xi jinping

“XI JINPING SOFFRE DI UN ANEURISMA CEREBRALE MORTALE” – L’AGENZIA DI STAMPA ANI SGANCIA LA BOMBA SULLO STATO DI SALUTE DEL 68ENNE AGGIUNGENDO CHE IL PRESIDENTE CINESE DI RIFIUTA DI ESSERE CURATO CON UN INTERVENTO CHIRURGICO – LE INDISCREZIONI ALIMENTANO I TIMORI DI UN COLPO DI STATO DOPO LE MISURE ESTREME ANTI-COVID IMPOSTE DAL DITTATORE: SECONDO GLI ESPERTI XI POTREBBE ESSERE ESTROMESSO DA RIVALI STUFI DEL REGIME ENTRO I PROSSIMI 18 MESI…

Da www.ilmessaggero.it

 

xi jinping 1

Il presidente cinese Xi Jinping «soffre di un aneurisma cerebrale mortale». L'indiscrezione arriva dall'agenzia di stampa Ani, secondo cui sarebbe malato dalla fine del 2021. Il 68enne però rifiuterebbe di essere curato con un intervento chirurgico. Le voci sullo stato di salute di Xi girano da anni, con nuove speculazioni innescate dalla sua inspiegabile assenza dalle Olimpiadi invernali di Pechino. Nel marzo 2019, durante una visita in Italia e Francia, Xi è stato visto zoppicare e aveva avuto bisogno di aiuto mentre cercava di sedersi. E rivolgendosi al pubblico a Shenzhen nell'ottobre 2020 - al culmine della pandemia di Covid - gli osservatori hanno notato il suo linguaggio lento e la sua tosse.

 

XI JINPING AL FORUM ECONOMICO DI BOAO

I timori di un colpo di stato

Intanto sono aumentati i timori di un colpo di stato dopo le misure estreme di blocco del Covid di Xi. Invece di convivere con il virus, la risposta del regime totalitario alla pandemia aveva come obiettivo quello di avere zero casi con confini chiusi, test di massa e quarantene radicali. La strategia brutale della Cina vede restrizioni estreme imposte a paesi e città con solo una manciata di infezioni, con interi edifici sigillati anche se è stato registrato un solo caso.

 

xi jinping

Allo stesso tempo, il premier Li Keqiang ha lanciato l'allarme sulla situazione occupazionale «complicata e grave» della Cina causata dalle misure di blocco. E per questo i messaggi contrastanti dei capi di governo cinesi hanno sollevato dubbi sul fatto che ci sia una spaccatura in arrivo ai vertici poiché i punti interrogativi incombono su quanto sia sostenibile la strategia della linea dura di Xi.

Richard McGregor, autore di "The Party: The Secret World of China's Communist Rulers", ha dichiarato: «Probabilmente è esagerato dire che Xi e Li sono personalmente ai ferri corti, ma le loro dichiarazioni rappresentano punti di vista divergenti all'interno del sistema su Covid e i suoi impatti.

putin xi jinping

 

Gli esperti hanno già affermato che Xi potrebbe essere estromesso da rivali stufi del regime del Paese entro i prossimi 18 mesi. Roger Garside, autore di "China Coup: The Great Leap to Freedom", ha detto che Xi sarà cacciato da oppositori interni al Partito Comunista Cinese in un colpo di stato a Pechino. L'ex diplomatico ritiene che la principale minaccia per Xi proverrà "dai vertici" del Partito Comunista. Ha affermato che la politica cinese zero-Covid potrebbe essere la rovina di Xi poiché la sua strategia esagerata ha «bloccato il paese in isolamento» dal resto del mondo.

xi jinping

 

Ha affermato che la politica intransigente potrebbe infliggere «costi pesanti» all'economia e alla società cinesi mentre i cittadini sono alle prese con epidemie in rapida diffusione e disoccupazione mentre le imprese sono costrette a chiudere. E al Sun ha detto: «È concepibile che la loro strategia Covid-19 possa implodere su di loro o causare una crisi politica».

xi jinping 2xi jinping 1Xi Jinping

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…