vaccini medici famiglia

ARRIVANO I RINFORZI! - I MEDICI DI FAMIGLIA AVRANNO IN DOTAZIONE I VACCINI PER IMMUNIZZARE I DUE MILIONI DI ANZIANI RIMASTI FUORI E PER FORNIRE LA SECONDA DOSE A CHI VA IN VACANZA – NEL FRATTEMPO LA PROSSIMA SETTIMANA VERRA’ PRESENTATO IL SOFTWARE PER INDIVIDUARE I PAZIENTI PIÙ FRAGILI DA VACCINARE PRIMA DEGLI ALTRI E PER CONSENTIRE AI MEDICI DI SAPERE CHI TRA I PROPRI ASSISTITI NON HA ANCORA FATTO LA PUNTURA…

 

Paolo Russo per “la Stampa”

 

VACCINI MEDICI FAMIGLIA

Per stanare i due milioni di anziani rimasti fuori dai radar della campagna vaccinale e risolvere il rebus dei richiami per chi va in vacanza scendono in campo i medici di famiglia. Lasciati fino ad oggi ai margini ma chiamati ora a rimboccarsi le maniche perché i più indicati a convincere chi è ancora titubante e a gestire con elasticità i richiami, visto che la seconda dose Pfizer può essere somministrata a 3 come a 6 settimane di distanza, Moderna a 4 o ancora a 6 e AstraZeneca ha un range di due mesi.

VACCINAZIONE ANZIANI1

 

Mentre per il farmaco di Johnson&Johnson il problema non si pone essendo monodose. Dalla struttura commissariale fanno sapere che da giugno potrà essere implementata la dote di fiale ai medici di famiglia, finora dotati di ben poche cartucce rispetto ai grandi hub. Anche se poi la ripartizione sarà competenza regionale.

 

Ieri in Conferenza Stato-Regioni se ne è parlato, con il Veneto capofila del gruppo di favorevoli a offrire il richiamo ai vacanzieri, «cercando di trovare un' uniformità nazionale», ha precisato l' assessora veneta alla Sanità, Manuela Lanzarin.

Vaccini in vacanza 3

 

Ma il primo a essere scettico sulla possibilità di organizzare lo scambio di dosi è il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, ben consapevole della complessità dell' operazione con piattaforme informatiche regionali che quasi mai si parlano.

 

E della stessa idea è il generale Figliuolo. Molto meglio allora affidare il compito ai medici di base, giostrando sul fatto che i richiami possono essere somministrati con una certa flessibilità prima della partenza o dopo il ritorno.

VACCINAZIONE ANZIANI3

 

«Siamo pronti a fare la nostra parte ma occorre che ci arrivino le fiale che fino ad oggi le Regioni ci hanno consegnato con il contagocce», lamenta Pierluigi Bartoletti, vicepresidente vicario della Fimmg, il potente sindacato dei dottori. «Per un vaccinando è più facile dialogare con noi per concordare i tempi del richiamo che con un portale che ti fissa la data senza altre possibilità».

SOFTWARE MEDICI

 

Intanto la stessa Fimmg, insieme a Cittadinanzattiva, sarà ricevuta la prossima settimana da Speranza e dal commissario per presentare il nuovo software messo a punto dal consulente dello stesso ministro, Walter Ricciardi, che consentirà di stanare e vaccinare i circa due milioni di anziani e fragili rimasti finora nell' ombra.

 

Draghi ieri si è detto «fiero della sterzata che si è data sulle classi di età dando la priorità ai soggetti più fragili, perché se due mesi fa la classe tra 70-79 anni era la categoria meno vaccinata tra tutte, oggi siamo all' 80%». Ma sono pur sempre 520 mila gli over 80 e un milione e mezzo gli ultrasettantenni non immunizzati.

 

VACCINAZIONE ANZIANI1

E l' algoritmo messo a punto con la collaborazione di NetMedica Italia, la società informatica della Fimmg e l' Università Politecnica delle Marche, non solo servirà a individuare tra questi i pazienti più fragili da vaccinare prima degli altri. Ma dialogando con i sistemi regionali consentirà ai medici di sapere chi tra i propri assistiti non ha ancora fatto la puntura. Un modello già sperimentato con successo dalla Campania.

 

«Il software ci sarà di aiuto - spiega ancora Bartoletti - ma le Regioni devono smettere di privilegiare gli hub perché siamo noi a conoscere le reali condizioni dei nostri assistiti anziani.

vaccini over 60

Tra i quali c' è chi non è alfabetizzato digitalmente e non riesce a prenotarsi via web, ma molti sono ancora scettici sull' utilità del vaccino e siamo noi a spiegare loro l' importanza dell' immunizzazione e a convincerli».

 

Anche se poi c' è il problema di chi vive in località remote, dove Figliuolo è pronto a schierare le unità mobili dell' Esercito per portare il vaccino nelle case di chi altrimenti mai si vaccinerà.

VACCINI COVID 3

 

Mentre per gli anziani si passa alla fase del «porta a porta», il decreto Sostegni bis apre intanto anche a cliniche e strutture sanitarie private la possibilità di somministrare i vaccini e assegna una manciata di milioni all' Iss per vigilare sulle varianti Covid nelle acque reflue.

 

Quelle mutazioni che consigliano di correre con la campagna prima che possa spuntarne qualcuna capace di mettere la museruola ai vaccini.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO “I AM GIORGIA” SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENA A MAR-A-LAGO, QUALCHE SMORFIA CON TRUMP, E UN VAGO IMPEGNO SU UN MEGA CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON LA “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE LANCIATA DA “BLOOMBERG” È STATA RESA PUBBLICA SOLO COME PIETOSA COPERTURA PER IL FALLIMENTO DELLA MELONI SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? CHE FINE FARÀ LA RICHIESTA DI ESTRADIZIONE DELLA “SPIA” IRANIANA, A CUI È LEGATA LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA, OSTAGGIO DI TEHERAN? QUEL TIPINO MUSCOLARE DI TRUMP ACCETTERÀ IL RINCULO? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA, FANALINO DI CODA NELLE SPESE PER LA DIFESA? – DI SICURO LA FRAGILE E CAGIONEVOLE URSULA VON DER LEYEN NON AVRÀ GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”)

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…