damsel chiami il mio agente

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA? “DAMSEL”, FANTASY NEANCHE BELLISSIMO È ANCORA IN CIMA AI FILM PIÙ VISTI DI NETFLIX. E MANCANO DUE GIORNI PER VEDERE SU SKY "CALL MY AGENT – ITALIA 2” - DUE SONO GLI ASPETTI POSITIVI DELLA NUOVA STAGIONE. IL FUNZIONAMENTO DEL MECCANISMO NARRATIVO E L’IDEA CHE TUTTI GLI ATTORI POCO NOTI E NON ROMANI (FINALMENTE) CHE INTERPRETANO GLI AGENTI SONO BRAVISSIMI - ANCHE SE LA SERIE AVREBBE AVUTO BISOGNO DI QUALCHE STRAVAGANZA IN PIÙ PER DIVENTARE DI CULTO… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

millie bobby brown IN Damsel

Che vediamo stasera? Intanto vi avverto che “Damsel”, fantasy neanche bellissimo diretto da Juan Carlos Fresnadillo con la stellina Millie Bobby Brown, Ray Winstone e Robin Wright cattivissima per la seconda settimana è in cima ai film più visti di Netflix. Vi avverto anche che mancano due giorni per vedere su Sky la nuova stagione di “Call My Agent – Italia”, più o meno identica alla prima, sempre diretta da Luca Ribuoli, riscritta da Lisa Nur Sultan e Federico Baccomo in maniera perfetta per essere un remake paro-paro, anche se, forse, avrebbe avuto bisogno di qualche stravaganza in più per diventare di qualche culto come quella francese.

 

call my agent italia 2. 13

Due sono gli aspetti positivi della nuova stagione. Il funzionamento del meccanismo narrativo. Cioè il mondo del cinema nazionale raccontato da un gruppo di agenti, che hanno una vita, delle passioni, dei sentimenti loro, che però ci fanno vedere come si relazionano alle star. E l’idea che a interpretare il gruppo di agenti siano attori per non piuttosto sconosciuti. Tutti bravissimi, devo dire, sia i francesi che gli italiani, Michele Di Mauro, Sara Drago, Paola Buratto, Kaze, Maurizio Lastrico con la punta di diamante, davvero una scoperta, di Marzia Ubaldi come Elvira Bo, che conoscevamo come moglie di Gastone Moschin, arrivato troppo tardi al successo. E grande è il dispiacere che è scomparsa alla fine delle riprese della seconda stagione.

call my agent italia 2. 15

 

Ma perché il cinema non l’ha vista prima, perché non le ha offerto parti su parti? Resta la consolazione di averne capito il valore e l’umanità in questi due anni. Ma, ripeto, tutti gli attori poco noti e assolutamente non romani (finalmente) che interpretano gli agenti delle star sono bravissimi e su loro poggia il funzionamento dell’intera serie. E dovrebbero far così splendere le guest star del nostro cinema che troviamo a sorpresa di puntata in puntata. E lì qualche problema c’è.

call my agent italia 2. 14

Non solo perché non abbiamo, come nella prima stagione, una Paola Cortellesi oggi forte del successo di “C’è ancora domani”, anche se abbiamo la Fanelli, un po’ sub-cortellesi, che tortura il poro Corrado Guzzanti. Ma perché gli attori chiamati a fare sé stessi nelle prime due puntate, non ho ancora visto le altre, sono Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino e Gianmarco Tognazzi. Ma siamo abituati a vederli già sia nei film che nelle partecipazioni in tv come parodie di sé stessi.

call my agent italia 2. 8

 

A parte Tognazzi, che è sorprendente come un simil Brendan Fraser ingrassato di 50 chili, la Golino fa la Golino, la Bruni Tedeschi fa la Bruni Tedeschi, Muccino fa Muccino come da Fiorello, dimostrando che 1. Non esiste un vero stardom italiano. 2. Se crollano le guest star perché un po’ ovvio crolla un po’ anche la parte sana del racconto della serie, cioè il mondo più umano e nevrotico degli agenti.

elodie call my agent italia 2.

 

Ecco. Da queste due puntate ci sembra che ci sia più nevrosi che nella prima stagione. Tutto più urlato. Magari è solo un effetto. Ma, a tutto onore della nuova stagione, me la vedo volentieri. Mi sembra che si stia anche staccando dal modello originale francese mostrando più cinema italiano. Fioccano le citazioni su Paolo Mereghetti, Luca Guadagnino. I D’Innocenzo sono già diventati un punto di riferimento. Certo, ci sarebbe piaciuto un lavoro più attuale sul malessere del nostro cinema. L’ennesima crisi data dalle parole di Genny Sangiuliano pronto a tagliare i soldi di tanto cinema sovvenzionato (a chi facciamo interpretare Sangiuliano, dai? E Mollicone? E la Borgonzoni?).

emanuela fanelli call my agent italia 2.

 

O la corsa al Festival di Venezia da parte dei nuovi campioni della destra. E già sappiamo che nell’ultima puntata ci sposteremo a Venezia con Alberto Barbera che fa sé stesso, quando temiamo che sia un nome a rischio. E vedremo se Buttafuoco, neopresidente fascio-musulmano della Biennale, deciderà di lasciarlo ancora un paio d’anni o di mandarlo in pensione per metterci il Monda semprepronto di turno. Tutto questo, purtroppo, non c’è.

 

gabriele muccino call my agent italia 2.

Mentre c’è un mondo non proprio verissimo del cinema romano dove conta quello che scrivono i siti di critica e la Bruni Tedeschi fa la Bruni Tedeschi e Muccino finge di prendersi sul serio. Ma non c’è neanche il regista un po’ spompato che ti scrive simpatici uattzapp che iniziano con un “Sei un povero stronzo – Scrivi di merda”. Ma questa è un’altra storia. Detto questo “Call My Agent – Italia 2” si vede volentieri. E sempre viva Marzia Ubaldi. 

millie bobby brown IN Damselmillie bobby brown IN Damselmillie bobby brown IN Damsel elodie call my agent italia 2. call my agent italia 2. 11call my agent italia 2. 16call my agent italia 2. 17call my agent italia 2. 6call my agent italia 2. 9sabrina impacciatore call my agent italia 2millie bobby brown IN Damsel

 

valeria golino call my agent italia 2

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...