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GAZA SENZA FRONTIERE - NEL LIBRO FOTOGRAFICO “OCCUPIED PLEASURES” LA VITA DEI PALESTINESI CHE NON SI RACCONTA MAI, TRA SURF, PALESTRA, YOGA E PARKOUR SUI MURI DEI CAMPI PROFUGHI
Tanya Habjouqa ritiene che sia un disservizio ignorare la gioia e l’umorismo della vita palestinese. Nonostante i tremendi impedimenti, la gente conserva un senso del gioco e del divertimento che è fondamentale per la sopravvivenza, così gli scatti “Occupied Pleasures,” documentano ciò che i giornali non riportano mai.
Habjouqa è la fotografa nata in Giordania e cresciuta in Texas, che ha ricevuto nel 2013 il premio “Magnum Foundation”. Ha finito il suo progetto lo scorso ottobre, dopo aver trascorso un periodo a Gaza e a Gerusalemme Est. Racconta: «Sono stata fortunata. Ero incinta e questo mi ha dato accesso a molte aree. Le persone si fidano delle donne in gravidanza».
Le immagini di una terra devastata e arrabbiata raccontano parte dell’esperienza palestinese, ma finora il ritratto era incompleto. Come tutti, i palestinesi hanno hobby e si dedicano ad attività come il surf, la palestra, il parkour, lo yoga, la partita a carte. Anche sotto le bombe e nei campi profughi.