IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - E IN CHIARO CHE VEDIAMO? RAI MOVIE PROPONE IL TARDO WESTERN CON BUD E TERENCE, DIRETTO DA TERENCE HILL, “BOTTE DI NATALE” - SU CIELO ABBIAMO UN VERO FILM STRACULT D’EPOCA BR, “DESIDERIA – LA VITA INTERIORE”, PASTICCIO EROTICO-POLITICO CON LARA WENDEL DOPPIATA, PER LE SCENE DI NUDO, DA LORY DEL SANTO, STEFANIA SANDRELLI, LA STESSA LORY COME CAMERIERA TUTTO FARE E ORSO MARIA GUERRINI COME CAPO DELLE BRIGATE ROSSE MALATO DI FIGA - NELLA NOTTE PASSA LO STRACULTISSIMO BIOPIC DI CALIFANO, “NON ESCLUDO IL RITORNO” CON GIANFRANCO BUTINAR, ENZO SALVI, MICHAEL MADSEN, NADIA RINALDI, FRANCO OPPINI… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo stasera? Rai Movie alle 21, 10 propone il tardo western con Bud e Terence, diretto da Terence Hill, “Botte di Natale” con Anne Kasprik, Ruth Buzzi, Ron Carey, Eva Hassmann. Lo avrebbe dovuto fare il vecchio Enzo Barboni questo tardo incontro tra Trinità e Bambino, anche se qui si fanno chiamare Travis e Moses (problemi di diritti?). Hill e Spencer, invece, fanno tutto da soli.
Se lo producono, con l’aiuto del vecchio produttore tedesco della serie Winnetou, lo scrive da moglie di Hill, e lo dirige lo stesso attore, mentre alla produzione esecutiva troviamo il figlio di Bud, Giuseppe Pedersoli. Il film nasce anche con una certa passione. “Per il mio personaggio”, ha dichiarato Hill, “ho ripreso anche il costume che avevo ne Il mio nome è nessuno perché è il ruolo più mitico della mia carriera, quello a cui sono più affezionato.”
Ma il film, uscito nel Natale del 1994 è un totale disastro. Anche se nello stesso periodo, il 21 dicembre per l’esattezza, crolla il primo governo Berlusconi... e il titolo ben si presta a un qualche uso satirico-politico. Comunque nel film non funziona niente e, soprattutto, manca il pubblico. Per Bud Spencer uno dei motivi principali dello scarso successo è il copione, troppo da “azione cattolica”.
“Quando metti ad un personaggio come il mio otto o dieci figli, ci costringi ad uscire dalla coppia. Noi siamo sempre due truffatori fetenti, che cercano di fare qualche colpo ma che poi finiscono per cacciarsi nei guai trasformandosi in difensori dei più deboli, invece in Botte di Natale tutto è molto più familiare e non succede niente”. Diceva la stessa cosa il vecchio Barboni.
“Botte di Natale è un film troppo puritano! So che Mario, probabilmente su consiglio della sua sceneggiatrice (che è la moglie), vuole sfuggire un pochino a Trinità, perché se ne è sentito un po’ prigioniero, in quanto il suo successo è legato a quello e a tutti i personaggi che da Trinità sono derivati…”.
Rai Storia alle 21, 10 propone un capolavoro della commedia all’italiana, anche se non è proprio una commedia, “Io la conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli con Stefania Sandrelli, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Enrico Maria Salerno, cioè la nascita e la triste fine di una piccola star di provincia che sogna di avere un posto nel mondo dello spettacolo e invece verrà sfruttata da tutti i maschi che incontra.
L’inizio con la Sandrelli nuda sulla spiaggia è già una meraviglia, ma occhio alle due scene fondamentali. La festa pre-cafonal a casa del produttore orrendo, un grande Salerno, dove il vecchio comico Baggini, un Tognazzi da paura, fa il treno e rischia di morire di infarto alla ricerca di un po’ di lavoro e riceve solo un terribile rifiuto (“vattene via, ti puzza pure il fiato!”), e la grande scena finale in automobile mentre la Sandrelli attraversa Roma sulle note di “Toi” di Gilbert Becaud. Nessuno dei maestri della commedia girava come Pietrangeli, considerato però dai suoi colleghi uno troppo lento a girare, che ripeteva e ripeteva le scene e non sapeva mai bene quando dare lo stop.
