IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA IN CHIARO AVETE LA NUOVA VERSIONE DI UN CLASSICO DI EDUARDO, “QUESTI FANTASMI", MA TROVATE ANCHE UN GRANDE FILM ACTION, “POINT BREAK" E IL PIÙ BEL BATMAN DI CHRISTOPHER NOLAN CON IL MIGLIOR JOKER DI SEMPRE, CIOÈ “IL CAVALIERE OSCURO” - NELLA NOTTE RITORNA UN CAPOLAVORO COMICO COME “BERLINGUER TI VOGLIO BENE”, IL MIGLIOR FILM IN ASSOLUTO DI BENIGNI. OCCHIO ANCHE A “PIPER” DI CARLO VANZINA, RILETTURA DEL MONDO ANNI 60 ROMANO LEGATO AL CELEBRE LOCALE, E LA PRIMA VISIONE DI “IL RITORNO DI CASANOVA”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? In chiaro Rai Uno alle 21, 30 punta tutto sulla nuova versione di un classico di Eduardo, “Questi fantasmi”, diretto da Alessandro Gassmann con Massimiliano Gallo, Anna Foglietta, Alessio Lapice, Maurizio Casagrande. Ne sono state girati parecchie di versioni della commedia. Lo stesso Eduardo ne ha girate due, una per il cinema nel 1954 con Renato Rascel, Ugo D'ALessio, Franca Valeri e Nuccia Fumo (mai vista!), una per la tv nel 1962, con lo stesso Eduardo Dolores Palumbo.
Ne ricordo una cinematografica diretta da Renato Castellani con Sophia Loren e Vittorio Gassman, ma anche Mario Adorf, Margaret Lee e un incredibile cammeo di Marcello Mastroianni come fantasma decapitato, che non faceva tanto ridere. Ma abbiamo capito che con Eduardo a Natale e Capodanno si vince sempre.
Su Cine 34 alle 21, 05 troviamo “Io speriamo che me la cavo”, diretto da Lina Wertmuller, prodotto da Ciro Ippolito, tratto da un libro che fu un successo inaspettato, una sorta di diario di un maestro napoletano, con Paolo Villaggio in un ruolo del tutto nuovo per lui, Ciro Esposito, Maria Esposito, Adriano Pantaleo, Isa Danieli e persino un cameo del gallerista di Warhol e Beuys, Lucio Amelio.
Rai Movie alle 21,10 passa invece il tardo western americano, quando ormai erano esplosi gli spaghetti western in tutto il mondo, “Bandolero!”, diretto da Andrew V. McLaglen, regista di rara modestia, addormenta un film con un cast esplosivo, James Stewart e Dean Martin che fanno i fratelli (ma come fai a crederci?) e Raquel Welch unica donna del cast (basta e avanza), George Kennedy, Andrew Prine, Will Geer, Harry Carey Jr. Girato sul set dove John Wayne mise in scena “Alamo”.
E’ l’ultimo film girato da James Stewart prima che suo figlio Ron McLean, venisse ucciso in Vietnam. In America venne assurdamente distribuito in double bill con “Deadfall” con Michael Caine e Giovanna Ralli, che da noi non arrivò mai. In una delle critiche americane leggo “Questo è un western americano girato nel West americano, non in Italia, Jugoslavia o Spagna. Secondo, Raquel Welch è vestita”.
Viene visto più come un vecchio western classico che come un nuovo western alla “Firecreek”, sempre con James Stewart, che fu un disastro. Ma anche questo fu un disastro al botteghino, malgrado fosse girato in Arizona nella Glen Canyon National Recreational Area e in Texas.
Su Iris alle 21, 15 passa invece un grande film action di Kathryn Bigelow, “Point Break” con Patrick Swayze, Keanu Reeves, John McGinley, Gary Busey, Lori Petty, James LeGros, con un gruppo di surfisti che fanno rapine alle banche coprendosi il viso con le maschere dei presidenti. Li insegue Keanu Reeves. Ma chi sono i veri cattivi? La Fox aveva chiesto a Ridley Scott di girarlo, ma preferì fare “Thelma e Louise”.
point break. punto di rottura.
Anche se non sono accreditati, furono James Cameron e la Bigelow a riscrivere tutto il copione. Patrick Swayze si ruppe quattro costole perché voleva fare lui le scene di surf. Il film ebbe da subito un culto tra i giovani, grazie anche ai suoi protagonisti, molto amati. Venne studiato e scritto anche un sequel. Ma la Fox non decise mai di girarlo.
