AVERE 17 ANNI E AMARE GABRIELE PAOLINI: “CON LUI MI SENTIVO UN VIP” - PARLA D., IL FIDANZATO DEL DISTURBATO(RE)

Nino Materi per "il Giornale"

Lo ha confessato agli amici di Facebook, lo ha detto ai carabinieri, lo ribadisce al Giornale: «Paolini? Un amico, e tra noi c'era affetto. Ero orgoglioso di stare al suo fianco. Lo ammiro.È un personaggio famoso. La gente lo riconosceva per strada, qualcuno gli chiedeva l'autografo. Così mi sentivo importante anch'io. È vero: lui mi ha fatto conoscere i suoi genitori e io gli ho presentato i miei. Scrivevo sul suo sito paolininews.it. Andavamo in giro insieme. Offriva sempre lui».

Di più D., 17 anni, non dice. Non vuol dire. O non può dire. D. è il ragazzino che Gabriele Paolini, in carcere da domenica scorsa con l'accusa di essere un pedofilo, ha definito il suo «fidanzato».

Il «disturbato(re)» - come l'ha ribattezzato Dagospia - ha confermato ieri al gip di essersi «innamorato» di D. e di aver avuto con lui rapporti consenzienti senza nessun tipo di prevaricazione né corrispettivo in denaro: «Non ho mai preso parte a orge con minori, i video erano solo per uso personale. Per spirito narcisistico ho sempre amato documentare la mia vita per poi vedere e condividere le immagini con i miei amici».

Gli avvocati del «profeta del condom», Massimiliano Kornmuller e Lorenzo La Marca, si ritengono soddisfatti dell'interrogatorio a Regina Coeli e hanno già presentato istanza per gli arresti domiciliari; il pm si è opposto, il gip deciderà nei prossimi giorni. Paolini è accusato nello specifico di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile, nonchè pedopornografia.

Paolini ha confermato la sua «relazione amorosa» con uno dei 17enni (D., che il Giornale ha rintracciato sul web ndr) individuati dagli investigatori, dicendo che la stessa è nata «perché entrambi ci siamo confessati i drammi della nostra vita». Con gli altri due minori che per la procura sarebbero stati adescati in cambio di soldi, Paolini ha detto che «ci furono solo rapporti affettuosi di amicizia, poi finiti dopo che mi sono innamorato di D.». Ma a questo punto va fatta una precisazione di carattere tecnico: se pure la love story tra Paolini e D. fosse vera, le responsabilità dell'imputato non scemerebbero.

Il codice penale, in caso di rapporti sessuali di un maggiorenne con un minore, non considera infatti un'esimente l'eventuale consenso della vittima; che vittima rimane, anche se non subisca dall'adulto una violenza brutale in senso stretto. Nel caso di Paolini non risulta né dai video né dalle foto (almeno quelli finora agli atti) che i rapporti «incriminati» siamo mai stati consumati attraverso modalità assimilabili a quelle di uno stupro; una parola - quest'ultima - mai usata nell'ordinanza di custodia cautelare, dove invece si imputa a Paolini «profferte di denaro, progressivamente elevate da indurre a prestazioni via via più invasive».

Tradotto dal giuridichese, significa che Paolini non è un pedofilo che abusa di bambini ma un soggetto che - come scrivono gli inquirenti - pone in essere una «condotta gravissima compiuta con freddezza, professionalità ed abilità». Già, l'«abilità». E qual è l'«abilità» di Paolini? Quella di essere un fascinoso affabulatore in grado di irretire ragazzini poco meno che maggiorenni che vedevano in lui «il personaggio famoso della tv» e da questo venivano abbagliati.

Paolini ha sfruttato questo suo ascendente, cadendo - non sappiamo quanto consapevolmente - in condotte abiette che ora gli fanno rischiare anni di carcere. Il video che abbiamo recuperato sul web dimostra proprio come tra D. e Paolini ci fosse un rapporto di grande complicità. I due scherzano. Paolini finge di arrabbiarsi perché D. ha lasciato incustodita la sua borsa con le chiavi di casa. Si avvicina a D. e gli fa un gavettone. Poi aggiunge: «Poi dovrai fare una penitenza a mia scelta».

 

Gabriele Paolini Gabriele Paolini Nando Colelli e Claudio Arciola Gabriele Paolini e Giada Da Vinci intervengono contro la Pedofilia NANDO COLELLI CON GABRIELE PAOLINI FOTO ANDREA ARRIGA IL DISTURBATORE TELEVISIVO GABRIELE PAOLINI FOTO ANDREA ARRIGA gabriele paolini nudo sulla fontana

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…