Ma questo è di fatto il suo capolavoro e il primo film della nostra commedia, si diceva allora, dalla parte delle donne. Anche se sono sempre gli uomini che scrivono, dirigono e producono. E le scene che fanno ridere, quella col pugile di Mario Adorf, ad esempio, o la festa, dimostrano che è un film per un pubblico di maschi. Non scherziamo.
Mediaset Italia 2 alle 21, 15 passa il fantascientifico “The Bay” di Barry Levinson con Kristen Connolly, Kimberly Campbell, Christopher Denham, Michael Beasley, Andy Stahl, nato come documentario sui problemi ambientali della vera baia di Chesapeake e poi trasformato in horror con nascita di mutanti.
TV200 alle 21, 15 passa “Sì, Virginia, Babbo Natale esiste”, commedia natalizia canadese diretta da Charles Jarrott con Richard Thomas, Ed Asner, Charles Bronson, Massimo Bonetti, Tamsin Kelsey. Su Iris alle 21, 15 torna lo tsunami in “The Impossible”, spettacolare disaster movie di Juan Antonio Bayona con Ewan McGregor, Naomi Watts, Tom Holland, Samuel Joslin, Oaklee Pendergast, Marta Etura, dove una famiglia, che si è persa nello tsunami riesce a ricongiungersi.
Su Canale 27 alle 21, 20 mi rivedrei la commedia anni’80 “Casa dolce casa” diretta da Richard Benjamin con Tom Hanks, Shelley Long, Alexander Godunov, Maureen Stapleton, Joe Mantegna. Su Rai4 alle 21, 20 la bellissima versione diretta da Curtis Hanson del romanzo di James Ellroy “L.A. Confidential” con Kevin Spacey, Kim Basinger, Russell Crowe, Guy Pearce, Danny DeVito, James Cromwell. Vinse due Oscar, per Kim Basinger migliore attrice, e per la sceneggiatura di Bian Helgeland e Hanson.
lara wendel stefania sandrelli desideria la vita interiore
Guy Pearce racconta che durante una conferenza di Ellroy a Melbourne, lo scrittore disse che si stava finendo di montare il film con due attori australiani, Russell Crowe e Guy Pearce. Il pubblico pensò a uno scherzo e si mise sonoramente a ridere.
Il regista, prima di girare, portò per due mesi Crowe e Pearce a Los Angeles per far loro capire la città e il modo di parlare degli abitanti. Per Kevin Spacey il suo personaggio, Jack Vincennes, è più vicino a William Holden, per Hanson a Dean Martin in “Qualcuno verrà”.
Su Cielo alle 21, 25 abbiamo un vero film stracult d’epoca BR, “Desideria – La vita interiore” di Gianni Barcelloni, scritto da Enzo Ungari, tratto dal romanzo di Alberto Moravia, pasticcio erotico-politico con Lara Wendel doppiata, per le scene di nudo, da Lory Del Santo, Stefania Sandrelli, Klaus Lowitsch, la stessa Lory come cameriera tutto fare e Orso Maria Guerrini come capo delle Brigate Rosse malato di figa. E’ il cinema italiano…
Su Rete 4 alle 21, 25 il kolossal di guerra “Midway”, diretto da Roland Emmerich con Ed Skrein, Patrick Wilson, Woody Harrelson, Luke Evans, Aaron Eckhart, Dennis Quaid. Su Rai Due alle 21, 35 passa il mai visto “Valzer di Natale a Parigi” diretto da tal Michael Damian con gli ignoti Jen Lilley, Matthew Morrison, Paul Freeman, Jade Ewen, Graziano Di Prima.
Passiamo alla seconda serata con “Tutti insieme appassionatamente” di Robert Wise con Julie Andrews, Christopher Plummer, Eleanor Parker, Richard Haydn, Peggy Wood, Tv2000 alle 22, 30. Italia 1 alle 23, 15 passa l’ottimo sequel di Gremlins, cioè “Gremlins – La nuova stirpe” diretto da Joe Dante con Zach Galligan, Phoebe Cates, Christopher Lee, Dick Miller, tutto ambientato in un grattacielo sede di una grande società televisiva. Ci sono grandi camei, Kathleen Freeman, Paul Bartel, il critico Leonard Maltin che osò trattare male il primo film e viene quindi punito, Hulk Hogan, John Astin. C’è anche una piccola animazione di Chuck Jones con Bugs Bunny e Daffy Duck all’inizio del film.
tutti insieme appassionatamente
Buono “John Q.”, thriller sociale sulle assicurazioni mediche di Nick Cassavetes con Denzel Washington, Kimberly Elise, Anne Heche, James Woods, Iris alle 23, 30. Su Rai4 alle 23, 45 è un grande spettacolo “La fiera delle illusioni”, diretto da Guillermo Del Toro con Bradley Cooper, Cate Blanchett, Rooney Mara, Toni Collette, Willem Dafoe, Ron Perlman.
