birra vaginale

VOLETE RINFRESCARVI CON UN BEL SORSO DI PATONZA? ALLORA FINANZIATE IL PROGETTO DI “THE ORDER OF YONI”: UNA BIRRA REALIZZATA CON I BATTERI DELLA MUCOSA VAGINALE DELLA MODELLA ALEXANDRA BRENDLOVA - IN RETE E’ PARTITO IL CROWFUNDING: SERVONO 150 MILA EURO (VIDEO)

 

Sarah Galmuzzi per http://www.scattidigusto.it

 

BIRRA VAGINALE - THE ORDER OF YONI  BIRRA VAGINALE - THE ORDER OF YONI

Nella rubrica del Niente è impossibile, oggi si parla della bevanda dell’estate, la VAGINAL BEER. Avete letto bene, proprio bene. Si tratta di un prezioso distillato al sapore, ehm, di patata. A mettere a punto la quantomeno curiosa formula, The Order Of Yoni che ha lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma indiegogo per mettere in produzione il succoso nettare, una birra che contenga in sé l’essenza di una donna, il suo succo più pregiato. Utilizzando una microbiologia hi-tech, dalla mucosa vaginale viene prelevata ed esaminata una allegra moltitudine di batteri  – ne bastano soli quattro grammi, pensate un po’ – destinati a regalare un sapore assolutamente unico e inconfondibile alla nostra birretta.

 

BIRRA VAGINALE - THE ORDER OF YONI BIRRA VAGINALE - THE ORDER OF YONI

L’idea non è nuovissima, ammettiamolo, noi stessi di Scatti ne abbiamo parlato una manciata di mesi fa, ma quello che c’è di straordinariamente geniale nella vaginal beer è tutta la sua parte emozionale. Non beviamola perché fa bene, ma solo perché con essa suggiamo il fascino e la grazia di una bionda tettona, o l’eleganza di una mistress inguainata nel latex. Le birre in produzione sono diverse.

 

C’è una ALE ACIDA  a base di prugne affumicate, ottenuta con lactobacilli  di una donna dallo scalpo rosso-bruno. Per gli amanti delle bionde, invece c’è la ALE BIONDI  fatta con malto di frumento, zafferano e oro, cui ha generosamente prestato i suoi batteri una donna, appunto, bionda.

BIRRA VAGINALE - THE ORDER OF YONIBIRRA VAGINALE - THE ORDER OF YONI

 

C’è poi APHRODISIA / DIONYSIA, ancora una ale, a base di grano e succo d’uva, MONA LISA una sour ale con trucioli di legno, nobile omaggio al famoso dipinto. Chiudono il menù una profumatissima ISIS, sour a base di frumento e rose, CLEOPATRA  una stout a base di latte che evoca le lascive abluzioni della regina d’Egitto, e naturalmente LADY GODIVA a base di luppolo inglese. Naturalmente questa singolare carta delle birre è anche personalizzabile,  basta mandare un campione delle secrezioni dell’amato bene a chi di dovere, per ottenere la bevanda dei sogni.

ALEXANDRA BRENDLOVAALEXANDRA BRENDLOVA

 

Sono lontani i tempi in cui Bill Clinton riempiva le prime pagine dei tabloid per le modalità di ‘aromatizzazione’ dei suoi inseparabili  sigari, il futuro, signori, è la vaginal beer.

ALEXANDRA BRENDLOVA ALEXANDRA BRENDLOVA

Allora: Rossa, Bionda o Scura?

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