Occhio, voi che amate la musica classica, su Tv2000 alle 21, 15 passa un biopic su Bach, cioè “Bach – Il miracolo della musica”, diretto da Florian Baxmeyer con Verena Altenberger, Luise Aschenbrenner, Daniel Christensen, Christina Große. Su Rai5 alle 21, 15 abbiamo una sorta di caccia all’orso feroce negli anni 50 con un padre e un figli che non hanno tanto da dirsi in “La pelle dell’orso” diretto da Marco Segato con Marco Paolini, Leonardo Mason, Lucia Mascino, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Mirko Artuso.
Su Canale 20 alle 21, 20 il revenge movie “The Rhythm Section” di Reed Morano con Blake Lively, Sterling K. Brown, Jude Law, Max Casella, Richard Brake, Raza Jaffrey, dove una donna scopre che l’incidente aereo nel quale è morta tutta la sua famiglia non era un vero incidente. Italia 1 alle 21, 20 passa il più bel Batman di Christopher Nolan con il miglior Joker di sempre (o preferite Joaquin Phoenix?), cioè “Il cavaliere oscuro” con Christian Bale, Heath Ledger, Morgan Freeman, Michael Caine, Gary Oldman.
Su Canale 27 alle 21, 20 abbiamo il comico demenziale “Scemo e più scemo” diretto da Peter Farrelly con Jim Carrey, Jeff Daniels, Lauren Holly, Karen Duffy. Sono un fan della saga. Su Cielo alle 21, 25 abbiamo “Appuntamento al parco” di Joel Hopkins con Diane Keaton, Brendan Gleeson, James Norton, Lesley Manville, Alistair Petrie, cioè incontro romantico tra una vedova di Hampstead e uno sconosciuto che vive da diciassette anni in una casetta all’interno di un parco.
Su Rete 4 alle 21, 25 passa invece “Assassinio sul Nilo” di Kenneth Branagh, nuova versione in 70 mm del celebre giallo di Agatha Christie a 44 anni di distanza dalla versione già extra-lusso diretta da John Guillermin con Peter Ustinov come Poirot e un cast stellare che andava da Mia Farrow a Bette Davis, da David Niven a Angela Lansbury e dove anche la cameriera era una star come Jane Birkin.
Qui, come già in “Assassinio sull’Orient Express”, lo stesso Branagh riprende i completi strepitosi e i baffoni del raffinato ispettore belga Hércule Poirot, gran risolutore di ingrovigliati enigmi giudiziari, ma incapace di una vita sentimentale, la sceneggiatura è affidata a Michael Green, la strepitosa fotografia a Haris Zambarloukos, i costumi a Paco Delgado e le scene a Jim Clay.
Anche Branagh compone un cast stellare, anche se proprio due dei suoi protagonisti, la Wonder Woman Gal Gadot, in gioventù militare israeliano, e il belloccio Armie Hammer, accusato di molestie, gli hanno procurato non pochi problemi al film, rimandato come uscita dal 2019 sia per Covid che per problemi di #metoo, e vietato nei paesi arabi per protesta sulla presenza dell’israeliana Gadot. Introdotto da una bellissima scena di guerra di trincea con attacco alla baionetta in mezzo ai gas durante la Prima Guerra Mondiale, il film si ritrova costretto a osservare tutti i meccanismi conosciuti del plot giallo di Agatha Christie.
kenneth branagh assassinio sul nilo
Noi, che vediamo le cose con gli occhi di Poirot, osserviamo in gran parte gli stessi dettagli per poi arrivare alla complessa ricostruzione dei fatti finali. Forse il gioco è un po’ risaputo, oggi. E, ancor più che nel Poirot precedente, ci sembra qui di trovare Branagh alquanto sacrificato nel dover rispettare la sacralità del plot giallo e del meccanismo del rispettare ogni star. Così, puntando molto sulla ricchezza delle riprese sul Nilo, sulla grande nave dove si svolge gran parte dell’azione, su abiti e scene, Branagh cerca di rendere un po’ più moderna la storia con qualche forzatura sui personaggi.
Dove la coppia Salomé e Rosalie, madre e figlia, erano bianche, nel film di Guillermin le interpretavano Angela Lansbury e Olivia Hussey, qui diventano non solo nere, ma anche cantanti di blues. E la bellissima Salomè di Sopkie Okonedo, da poco Cleopatra in un “Antony and Cleopatra” con Ralph Fiennes, farà anche perdere un po’ la testa all’imbranatissimo Poirot. Il triangolo composto dalla ricchissima ereditiera Linnet Ridgeway, il fresco marito senza un quattrino Simon Doyle e la ex di questo Jacqueline de Bellefort, è qui affidato ai più moderni Gal Gadot, Armie Hammer e Emma Mackey.
