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QUANDO FINISCE LA GUERRA IN UCRAINA? – ZELENSKY SI DA’ TEMPO FINO ALL’INIZIO DELL’INVERNO PER CERCARE DI RICONQUISTARE IL MASSIMO DEI TERRITORI PERDUTI, PER POI, DA UNA POSIZIONE DI FORZA, APRIRE AL DIALOGO CON MOSCA – NON C’E’ PIU’ TEMPO: IL 2024 SARÀ DOMINATO DALLA CAMPAGNA ELETTORALE AMERICANA E DAL TIMORE (PER GLI UCRAINI) DELLA VITTORIA DEL FILO-PUTIN TRUMP – C’E’ LA POSSIBILITÀ CHE TRA GLI ALLEATI DI KIEV CRESCA LA STANCHEZZA PER UNA GUERRA CHE RISTAGNA E LA STESSA SOCIETÀ UCRAINA RISCHIA IL LOGORAMENTO - DA QUI LA NECESSITÀ PER ZELENSKY DI ACCELERARE L’OFFENSIVA ANCHE SE…

Estratto dell’articolo di L. Cr. Per il “Corriere della Sera”

 

Ma quando, e soprattutto come, finirà la guerra? […] Ne stanno parlando seriamente i vertici americani con quelli ucraini per cercare di dare un senso allo sforzo bellico, che da inizio giugno vede l’esercito di Kiev impegnato nella controffensiva volta a liberare il massimo dei territori occupati dall’esercito russo sia nel 2014 che negli ultimi 16 mesi.

VOLODYMYR ZELENSKY JOE BIDEN

 

Il Washington Post cita fonti riservate del Pentagono secondo le quali all’incipit delle ultime operazioni d’attacco ucraine il direttore della Cia, William Burns, è volato da Volodymyr Zelensky che lo ha incontrato con i suoi massimi collaboratori […] i temi sul tavolo sono noti: soltanto se ci si pone obiettivi precisi diventeranno chiare vittorie o eventuali débâcle , e soprattutto sarà possibile delineare il momento di passaggio dal duello armato a quello della diplomazia in vista del cessate il fuoco.

 

PUTIN BIDEN

Da quel che è dato sapere, pare che gli ucraini abbiano risposto che si danno tempo sino all’inizio dell’inverno per cercare di riconquistare il massimo dei territori perduti, per poi, da una posizione di forza, aprire al dialogo con Mosca. I motivi sono evidenti. In primo luogo, l’anno prossimo sarà dominato dalla campagna elettorale americana e dal timore (per gli ucraini) della vittoria del filo-Putin Donald Trump.

 

Si aggiunge la possibilità che nel fronte alleato crescano stanchezza e disinteresse per una guerra che pare andare al rallentatore. C’è infine da tenere in considerazione che la stessa società ucraina rischia il logoramento nello stillicidio di morti e distruzioni quotidiane.

 

attacco russo a kiev

Da qui la necessità per i comandi militari ucraini di accelerare l’offensiva (lo stesso Zelensky ha ammesso che si avanza meno di quanto sperato). […] Problema principale per gli ucraini restano gli immensi campi minati russi su tutto il fronte e la carenza sia di missili a lungo raggio che di aviazione efficiente.

 

Non a caso tutti i loro dirigenti militari e politici insistono nel chiedere agli alleati l’invio dei caccia F-16 e di armi pesanti a sostegno delle fanterie. Ciò non toglie che a Kiev si continui a ribadire la determinazione di intensificare gli attacchi nelle prossime settimane, visto che il grosso delle truppe addestrate dalla Nato e degli equipaggiamenti occidentali ricevuti negli ultimi mesi non sono ancora stati impiegati.

 

ABBRACCIO TRA ZELENSKY E BIDEN

Ad incoraggiare gli ucraini sono anche quelli che ieri lo stesso capo della Cia […] ha definito «gli effetti corrosivi» della rivolta della milizia mercenaria Wagner e del suo leader Evgenij Prigozhin contro il regime di Mosca. Dopo aver ribadito che gli Usa non hanno avuto alcun ruolo, Burns ha sottolineato che proprio la guerra ha indebolito Putin dando nuove opportunità ai suoi avversari e alla Cia di reclutare agenti in Russia.

 

Ma gli ucraini temono che, messo con le spalle al muro, Putin possa ricorrere ad un’arma «sporca», per esempio causando un incidente nucleare alla centrale atomica di Zaporizhzhia. Il precedente dell’attacco alla diga di Nova Kakhovka tre settimane fa dimostrerebbe che i russi sono pronti a tutto pur di non ritirarsi. […]

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