giorgia meloni giuseppina di foggia terna

CHE FIGURA DI TERNA – LA DECISIONE DELL’AD, GIUSEPPINA DI FOGGIA, DI SILURARE IL DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI, E QUELLO DEI CORPORATE AFFAIRS, GIUSEPPE DEL VILLANO, SENZA COMUNICARE I SOSTITUTI, FA CROLLARE IL TITOLO IN BORSA: IERI LE AZIONI DELLA PARTECIPATA PUBBLICA HANNO BRUCIATO 478 MILIONI – FURIOSI FAZZOLARI, GIORGETTI E IL CDA, CHE STAREBBE PENSANDO DI SFIDUCIARLA. MA GIORGIA MELONI NON PUÒ ABBANDONARE LA MANAGER, NOMINATA APPENA TRE MESI FA (CON LA CONTRARIETÀ DEL SUO PARTITO) SU CONSIGLIO DELLA SORELLA ARIANNA - E IL CONSIGLIO STRAORDINARIO, CONVOCATO DI TUTTA FRETTA, HA CONFERMATO LA DECISIONE

1. FLASH! - CAOS TERNA: L'AD GIUSEPPINA DI FOGGIA TIENE IL PUNTO SUL SILURAMENTO DELLO CHIEF FINANCIAL OFFICER, AGOSTINO SCORNAJENCHI, E DEL DIRETTORE CORPORATE AFFAIRS, GIUSEPPE DEL VILLANO (FEDELISSIMO DI DONNARUMMA FIN DAI TEMPI DI ACEA) - IL CDA AVREBBE INTENZIONE DI SFIDUCIARLA MA GIORGIA MELONI CERCA DI TENERLA: TRE MESI FA DI FOGGIA L'HA VOLUTA LEI AD OGNI COSTO, NOMINA CHE FRATELLI D'ITALIA NON GRADI' PER NIENTE...

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/flash-caos-terna-39-ad-giuseppina-foggia-tiene-punto-362614.htm

 

GIUSEPPINA DI FOGGIA

2. VIA I TOP MANAGER TERNA SCORNAJENCHI E DEL VILLANO

(ANSA) - Il cda di Terna, sotto la presidenza di Igor De Biasio e alla presenza dell'ad Giuseppina Di Foggia ha rivisto gli assetti organizzativi della società. Terna rende noto che la società e il direttore finanziario, Agostino Scornajenchi "hanno raggiunto un accordo consensuale di risoluzione del rapporto di lavoro che prevede altresì la sua permanenza nel ruolo, sino al 31 agosto 2023, e in azienda fino al 31 dicembre dello stesso anno".

 

Inoltre "è stato raggiunto un accordo consensuale per l'uscita di Giuseppe Del Villano, direttore Corporate Affairs, sostituito ad interim da Emilia Rio, in linea con i piani di successione in essere".

 

Giorgia e Arianna Meloni

Agostino Scornajenchi "è dunque nel pieno esercizio della sua funzione di cfo e di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili della società sino al 31 agosto 2023", sottolinea la nota Terna.

 

"Le attività proseguono, senza soluzione di continuità e in pieno accordo tra presidente, amministratore delegato e consiglio di amministrazione grazie all'eccellente lavoro e alle competenze delle oltre 5.600 persone di Terna. Sulla base delle informazioni a disposizione della società, - conclude la nota - alla data odierna Scornajenchi detiene 19.897 azioni di Terna e Del Villano 47.752 azioni".

 

3. TERNA PAGA IL REBUS MANAGER

Estratto dell’articolo di Alberto Mapelli per “MF – Milano Finanza”

 

Agostino Scornajenchi

Il vuoto di potere che si sarebbe creato nelle prime linee di Terna per decisione diretta dell’ad Giuseppina Di Foggia si è tradotto in una pioggia di vendite sul titolo. Ieri a Piazza Affari le azioni dell’azienda ha perso il 3,16%, chiudendo a 7,28 euro. Un valore che non toccava da marzo, un mese prima che la stessa Di Foggia venisse nominata ceo […].