Mentre si chiamano due celebri star della commedia inglese, Dawn French e Jennifer Saunders, già titolari della serie comica “French&Saunders”, per i ruoli più divertenti e in fondo trasgressivi. Ma nel vecchio film i loro ruoli erano della inarrivabile coppia Maggie Smith – Bette Davis. Come fai a superarle? Tv8 alle 21, 30 passa la farsa napoletana “Beata te” diretta da Paola Randi con Serena Rossi e Fabio Balsamo come angelo baffuto che nel giorno del compleanno della protagonista le rivela che avrà in dono un bambino. Ma lo vuole veramente?
Passiamo alla seconda serata su La7 alle 22, 50 con il ritorno di un capolavoro comico come “Berlinguer ti voglio bene”, diretto da Giuseppe Bertolucci con Roberto Benigni nel ruolo della sua vita, quello di Cioni Mario. Per non parlare del suo socio Carlo Monni come Bozzone, che canta quello che è stato negli anni l’inno di molti: “Noi siamo quella razza che non sta troppo bene, che 'l giorno salta ' fossi e la sera le cene. Lo posso gridar forte, fino a diventar fioco: noi siamo quella razza che tromba tanto poco. Noi siamo quella razza che al cinema s'intasa per veder donne ignude e farsi seghe a casa”.
Il miglior film in assoluto di Benigni. Anche perché ce lo riporto come era nei suoi esordi teatrali, selvaggio, intelligente, pesantissimo, ma altamente poetico. Un film impossibile da programmare per il numero incredibile di parolacce e situazioni sessualmente azzardate, ma che rispecchia perfettamente la Toscana del tempo dove anch’io sono cresciuto. Pensiamo solo a Cioni Mario, all’inizio del film, che va al cinema a vedere un porno. Max il donnaiolo. E non ne rimane contento, perché il protagonista non se le tromba tutte subito come da titolo.
“Max il donnaiolo… Max il bucaiolo… un film con un protagonista finocchio è la vergogna del popolo italiano!” urla rivolgendosi allo schermo come se fossi un Vannacci qualsiasi. Non a caso Carlo Laurenzi lo definì allora “Il film più sconcio di tutti i tempi”, forte anche dell’incredibile monologo che Cioni Mario fa quando crede che la mamma sia morta, esplodendo in qualcosa che non si sentirà mai più in un film italiano tra bestemmie alla Madonna e improperi scurrili (“la merda della maiala degli stronzoli nel culo / delle poppe pien di piscio co’ gli stronzoli che / escan dalle poppe de budelli de vitelli con le / cosce della sposa che gli sorte fra le cosce…”).
Visto oggi risulta ancora più interessante sia la poetica di Benigni che quella, distinta, di Bertolucci jr. E una volta di più mi rendo conto di quello che abbiamo perso. Dopo un film come quello e dopo il Cioni Mario, Benigni non poteva che scendere a patti con la tv, vedi i programmi con Renzo Arbore, e poi tornare al cinema con i film che gli dettero successo. Compromessi magari inevitabili, ma che furono un tornare indietro, un annacquare la freschezza rivoluzionaria di Berlinguer.
Rai Movie alle 23 si butta su “Giù la testa”, il film rivoluzionario di Sergio Leone con Rod Steiger, James Coburn, Romolo Valli, Maria Monti, Rik Battaglia, Franco Graziosi. Cine 34 alle 23, 10 punta su “Piper” di Carlo Vanzina con Massimo Ghini, Martina Stella, Maurizio Mattioli, Matteo Branciamore, Matteo Barzin, rilettura del mondo anni 60 romano legato al celebre locale.
toni servillo in il ritorno di casanova
Su Rai Tre alle 23, 15 magari potrà interessarvi in prima visione “Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores con Toni Servillo, Sara Serraiocco, Fabrizio Bentivoglio, Natalino Balasso, tratto dall’omonimo testo di Arthur Schnitzler, già portato sullo schermo da Pasquale Festa Campanile nel 1978 con Giulio Bosetti, Mirella D’Angelo, Francesca Marciano protagonisti.
fabrizio bentivoglio in Il ritorno di Casanova
In realtà, nella sceneggiatura ideata da Salvatores assieme a Umberto Contarello, l’opera di Schnitzler è solo un film nel film, cioè il film che un celebre regista italiano, il “maestro” Leo Bernardi di Toni Servillo, ha girato con un attore che è una sorta di suo doppio felliniano (nonché salvatoresiano), Fabrizio Bentivoglio, e ora sta montando per l’imminente Mostra del Cinema di Venezia, assieme al fido Gianni, un ottimo, umile e credibile Natalino Balasso, ma che rispecchia, e qui sta la difficoltà della costruzione del doppio intreccio, in tutto e per tutto il suo stesso momento di invecchiamento e i suoi profondi sentimenti sul sesso, l’amore e la vita.
