VIVO, MORTO O MALCOLM X – LA FAMIGLIA DELL’ATTIVISTA PER I DIRITTI CIVILI FA CAUSA ALLA CIA, ALL’FBI E ALLA POLIZIA DI NEW YORK ACCUSANDOLE DI AVER COSPIRATO PER ASSASSINARE MALCOLM X, NEL 1965 – NELLA CAUSA DA 100 MILIONI, IL RAPPORTO DELLE FORZE DI POLIZIA E D’INTELLIGENCE VIENE DEFINITO “CORROTTO E ILLEGALE” VISTO CHE GLI AGENTI AVREBBERO "NASCOSTO, PROTETTO E FACILITATO L'ASSASSINIO" - PER LA MORTE DELL'ATTIVISTA FURONO ARRESTATE TRE PERSONE, DI CUI DUE SCAGIONATE NEL 2021...
Estratto da “Il Fatto Quotidiano”
La famiglia di Malcolm X fa causa a Fbi, Cia e alla polizia di New York, accusandole di avere avuto un ruolo nell’assassinio del leader dei diritti civili nel 1965.
Nell’azione legale da 100 milioni di dollari viene descritto il rapporto “corrotto, illegale e incostituzionale” fra le forze dell’ordine e gli “spietati assassini”. Un rapporto che ha permesso l’omicidio e che è “stato attivamente nascosto, condonato, protetto e facilitato” per anni da “agenti governativi”.
Nei documenti depositati, l’accusa ha quindi ricordato l’arresto dei membri della sicurezza di Malcom X pochi giorni prima dell’assassinio, e il loro allontanamento intenzionale da parte della polizia di New York dalla sala dove il leader dei diritti civili è stato ucciso. Sul luogo dell’omicidio – ha denunciato ancora la famiglia di Malcom X nella causa – erano presenti agenti federali e sotto copertura, e nessuno di loro è intervenuto durante la sparatoria.
Le tre agenzie “hanno cospirato per l’assassinio di Malcom X”, ha detto Ben Crump, il legale dei diritti civili che rappresenta la famiglia, annunciando la causa. “L’insabbiamento è durato decenni impedendo alla famiglia di accedere alla verità. Siamo qui per affrontare questi errori e chiedere responsabilità in tribunale”, ha aggiunto. Malcom X aveva 39 anni quando è stata ucciso con 21 colpi di arma da fuoco durante un suo discorso alla Audubon Ballroom di New York nel 1965.
Per la sua morte furono arrestate tre persone, di cui due completamente scagionate nel 2021. […]