 

Alla chiusura degli scambi la capitalizzazione è scesa a circa 14,6 miliardi di euro: bruciati in una seduta 478 milioni. A provocare le vendite sono state indiscrezioni […] che riferiscono di una rimozione di Agostino Scornajenchi e di Giuseppe Del Villano, rispettivamente cfo e direttore corporate affairs di Terna, voluti dalla stessa Di Foggia che non disporrebbe di sostituti.

 

giuseppina di foggia 2

[…] Si tratterebbe -come ha scritto il quotidiano romano- di una mossa senza precedenti, che avrebbe preso alla sprovvista anche gli azionisti Mef e Cdp. Il ministro Giancarlo Giorgetti e Palazzo Chigi avrebbero anche chiesto di inserire la figura del dg in organigramma, invito rispedito al mittente da Di Foggia che avrebbe minacciato le dimissioni.

 

La neo ad starebbe cercando di trovare all’esterno nuove figure manageriali appoggiandosi ai cacciatori di teste. Secondo Repubblica, Del Villano sarebbe una figura molto vicina all’ex ceo, Stefano Donnarumma, rimasto senza incarico alla fine del giro di nomine ai vertici delle partecipate pubbliche in aprile, quando si è giocato fino all’ultimo il ruolo di ad di Enel con Flavio Cattaneo.

 

4. TERNA, DI FOGGIA CHIAMA UN CDA STRAORDINARIO PER I CAMBI AL VERTICE E ACCELERARE SUL PIANO

Giuseppe Del Villano

Estratto dell’articolo di Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”

 

L’antefatto risale alla sera di martedì scorso, quando la premier Giorgia Meloni ha convocato ministri e top manager per discutere del progetto di Milano-Cortina 2026.

Nella cornice di Villa Doria Pamphilj, […] ai più non sfugge un siparietto che colpisce soprattutto gli amministratori delle grandi partecipate pubbliche.

 

Tra gli altri ci sono Flavio Cattaneo di Enel e Matteo Del Fante di Poste, ma è con Giuseppina Di Foggia, neo amministratore delegato di Terna, che la premier Meloni si siede in un tavolino un po’ appartato per una conversazione che dura ben oltre le formalità.

 

Una chiacchierata che Di Foggia utilizza per ragguagliare la presidente del Consiglio sulle mosse che intende adottare per connotare il nuovo corso di Terna. Un cambio di passo caratterizzato dalla decisione di mettere mano alla squadra di vertice della società, che opera nella rete di trasmissione dell’energia elettrica.

 

giuseppina di foggia 6

Di Foggia, del resto, è l’unica donna scelta da Meloni per la guida di una grande azienda pubblica, in occasione della tornata di nomine del maggio scorso. In questo contesto maturano, dunque, i primi interventi di Di Foggia sull’organigramma di Terna con la scelta di sostituire il direttore corporate affairs, Giuseppe Del Villano, e il direttore delle relazioni esterne, affari istituzionali e sostenibilità, Massimiliano Paolucci (al suo posto con interim opera già David Massey).

 

In predicato di uscita sarebbe anche il chief financial officer, Agostino Scornajenchi, che però al momento è operativo e mantiene l’interim anche su mergers & acquisitions e corporate strategy. In tutti i casi si tratta di manager di lungo corso e di consolidata esperienza che hanno condiviso la precedente gestione di Terna, quando a capo dell’azienda era Stefano Donnarumma.

 

Uno scossone […] gestito in modo frettoloso che innesca più speculazioni del previsto […].

Un clima che ha allarmato la stessa Di Foggia, spingendola a convocare un consiglio di amministrazione straordinario per il tardo pomeriggio di ieri. Una riunione che si è protratta fino alla notte per individuare una sintesi condivisa con i consiglieri di amministrazione su una linea di condotta che ha suscitato più di una perplessità.

TERNA2

 

[…]  La scelta di un consiglio d’urgenza e l’evidente difficoltà nell’allineare il board hanno, insomma, reso da ieri Di Foggia un’osservata speciale. Il prossimo appuntamento per misurare cifre e dati dell’andamento di Terna è fissato a novembre con la relazione trimestrale.

giuseppina di foggia 4ternaGIUSEPPINA DI FOGGIA 1

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?