Il ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores
Come Casanova, neanche Bernardi/Servillo sa come uscire dalla ricerca continua della passione, il cinema, e entrare finalmente nella vita reale. Magari accettando di vivere “per sempre” con la giovanissima fidanzata contadina Silvia, Sara Serraiocco. La parte migliore del film di Salvatores è nel continuo corpo a corpo tra il testo di Schnitzler, e quindi il mito di Casanova, e la costruzione del racconto che ne ripete le gesta nel mondo contemporaneo del suo arrogante e infantile regista.
Per fare questo ha dalla sua un bel numero di bravi attori, le giovani Sara Serraiocco e la meno palpitante Bianca Panconi, e attori storici amici, come Elio De Capitani, Ale e Franz, Antonio Catania nei panni del produttore massacrato dalle indecisioni del regista. Film per signori ormai non più così giovani che possono riconoscersi nelle rughe di Bentivoglio e nelle stravaganze di Servillo, offre ai suoi due protagonisti due bei ruoli di maschi stagionati in profonda crisi che non vogliono arrendersi al passare del tempo.
fabrizio bentivoglio e toni servillo in il ritorno di casanova
Ma, francamente esagera, col mostrare Servillo in mutande e ciavatte per poi fargli scopare sotto la doccia, in piedi, come non si faceva dai tempi di Brando-Schneider in “Ultimo tango a Parigi”, la giovan Sara Serraiocco. Senza per questo minimamente dubitare delle capacità di Servillo, sia ben chiaro. E esagera ancor di più col duello finale di Casanova/Bentivoglio nudo col coso di fuori che sfida il giovane tenente Lorenzi, Angelo Di Genio, anche lui col coso di fuori, ma ben più giovane e arzillo. Per fortuna con Natalino Balasso si ferma alla canotta anni ’50.
Tv8 alle 23, 30 passa una curiosa commedia con scambio di personalità, “Rosanero” di Andrea Porporati con Salvatore Esposito, Fabiana Martucci, Antonio Milo, Ciro Esposito, Aniello Arena. Tra le tante repliche spunta uno strepitoso film di guerra di Samuel Fuller “L’urlo della battaglia” con Jeff Chandler, Ty Hardin, Peter Brown, Andrew Duggan, Will Hutchins, Iris all’1, 50, dedicato alle imprese tra Burma e Myitkyina, dietro l’esercito giapponese di un gruppo di tremila volontari chiamati “Merrill’s Marauders” perché agli ordini del generale Merrill.
Alcuni degli attori sono proprio reduce di quel gruppo di volontari. E’ l’ultimo film di Jeff Chandler, morto poco dopo, a soli 43 anni, a causa di un avvelenamento del sangue dopo un’operazione chirurgica. Durante le riprese si fece male alla schiena e non riuscì a finire le riprese. E’ anche l’ultimo film della Warner Bros girato in Cinemascope. Su Rai Movie alle 2 passa un cultissimo per tutti i motociclisti come “Il selvaggio” diretto da Laszlo Benedek, prodotto da Stanley Kramer con Marlon Brando sulla sua Triumph, Mary Murphy, Lee Marvin come Chino, Robert Keith, Jay C. Flippen. Kramer mise sotto contratto veri motociclisti.
Si sa che Lee Marvin era ubriaco praticamente per tutto il tempo della lavorazione, ma questo non ha affatto minato il culto del suo personaggio, Chino, per i bikers di tutto il mondo. Brando ha detto: "Per più della maggior parte dei personaggi che ho interpretato nei film o sul palco, mi sono immedesimato in Johnny, e per questo motivo, credo di averlo interpretato più sensibile e comprensivo di quanto fosse previsto dalla sceneggiatura. C'è una battuta nel film in cui lui ringhia, "Nessuno mi può dire cosa fare." Ecco. E’ esattamente così che mi sono sentito per tutta la vita."
pat rocco – la liberazione del nudo
Su Cielo alle 2, 15 il documentario su un attivista gay nel mondo del porno, “Pat Rocco – La liberazione del nudo” di Morris Chapdelaine, Bob Christie con Pat Rocco, Charlie David, Phyllis Diller, David Ghee, Morris Kight, Harvey Milk.
