lavatrice

BANDO ALLE CHIACCHIERE E ALLE IDEOLOGIE, VOLETE SAPERE QUAL È STATO IL VERO OGGETTO DI LIBERAZIONE ED EMANCIPAZIONE PER LE DONNE? LA LAVATRICE! – DIETRO QUELL'OBLÒ PIENO DI ACQUA E BOLLE DI SAPONE È STATA SCRITTA LA STORIA DELLA MODERNIZZAZIONE, AL PUNTO CHE IL SUO IMPATTO SULLA CONDIZIONE FEMMINILE È STATO VIVISEZIONATO DA SOCIOLOGI E ANTROPOLOGI…

Caterina Soffici per “la Stampa”

 

LAVATRICE

A questo punto, in un periodo confuso dove tutto appare relativo e anche i terrapiattisti trovano un loro spazio mediatico, mettiamo un punto fermo e per l' 8 Marzo facciamo un inno alla lavatrice, vero oggetto di liberazione della donna, punto di non ritorno sulla via dell' emancipazione, su cui per il momento nessuno ha avuto niente da ridire.

Sulla lavatrice intendo, non sulla liberazione della donna.

 

russa nella lavatrice

Visto che l' 8 Marzo è tornato a essere una festa divisiva. Il movimento del #MeToo e alcune sue esagerazioni hanno giustificato un rigurgito di anti-femminismo pericoloso. Si riparla di delitto d' onore, siamo tornati a discutere di diritto all' aborto e di fecondazione assistita, e forse anche il divorzio potrebbe essere messo in dubbio in questa ondata neo-oscurantista che si insinua nei recessi della coscienza pubblica, facendo vacillare alcuni capisaldi che si davano ormai per scontati.

lavatrice per san valentino

 

Mancano punti di riferimento, ma la lavatrice, grazie al cielo, rimane al suo posto. Che c' entra la lavatrice con le mimose, lo sciopero contro la violenza sulle donne, le pari opportunità, le conquiste del femminismo? C' entra eccome.

 

Sappiamo tutto di Marconi e di Edison, di chi ha inventato Facebook e Google, ma il nome di Alva Josiah Fisher dice qualcosa a qualcuno di voi? No, infatti. Eppure fu lui, un eroe dimenticato, l' uomo che per primo intuì come connettere un cilindro a una spina elettrica per pulire i panni. Lui, l' inventore della lavatrice, il pioniere del bucato industrializzato, che in America nel 1906 costruì la prima lavabiancheria elettrica e mai avrebbe pensato alle conseguenze del suo gesto.

barbara d'urso e la lavatrice

 

Era un ingegnere, non un protofemminista. Ma dietro quell' oblò pieno di acqua e bolle di sapone è stata scritta la storia della modernizzazione, al punto che la lavatrice viene studiata nelle Università e il suo impatto sulla condizione femminile è stato vivisezionato da sociologi e antropologi.

 

Qualche anno fa, per dire, la storica Enrica Asquer ha scritto una storia sociale dell' Italia tra il 1945 e il 1970 proprio attraverso la lavatrice ( La rivoluzione candida , Carocci editore).

 

BEPPE GRILLO IN LAVATRICE

Certo, in un prossimo futuro, sul modello delle distopie immaginate da Margaret Atwood, si potrebbero prefigurare nuove ancelle che oltre a sfornare figli per gli uomini padroni, debbano tornare al fiume con carichi di lenzuola da lavare, come atto di sottomissione. Ma per il momento godiamoci il presente, fatto di nuovi modelli a carica frontale, superiore, slim, fast, a risparmio energetico, partenza ritardata, cestelli intelligenti, a gettone o lavanderie self service, fondamentali pezzetti di domotica che allietano le nostre vite.

 

LAVATRICE

Ormai la lavatrice è un bene dell' umanità da far proteggere all' Unesco, e infatti nelle classifiche delle grandi invenzioni che hanno rivoluzionato la storia, è sempre al top. Non riuscirà a scalzare la ruota (primo posto a oltranza), ma è prima tra gli elettrodomestici e al dodicesimo nella classifica generale, battendo automobile (19), telefonino (21), treno (24), penna (28esima) e addirittura la bicicletta (52).

 

Miracolo del progresso e oggetto della liberazione della casalinga, oggi fateci un pensiero, quando ci passerete davanti.

 

barbara d'urso e la lavatrice 2

 

 

 

 

 

Non ignoratela come al solito, ma rivolgete a lei e ad Alva Fisher un silenzioso ringraziamento. Come ebbe a dire Miriam Mafai: «Non capisco perché il pensiero femminista sia sospettoso nei confronti della tecnoscienza. A liberarci è stata la lavatrice».

fare la lavatrice

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…