
"VOGLIO ESSERE SENTITO" - FERMI TUTTI: ARTEM USS, IL RUSSO ESFILTRATO DAI DOMICILIARI NEL 2023, SCRIVE AL TRIBUNALE DI MILANO, DOVE SI STA CELEBRANDO IL PROCESSO PER PROCURATA EVASIONE - LA MAIL È ARRIVATA AI DIFENSORI DI DMITRY CHIRAKADZE, RITENUTO LA MENTE DELLA FUGA DI USS DA UN APPARTAMENTO VICINO MILANO. NEL PROCEDIMENTO È INDAGATO ANCHE IL SERBO SRDAN LOLIC, PARTE DEL COMMANDO CHE FECE FUGGIRE ARTEM USS: "NON PENSAVO DI FARE UNA COSA COSÌ GROSSA" - CHI È ARTEM, FIGLIO DELL'AMICO DI PUTIN ALEXANDER...
LETTERA DI USS A GIUDICE MILANESE, 'VOGLIO ESSERE SENTITO'
(ANSA) - MILANO, 22 APR - È stata depositata oggi al giudice milanese Ombretta Malatesta una mail firmata da Artem Uss, arrivata ai difensori di Dmitry Chirakadze, l'aristocratico russo a processo a Milano perché ritenuto il 'coordinatore' della fuga dell'imprenditore, evaso dai domiciliari a Basiglio nel marzo del 2023.
Allegato al messaggio - come anticipato da Repubblica.it e confermato all'ANSA -, ci sarebbe anche una foto del passaporto, a conferma dell'identità del mittente. Nella lettera depositata dai legali Federico Sinicato e Tatiana Dalla Marra e indirizzata direttamente alla giudice del processo per procurata evasione, Uss affermerebbe di voler essere sentito per raccontare la sua versione dei fatti su quanto accaduto.
TESTE, PARTECIPAI A FUGA DI USS MA NON PENSAVO FOSSE COSA GROSSA
(ANSA) - MILANO, 22 APR - "Non ho mai negato di aver partecipato. Ma non pensavo di fare una cosa così grossa". Srdan Lolic, indagato nell'inchiesta milanese sulla fuga di Artem Uss, evaso dai domiciliari a Basiglio nel marzo del 2023 mentre era in attesa di estradizione negli Usa, ha proseguito oggi la sua testimonianza nel processo a carico di Dmitry Chirakadze, aristocratico russo ritenuto il 'coordinatore' del piano.
"Durante la seconda chiamata con Igor Zubarev - ha detto Lolic in videocollegamento dalla Serbia -, lui mi aveva detto che c'era la possibilità che venisse a Belgrado una persona di fiducia del padre di Artem Uss per parlare con me. Per la prima volta ho parlato con Dmitry a proposito dell'evasione".
Come ricostruito da Lolic anche nell'udienza scorsa, rispondendo alle domande del pm Giovanni Tarzia, a far partire l'organizzazione per l'evasione di Uss erano state le telefonate di Zubarev, parlamentare russo morto nel maggio del 2023, con l'imprenditore Igor Turuhanov e successivamente con lo stesso Lolic.
"Ancora non sapevamo quale soluzione sarebbe stata messa in atto perché su Artem non si sapeva nulla di definitivo. Abbiamo discusso sulle possibilità, prendendo poi una decisione quando il Tribunale di Milano ha deciso sull'estradizione. Dal primo giorno - ha detto - l'opzione della fuga era in programma".
L’EVASO ARTEM USS DIFENDE L’IMPUTATO TORNA, MA IN VIDEO
Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera"
Chi non muore si rivede, specie se dalla «morte» civile della temuta estradizione negli Stati Uniti si è evasi per tempo come l’imprenditore russo Artem Uss, e se la ragione per farsi «rivedere» è impellente come l’aiuto da ricambiare a un amico. Ieri a sorpresa, in quel Palazzo di Giustizia milanese dalla cui giurisdizione il figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk assai caro a Putin era scappato il 22 marzo 2023 mentre era ai domiciliari, il latitante Uss fa sapere di voler tornare.
Ma a distanza di sicurezza: cioè solo in videoconferenza da Mosca, come propone in una mail che invia non ai propri legali ma a quelli di un altro oligarca russo: Dmitry Chirakadze, arrestato 11 mesi fa e ora alle battute finali del processo davanti la giudice Ombretta Malatesta sull’accusa di aver attivato i croati, albanesi, serbi reclutati per «esfiltrare» Uss.
Se una sentenza non arriverà entro il 3 giugno (tra tempi dilatati dalla Serbia nell’ascolto a rate del superteste Lolic, incastri di una terapia di cui Chirakadze ha bisogno, denunce di magistrati e richieste alla Cassazione di trasferire il processo da Milano per asserite violazioni di diritti), la custodia cautelare di Chirakadze scadrà e lui tornerà libero (anche di riparare a Mosca). E deve davvero stare a cuore di Mosca se Uss, pur di provare a fargli guadagnare tempo (più ancora che scagionarlo), si offre di raccontare, ma in video, «perché evasi e come dalla Serbia arrivai a Mosca». La giudice deciderà nella prossima udienza.