marco giallini monica bellucci l ultimo capodanno
Alle 2, 20 su Rai Movie arriva uno dei film più stracult mai girati, los fortunato, ma notevolissimo e seminale “L’ultimo Capodanno”, diretto da Marco Risi tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti con un cast spettacolare, Monica Bellucci col la topa pelosa (è finta!) a vista, Marco Giallini come marito infame, Beppe Fiorello capo della tifoseria, Alessandro Haber zozzone sadomaso, Claudio Santamaria, Max Mazzotta, Ricky Memphis, Giorgio Tirabassi, Natale Tulli, Francesca D'Aloja, Antonella Steni.
MARCO RISI ULTIMO CAPODANNO MONICA BELLUCCI
Strepitoso Natale Tulli che racconta a Ricky Memphis e Giorgio Tirabassi, soci ladroni, di quando la sua prima oliva ascolana lo tradì’ e gli fece rompere un dente. Ci si domandò a lungo perché il film fosse stato un tale disastro, magari farlo uscire a Pasqua quando è un film da Capodanno non era un’idea vincente, ma Risi e Ammaniti pensarono anche a una qualche maledizione. Po’ esse.
Bello stracult anche "Sbirulino" di Flavio Mogherini con Sandra Mondaini nel ruolo del clown Sbirulino, Gianni Agus, Sergio Leonardi, Toni Ucci, Rete 4 alle 2, 40. Cine 34 alle 3, 45 passa il simil Bud&Terence “Simone e Matteo un gioco da ragazzi” diretto da Giuliano Carnimeo con Paul Smith, Michael Coby, Dominic Barto, Giuliana Calandra. Iris alle 3, 30 passa l’ultimo film interpretato da Elvis Presley come attore, con barba, senza cantare, il non bellissimo “Un uomo chiamato Charro”, diretto dallo sceneggiatore Charles Marquis Warren con Elvis Presley, Ina Balin, Victor French, Barbara Werle, Salomon Sturges.
Rai Due alle 3, 55 (ma un’altra ora no, eh?) propone “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone con Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees, ma anche Massimo Ceccherini e Alba Rohrwacher, la bellissima Stacy Martin, la favolosa strega Kathryn Hunter, allora non ancora riscoperta. In un’inquadratura riuscite anche a vedere il Casaglieri, amico del cuore di Monni, Benigni e Cecche. E anche mio.
maria grazia buccella ugo tognazzi sissignore
Chiudo con “Sissignore”, un’altra regia senza vita di Ugo Tognazzi con lo stesso Tognazzi, Maria Grazia Buccella, Gastone Moschin, Franco Fabrizi, Ferruccio De Ceresa, Donatella Della Nora, Franco Giacobini, sorta di commedia all’italiana surreale, dove il padrone, in questo caso Moschin, massacro il sottoposto Tognazzi governandolo come un burattino. Scritto da Tonino Guerra, ma anche Franco Indovina e Luigi Malerba, e forse doveva essere diretto da Indovina, ma del tutto massacrato da Tognazzi regista. Che si sente Ferreri. E non lo è. A qualcuno piace. Lo trovano prefantozziano. Vabbé.
io speriamo che me la cavo. racconto dei raccontiil racconto dei racconti conceptil racconto dei racconti 675x675gastone moschin ugo tognazzi sissignoreMARIA GRAZIA BUCCELLA CON UGO TOGNAZZI IN SISSIGNORE sissignore il racconto dei racconti 675x905 675x905il racconto dei racconti tale of tales al festival di cannes 2015 620x400INA BALIN elvis presley un uomo chiamato charro .crdownloadelvis presley un uomo chiamato charro elvis presley un uomo chiamato charro Assassinio sul Nilo, Gal Gadotassassinio sul nilo locandina gal gadot assassinio sul nilokenneth branagh assassinio sul nilo 2 berlinguer ti voglio bene 7simone e matteo un gioco da ragazzi simone e matteo un gioco da ragazzi toni servillo in Il ritorno di CasanovaAlessandro Besentini e Fabrizio Bentivoglio per Il ritorno di Casanovaberlinguer ti voglio bene 9Marlon Brando il selvaggio giu la testa 5giu la testa 4giu la testa 12giu la testa 8berlinguer ti voglio bene 10paolo villaggio io speriamo che me la cavo bach – il miracolo della musicathe rhythm section 2the rhythm section 1appuntamento al parco 1paolo villaggio io speriamo che me la cavo