI, SONO STATE TOLTE IDRATAZIONE E ALIMENTAZIONE DA UNA SETTIMANA. E ORA IL DANNO CEREBRALE È TALE DA NON ESSERE PIÙ ''SALVABILE''

Matteo Ghisalberti per “la Verità

 

La vita di Vincent Lambert è giunta al termine. Dopo una settimana in sedazione profonda, senza ricevere nutrizione né idratazione «la morte di Vincent è ormai ineluttabile». È con queste parole amare che genitori del tetraplegico quarantaduenne francese, Viviane e Pierre Lambert, sua sorella Anne Lambert e il suo fratellastro David Philippon si sono espressi in una lettera aperta. La missiva è stata indirizzata all' agenzia France Presse da uno dei loro legali, l' avvocato Jean Paillot.

vincent lambert

 

I familiari dell' uomo bloccato da anni su un letto d' ospedale - a causa del rifiuto dei medici di trasferirlo in una struttura idonea alla sua condizione - ammettono di essere «rassegnati» ma ribadiscono con forza che la morte «non la accettiamo». E hanno denunciato per tentato omicidio il dottor Vincent Sanchez , primario del reparto cure palliative dell' ospedale di Reims, dove si trova il figlio.

 

Ma questo non è bastato a fermare la macchina della morte avviata lo scorso mercoledì proprio dal sanitario. Questo perché, ha spiegato l' avvocato Paillot, «delle complicazioni risultano dalla sedazione» quindi «riprendere l' alimentazione e l' idratazione porrebbe Vincent in una situazione di accanimento terapeutico». In altri termini, significa che ora anche la ripresa dei trattamenti di mantenimento in vita non servirebbe più a nulla visto che chi ne ha deciso l' interruzione ha ridotto, questa volta per davvero, Vincent Lambert in fin di vita. I membri della famiglia che da anni si battono per salvare il loro caro affermano che la morte «è stata imposta a lui come a noi».

 

vincent lambert

Sul fronte opposto, François Lambert - uno dei nipoti di Vincent che, insieme alla moglie e a sei altri fratelli e sorelle di quest' ultimo, da sempre a favore della fine dei trattamenti - ha rilasciato delle dichiarazioni molto dure ai microfoni della radio Rtl. «Purtroppo non è un' eutanasia se no sarebbe tutto più veloce», ha detto il giovane, «dal mio punto di vista, sarebbe meno sadico».

 

Contattato dal sito Allodocteurs.fr, il nipote del tetraplegico in fin di vita ha precisato che «c' è del sadismo globale nei confronti dei familiari da parte dei medici [...] dall' inizio sono convinti di far prova di umanità. Invece ci viene mostrato un corpo che deperisce poco a poco. Un corpo che sappiamo che morirà per la sedazione».

 

Sebbene siano distrutti dal dolore, Pierre e Viviane Lambert, hanno trovato la forza per ricordare tutti coloro che li hanno sostenuti. «Vogliamo ringraziarvi tutti per la vostra amicizia, il vostro amore, il vostro sostegno e le vostre preghiere, durante tutti questi anni» ha dichiarato l' anziana coppia. Ormai, aggiungono, «non c' è più niente da fare a parte pregare e accompagnare il nostro caro Vincent nella dignità e il raccoglimento». Una dignità, quella mostrata dai genitori dell' ex infermiere psichiatrico ormai prossimo alla morte, che non corrisponde per niente alla caricatura di isterici cattolici bigotti che la sinistra e i progressisti transalpini hanno voluto dipingere in tutti questi anni per sostenere la banalizzazione dell' eutanasia.

vincent lambert

 

Una passione per la morte che, nei prossimi due mesi, riempirà le pagine dei giornali e gli studi televisivi d' Oltralpe visto che in autunno il Parlamento discuterà della riforma della legge sulla bioetica.

 

Guarda caso, sulla rampa di lancio della maggioranza presidenziale ci sono già la fine della vita e la procreazione medicalmente assistita anche per le coppie di lesbiche. Secondo alcuni osservatori, la discussione potrebbe anche estendersi alla pratica dell' utero in affitto. Se quest' ultimo tema resta, per ora, un' ipotesi è invece sicuro che l' estensione dell' eterologa riceverà tutto il sostegno di Emmanuel Macron, come aveva lui stesso promesso durante la campagna presidenziale del 2017.

 

i genitori di vincent lambert, pierre e viviane

Ma mentre la vita di un cittadino francese - colpevole solo di essere diventato vulnerabile a causa di un incidente stradale - sta per finire anche a causa del ricorso in Cassazione sostenuto dal governo guidato da Edouard Philippe, la maggioranza presidenziale rimane piuttosto silente. Un silenzio che contrasta con le dichiarazioni di qualche giorno fa, rilasciate da Sibeth NDiaye - cittadina senegalese naturalizzata francese, diventata portavoce del governo di Parigi - a proposito delle «vite umane» dei migranti. In quel caso, il riferimento alla vita era stato usato per definire indegne le decisioni del ministro dell' Interno italiano Matteo Salvini, dopo che Carola Rackete aveva quasi speronato una vedetta della Guardia di finanza italiana, introducendosi nonostante i divieti nelle acque territoriali del nostro Paese.

manifestazioni per non staccare la spina a vincent lambert

 

Al contrario dei politici progressisti, decine di persone si sono date appuntamento in varie località per protestare contro la sorte imposta a Vincent Lambert e raccogliersi in preghiera in suo favore. In uno di questi raduni, svoltosi ai piedi della collina di Montmartre a Parigi, c' era anche Véronique Lévy, la sorella di Bernard Henri Lévy, convertitasi anni fa al cattolicesimo.

 

Raggiunta dalla Verità, si è detta preoccupata per l' immagine della Francia all' estero: «Penso che gli altri Paesi europei siano sgomenti, dall' inizio della protesta dei gilet gialli, nel vedere un governo che si rivolta contro il proprio popolo. Poi, oggi, c' è una persona handicappata che è messa a morte da un medico, sostenuto dallo Stato».

proteste contro l eutanasia forzata di vincent lambert?

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?