Oh... il mondo delle miserabili fiere ambulanti coi freaks, gli imbroglioni, i forzuti, gli uomini serpente, le donne elettriche, i geeks, nell’America ancora uscita dalla Grande Depressione mentre stanno arrivando gli orrori più reali del Nazismo e della guerra, e il mondo colorato e lontano di Tomas Hart Benton e dei pittori americani degli anni ’30 e ’40.
la fiera delle illusioni – nightmare alley.
Non possiamo che condividere l’entusiasmo dimostrato da Martin Scorsese per l’affascinante film di Guillermo Del Toro, tratto più che dal film di Edmund Goulding con Tyrone Power del 1947, “Nightmare Alley”, dal romanzo di pochissimo precedente e di gran culto (lo trovate su Sellerio con traduzione di Tommaso Pincio) del misterioso William Lindsay Gresham, scomparso suicida, malato e depresso nel 1962.
Un romanzo semi-autobiografico costruito sull’autodistruzione del protagonista, come tanta letteratura e tanto cinema americano dello stesso periodo.
la fiera delle illusioni – nightmare alley
Una storia circolare, come in “Freaks” di Todd Browning, e una storia faustiana come “Alias Nick Beal” di John Farrow con Ray Milland. Grande scommessa per attori star come lo fu Tyrone Power, così bello e per nulla maledetto, o come lo è oggi Bradley Cooper, che Toni Colette nei panni dell’indovina Zeena, vedendolo nudo nella vasca da bagno, descrive come uno spettacolo per gli occhi.
Se la prima parte del film, tutta ambientata nella fiera delle illusioni, saldamente tenuta dal direttore Willem Dafoe, è una sorta di wunderkammer dove muovere l’ambiguo Stan Carlisle di Bradley Cooper tra personaggi speciali che Del Toro sa descrivere alla perfezione, dal forzuto Ron Perlman al minuscolo Maggiore di Mark Povinelli, dalla coppia di illusionisti, Toni Colette e David Strathairn, alla ragazza elettrica Molly di Rooney Mara, nella seconda, dove Stan e Molly diventano ricchi coi numeri da mentalisti le cose si complicano.
la fiera delle illusioni – nightmare alley
Perché Del Toro entra in un mondo da noir che non ha così frequentato, pieno di ricchi potenti con un passato pericoloso, come Richard Jenkins, che né lui né il suo protagonista sanno bene come affrontare. Ma è in questo rischioso secondo mondo che domina il grande talento di Cate Blanchett, nel ruolo della femme fatale, la psicanalista Lilith Ritter, che non può che portare alla distruzione Stan e i suoi sogni.
Forse meno forte e rifinito del favolistico e più romantico “The Shape of Water”, quattro Oscar compresi regia e miglior film, “Nightmare Alley” è un grande viaggio nel cinema americano del secolo scorso e nelle sue pieghe più segrete che Del Toro ha tentato di studiare e riportare alla luce. Quando uscì ci avevano promesso che avrebbero distribuito in streaming anche il vecchio film di Goulding con Tyrone Power. Ancora aspettiamo..
cate blanchett bradley cooper la fiera delle illusioni – nightmare alley
Su Rai Tre / Fuori Orario all’1, 15 passa un film di Paulo Rocha, “Se fossi un ladro… ruberei” con Isabel Ruth, Luis Miguel Cintra, Márcia Breia, Chandra Malatitch, Raquel Dias.
LA7 all’1, 45 risponde con “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders con Bruno Ganz, Otto Sander, Peter Falk, Solveig Dommartin. E Cine 34 alle 2, 45 con il biopic di Stefano Calvagna su Franco Califano, “Non escludo il ritorno” con Gianfranco Butinar, Enzo Salvi, Michael Madsen, Nadia Rinaldi, Franco Oppini. Stracultissimo!
E’ stracultissimo anche il filmone lungo 432 minuti di Julio Bressane sulla sua opera, “Il lungo viaggio dell’autobus giallo”, sorta di autobiografia del regista che ha girato dei veri capolavori negli anni ’60 e ’70. Da registrare. Anche se dubito che avrete il coraggio di vedere tutti questi 432 minuti.
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